Le dieci tecnologie che cambieranno il mondo entro il 2030
— 7 Novembre 2025
— pubblicato da Redazione. —
Dall’intelligenza artificiale nativa al supercalcolo, dalla cybersicurezza preventiva ai cloud sovrani, Gartner delinea le tendenze strategiche che guideranno imprese e governi nei prossimi cinque anni.
Nel 2026, l’intelligenza artificiale non sarà più una scelta opzionale, ma un’infrastruttura portante per qualsiasi strategia digitale. È quanto emerge dal rapporto “Top 10 Strategic Technology Trends for 2026”, presentato nei giorni scorsi da Gartner. L’edizione di quest’anno segna un cambio di prospettiva: la tecnologia non è più solo un acceleratore di efficienza, ma un elemento di resilienza strategica. Dalla gestione dei dati alla fiducia digitale, dalle architetture ibride all’etica dell’intelligenza artificiale, l’innovazione diventa una questione di governance e di responsabilità condivisa.
Il documento, rivolto a Cio e leader tecnologici, individua dieci direttrici che modelleranno innovazione, sicurezza e competitività nei prossimi 3-5 anni. I trend sono organizzati in tre grandi filoni: The Architect, che costruisce le fondamenta digitali e infrastrutturali per l’AI; The Synthesist, che combina modelli, agenti e sistemi fisici per generare nuovo valore; e The Vanguard, che punta su fiducia, governance e sicurezza per proteggere imprese e cittadini nell’era iperconnessa.

The Architect: le fondamenta dell’intelligenza artificiale
- Piattaforme di sviluppo native per l’AI. Permettono di creare software tramite modelli generativi, riducendo tempi e costi. Queste piattaforme vanno da strumenti “one-shot” che generano software da un singolo prompt, a strumenti di “vibe coding” che consentono lo sviluppo software senza una profonda conoscenza tecnica, fino ad agenti AI orchestrati insieme per creare software. Entro il 2030, l’80% delle grandi imprese trasformerà i propri team di sviluppo in “micro-squadre” assistite da AI, e il 40% delle applicazioni aziendali sarà costruito con piattaforme AI-native, rispetto al 2% di oggi.
- Supercalcolo per l’AI. La crescita dei modelli di AI richiede potenza computazionale senza precedenti. Entro il 2028 oltre il 40% delle imprese adotterà architetture ibride in grado di combinare calcolo ad alte prestazioni (Hpc), quantum computing e intelligenza artificiale neuromorfica (che imita il funzionamento del cervello umano) per analisi predittive e simulazioni complesse.
- Calcolo confidenziale. Protegge i dati mentre vengono elaborati, anche su cloud, grazie ad hardware dedicato e trusted execution environment, “cassaforti” digitali che permettono l’esecuzione di codice con garanzie di sicurezza. Gartner stima che entro il 2029 il 75% dei processi su infrastrutture non fidate sarà eseguito in ambienti protetti.
The Synthesist: orchestrare l’intelligenza
- Sistemi multi-agente (Mas). Superata la logica del singolo algoritmo, i sistemi multi-agente integrano più intelligenze artificiali specializzate che collaborano tra loro. La domanda di queste soluzioni è cresciuta del 1.445% tra il 2024 e il 2025, segnalando l’avvio di un nuovo paradigma di automazione modulare.
- Modelli linguistici specifici di dominio (Dslm). Sono addestrati su dataset settoriali, più precisi e conformi rispetto ai grandi modelli generalisti. Entro il 2028 il 30% dei modelli generativi aziendali sarà specifico per settore e oltre il 60% delle applicazioni AI girerà on-premise o su dispositivi dedicati.
- Intelligenza fisica. L’AI esce dagli schermi ed entra nel mondo reale: robot, droni e dispositivi autonomi che percepiscono e agiscono. Gartner prevede che entro il 2028 l’80% dei magazzini utilizzerà sistemi di robotica o automazione, e che cinque dei dieci principali fornitori globali di AI offriranno soluzioni di “intelligenza fisica”.
The Vanguard: sicurezza, fiducia e sovranità digitale
- Cybersicurezza preventiva. Sposta la difesa dall’attacco alla prevenzione. L’uso dell’AI per anticipare e neutralizzare le minacce diventerà standard: entro il 2030 metà della spesa mondiale in software di sicurezza sarà destinata a soluzioni preventive.
- Provenienza digitale. Garantire l’origine e l’integrità dei dati è ormai essenziale. La digital provenance si basa su watermark (informazione inserita in un file per garantirne autenticità e provenienza), database di attestazione e tracciabilità dei contenuti. Le nuove norme, come l’AI Act europeo, imporranno sistemi di verifica per contrastare deepfake e manipolazioni digitali.
- Piattaforme di sicurezza per l’AI. Con l’esplosione di applicazioni basate su modelli generativi, le piattaforme di sicurezza AI unificano controllo e protezione dei flussi dati. Entro il 2028 l’80% delle imprese ne adotterà una, mentre oltre la metà delle violazioni deriverà da errori o politiche interne, non da attacchi esterni.
- Geopatrizzazione del cloud. La geopolitica entra nelle strategie digitali. Con la geopatriation, le aziende riportano i propri dati in ambienti sovrani o locali per ridurre i rischi geopolitici. Secondo Gartner, entro il 2030 il 75% delle imprese sposterà parte dei propri workload su cloud nazionali o infrastrutture interne.
Fonte: Monica Sozzi | Futuranetwork.eu
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