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Gli Angeli Custodi, chi sono e perché sono così importanti

Ogni 2 ottobre la Chiesa celebra gli Angeli custodi, ma quanti di noi sanno di poterli invocare quotidianamente? Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che l’esistenza degli angeli costituisce verità di fede (cfr. CEC 327-328). Leggiamo all’articolo 328: «L’esistenza deli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione». San Basilio (c.330-379) parlando degli angeli custodi scrive: «Ogni fedele ha accanto a sé un angelo come tutore e pastore, per portarlo alla vita».

Fin qui forse tutto chiaro. O meglio, sappiamo che sono “esseri spirituali”, ma forse li abbiamo riservati alla categoria “infanzia”, abbiamo in mente l’angioletto con le ali e i lavoretti della materna e al di là dell’”Angelo di Dio” recitato a memoria non rimane molto altro. Ci viene in aiuto sant’Agostino che chiarisce: «La parola “angelo” designa l’ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l’ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo». E approfondisce ancora il Catechismo: «Gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio», per il fatto che «”vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Mt 18,10), essi sono “potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola” (Sal 103,20)».

Messa così, non è di certo roba per bambini, nell’accezione dispregiativa che potremmo dare noi. Ci stanno dicendo che gli angeli vengono inviati a noi per aiutarci a compiere la volontà di Dio, che tutto il loro essere è volto a obbedire a Dio. Recita oggi la lettura breve delle Lodi tratta dal libro dell’Esodo: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e farti entrare nel luogo che ti ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la tua trasgressione perché il mio nome è in lui. Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari». È come avere l’Alleato più potente dalla nostra parte.

Dio ci ha davvero muniti delle migliori attrezzature per raggiungere il Cielo. Gli angeli sono lì ad aiutarci con i pericoli più grandi che possiamo incontrare: quelli per la nostra anima. Allora sì, forse in questo senso è corretto pensarci come quei bambini che alla materna fanno il lavoretto sull’angelo custode – che poi oggi quante ne sono rimaste a farlo? – perché Gesù stesso ha detto: «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli». Come un bambino che si affida ai genitori, lasciamoci guidare dai nostri custodi spirituali. Si capisce bene che in un mondo secolarizzato come quello in cui viviamo la tentazione di pensare agli angeli come creature fantasiose è forte, ma il Cielo è lì ad attenderci e la vita è un dono serio, ricollochiamo i nostri angeli al loro posto e facciamone buon uso.

Fonte: Federica Di Vito | IlTimone.org

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