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Anna Cisint minacciata di morte dopo chiusura moschee irregolari

L’ex sindaco di Monfalcone, ora eurodeputata della Lega Anna Cisint minacciata di morte da un bengalese nella piazza antistante il Municipio. Come hanno raccontato i testimoni, un uomo ieri l’aveva avvicinata gridando e mimando il gesto “Le taglio la gola, ha chiuso le moschee”, costringendo anche i passanti scioccati ad intervenire per allontanarlo.

Una volta identificato è stato poi sottoposto nella giornata di oggi a provvedimento di espulsione dall’Italia per pericolosità sociale.

La politica, che sta affrontando numerose battaglie contro i centri di preghiera islamici non autorizzati e sul tema della mancata integrazione come causa dell’aumento dei rischi per la sicurezza, ha poi confermato che l’aggressione sarebbe dovuta molto probabilmente ad un recente provvedimento che aveva imposto la chiusura di tre moschee irregolari e al divieto di ingresso per le donne a volto coperto dal velo integrale, all’interno dei locali Comune.

Ha infatti pubblicato un post su X nel quale ha dichiarato: “Alla Cisint taglio la gola”. Questa la grave minaccia di un radicalizzato islamico.

Ha detto: “Ha chiuso le moschee e non fa entrare donne con il volto completamente coperto nei locali del Comune”. Sì è vero… sono colpevole di tutto questo! E nemmeno arretro di un millimetro“.

Anna Cisint minacciata di morte per aver fatto chiudere tre moscheee abusive

L’eurodeputata della Lega Anna Cisint ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la minaccia da parte di un cittadino bengalese che in Piazza della Repubblica a Monfalcone le aveva gridato contro “Le taglio la gola“, nelle quali ha chiarito: “Anche davanti alle minacce di morte continuo la mia battaglia contro la radicalizzazione islamica: per la sicurezza dei nostri figli e il futuro dell’Italia“.

Nel frattempo all’uomo, è stata respinta l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro e notificato in aeroporto il provvedimento di espulsione per pericolosità sociale da parte della Polizia di Gorizia che lo ha accompagnato allo scalo con destinazione Doha.

In seguito ad alcuni accertamenti si è inoltre scoperto che lo stesso cittadino aveva già alcuni precedenti, oltre agli atti intimidatori aveva in passato compiuto altri reati di disturbo della quiete pubblica e danneggiamento.

Fonte: Valentina Simonetti | IlSussidiario.net

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