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L’Ecologia Integrale di Francesco

LA SPEZIA – Dalla pluralità degli apporti culturali nella “Laudato si’” alle indicazioni per una vita più umana, nel rispetto della dignità della persona e alla luce della sfide dell’epoca post–moderna

Ecologia come attenzione ai poveri: con questo spunto Lorenzo Fazzini, direttore di Edizioni missionarie italiane, ha introdotto martedì scorso, nel salone di Tele Liguria Sud, la lettura dell’enciclica “Laudato si’” di Papa Bergoglio. Nell’esposizione è stato possibile coglierne i nodi essenziali ed apprezzarne i riferimenti culturali.

L’”I Care” di don Milani, invito educativo all’”interessarsi”, si lega alla critica al potere pervasivo della tecnologia, mossa da Romano Guardini in “La fine dell’epoca moderna”. Il grido della terra, letto da Leonardo Boff come grido dei poveri, fa riflettere sull’urgenza di sporcarsi le mani in un servizio alla fede che sia anche lotta per la giustizia.

Il richiamo a coniugare la dimensione personale con quella pubblica e a concepire la casa comune come luogo in cui tutto è connesso promuove un’ecologia davvero integrale. Più globale che antropocentrica, la riflessione del Papa parla così di un’alleanza nuova tra uomo ed ambiente e non evita questioni scottanti, dai cambiamenti climatici alla questione dell’acqua: negare l’accesso a questa risorsa e trasformarla in merce è negare il diritto stesso alla vita radicato nell’inalienabile dignità umana.

Il Papa suggerisce una “cittadinanza ecologica” che non si limiti ad informare ed a produrre norme, ma faccia maturare abitudini concrete: la cura delle proprie abitazioni, la cura degli spazi pubblici, l’attenzione alla qualità della vita ed alle semplici misure che possono evitare inquinamenti e sprechi. Esorta alla sobrietà, Papa Francesco, cita il Santo giullare Francesco e richiama alla gioia, a un vivere semplice. Per i cristiani credere in un Dio unico che è comunione trinitaria significa pensare al mondo come trama di relazioni in cui ogni creatura può essere amata ed accettata: una fraternità universale che non trova scioccamente romantico chiamare fratello il vento e sorelle le nubi.

Questa “ecologia integrale” reinterpreta i rapporti umani: non perdere l’opportunità di un piccolo gesto che semini amore significa già contrastare la logica di chi sfrutta e maltratta la vita. Tenerezza per quanto esiste, insomma, stupore nel contemplare e protezione per ogni vita. Preghiera, infine: di implorazione, perché sia illuminato chi è padrone del potere e del denaro; di gratitudine, perché la presenza di Dio accanto a noi ci infonde la forza di preparare un futuro migliore; e soprattutto, in pieno stile francescano, preghiera di lode nel riconoscere, nell’universo come nella creatura più piccola, l’impronta di Dio.

Fonte: Avvenire.LaSpezia

 

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