La Legge di Bilancio 2026 introduce un contributo economico destinato alle famiglie che scelgono l’istruzione paritaria per i propri figli.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito stanzia 20 milioni di euro per sostenere i nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 30.000 euro. L’importo massimo erogabile raggiunge i 1.500 euro per studente.
La misura si rivolge agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo grado e al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. I dati ufficiali del Ministero aggiornati al 31 agosto 2024 registrano 771.909 alunni complessivi nelle scuole paritarie italiane. Il sistema di erogazione prevede una scala inversamente proporzionale al reddito dichiarato dalle famiglie.
Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: “L’approvazione dell’emendamento che introduce per la prima volta il ‘buono scuola’ nel sistema nazionale di istruzione è frutto di un dialogo e di una stretta collaborazione fra le forze di maggioranza e il governo”. Il Ministro ha specificato che “le spese autorizzate a favore del bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito aumentano infatti per il 2026 di circa 960 milioni di euro”.
Il voucher scuola richiede un decreto attuativo per definire le modalità operative di accesso al beneficio. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito predisporrà il provvedimento insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il decreto stabilirà i criteri per la determinazione degli importi e le procedure di richiesta.
Il testo normativo prevede un sistema di coordinamento con gli interventi regionali esistenti. Il decreto dovrà individuare i limiti del contributo statale considerando le somme già riconosciute dalle Regioni per le medesime finalità. Questo meccanismo evita sovrapposizioni e garantisce una distribuzione efficiente delle risorse pubbliche disponibili.
L’emendamento approvato dal Parlamento assegna il buono scuola direttamente alle famiglie attraverso il Ministero. Suor Anna Monia Alfieri ha commentato all’Adnkronos: “Si tratta di un enorme passo in avanti verso la piena garanzia del diritto alla libertà di scelta educativa, un diritto inserito nella nostra Costituzione”.
La spesa per l’istruzione nel bilancio dello Stato passa dal 6,2% al 6,3% nel 2026. Il Ministro Valditara ha annunciato l’attesa per “un altro importante emendamento che stanzia 20 milioni di euro aggiuntivi per l’acquisto dei libri di testo sempre in favore delle famiglie meno abbienti”.
La misura del voucher si rivolge a famiglie che scelgono scuole paritarie con rette non superiori al Costo Medio Studente. Suor Anna Monia Alfieri ha precisato: “Con la misura del buono scuola, sono aiutate le famiglie che sceglieranno le scuole paritarie con rette non superiori al Costo Medio Studente, di certo non quelle con rette superiori a tale costo”.
Il sistema a scaglioni distribuisce le risorse in base alle condizioni economiche dei richiedenti. L’esperta di politiche scolastiche ha aggiunto: “Si tratta di una misura che, attraverso il legittimo aiuto dato alle famiglie, darà una ventata di aria fresca a quelle scuole paritarie che a fatica continuano ad erogare il proprio servizio, spesso in territori economicamente e socialmente fragili”.
La senatrice Mariastella Gelmini di Noi Moderati, prima firmataria dell’emendamento, ha dichiarato: “Il cosiddetto ‘buono scuola’ per le paritarie è una misura di libertà e di civiltà”. La parlamentare ha ringraziato il governo per aver accolto la proposta e ha sottolineato come l’intervento risponda a principi costituzionali di libertà di scelta educativa e pluralismo scolastico.
Fonte: | OrizzonteScuola.it
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