“Bella tu sei qual sole, bianca piu’ della luna, e le stelle piú belle, non son belle al par di te”.
I festeggiamenti per il 132º anniversario dell’Incoronazione del santuario di Nostra Signora di Montenero di Riomaggiore si sono aperti con il lancio del volume “I volti della devozione”, a cura di Attilio Casavecchia, Doriano Franceschetti e Claudio Maggi che ha donato le foto presenti nel libro.
“La sala gremita testimonia l’importanza e il valore del santuario di Montenero, un santuario difficile da spiegare. Tutti i momenti più importanti delle famiglie di Riomaggiore sono rimasti intercettati a Montenero”, annuncia la sindaca Fabrizia Pecunia.
“Un grazie speciale ai Massari che si prendono cura con amore del santuario”, chiude, mentre Don Hugo le fa eco evocando le espressioni divine che non fanno morire la memoria. “Miracolo: una parola che ci è sempre vicina”.
Rispetto e gratitudine sono le parole che spingono l’attività dei Massari, volontaria. Rispetto e gratitudine si ritrovano nella panoramica di ex voto che Attilio Casavecchia fa scorrere sullo schermo. “La chiesa aperta è una chiesa dove si trova scritta la storia della comunità. – introduce Casavecchia -. Gli ex voto di Montenero sono tutti quadri votivi a carattere marinaro. Sono narrazioni drammatiche di eventi dove spesso gli uomini non compaiono. Compare solo il momento di pericolo e, quindi, il momento di richiesta della grazia”. La chiesa di Riomaggiore possiede una particolarità: gli ex voto datano dal Novecento in poi, rappresentano quindi navi a vapore o a motore, “a testimonianza che, sino all’Ottocento, poche famiglie di Riomaggiore si approcciavano al mare”, deduce Casavecchia. In realtà c’è un ex voto che data di un periodo precedente: un quadro anonimo dove, grazie alla foto in bianco e nero a contrasto scattata da Franceschetti, è comparsa la scritta “1678”.
Tra aneddoti e tempeste, nomi di fuochisti e palombari, nomi mitici di motonavi e siluri, invenzioni come la torre butoscopica, cambi di compagnie di navigazione, pittori come il genovese Giuseppe Roberto che datano i dipinti e con la distanza tra il naufragio e la composizione del quadro ci parlano anche delle condizioni di vita di marittimi, si arriva al naufragio dell’Andrea Doria e all’ex voto donato da tutti i riomaggioresi superstiti. I loro nomi evocano qualche sussulto in sala: sono Guglielmo Gasparini, Giovanni Gasparini, Giuseppe Bonanini, Gio Batta Placido Bonanini, Ruggero Gasparini, Angelo Gasparini, Luigi Renzo Gasparini, Ivano Quaretti, Libero Pecunia, Gio Batta Pecunia.
Casavecchia non è navigante, ma scrive. E ricorda: il libro “I volti della devozione”, è anch’esso un ex voto. Il ricavato sarà donato ai Massari per il santuario.
La sindaca Pecunia ricorda l’appuntamento con la cerimonia vera e propria della settimana prossima: sabato 26 luglio, SS. Anna e Gioacchino, alle 10 si terrà la messa al santuario, presso l’altare di Sant’Anna; alle 18 processione attraverso la Via di Casen dalla Litoranea al Piazzale del Santuario; alle 20 tradizionale cena sul piazzale; alle 21:30 spettacolo sul sagrato.
Domenica 27 luglio messa alle 9 e santa messa solenne alle 11; alle 13 pranzo presso la Fabbriceria del Santuario e alle 15:30 concerto d’organo del Maestro Luciano Zecca; alle 17:30 canto del Vespro e alle 18 Santa Messa Panegirico della Madonna e Benedizione con la Reliquia.
Presso il santuario permane la mostra testuale-fotografica dei santuari delle Cinque Terre di Carla Sanguineti.
Fonte: Melania Sebastiani | CittàdellaSpezia.com