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L’Italia è entrata in un momento magico, ma i media non se ne accorgono…

Si è creata una strana situazione, in Italia. Da una parte c’è la realtà, la quale induce a ritenere che il nostro Paese abbia cominciato a vivere un “momento magico”. Dall’altra parte la maggioranza dei giornali, barricati nel bunker del pregiudizio universale, con il Pd e il M5S, che dipingono il presente come un “momento tragico”.

Infatti da tre mesi alimentano polemiche infinite su argomenti come rave party, fascismo, Pos, reintegro dei medici non vaccinati o “vicenda Cospito/41 bis”. Tutti temi lontani anni luce dalla vita normale degli italiani.

La realtà invece parla di un “momento magico” per l’Italia che si è lasciata finalmente alle spalle l’incubo del Covid (con buona pace di chi annunciava altre ondate e chiedeva nuove misure), ha messo in galera Matteo Messina Denaro, assestando un colpo duro alla mafia, e colleziona dati economici stupefacenti che non si vedevano da decenni.

Alla guerra in Ucraina, che ci costa tanto ed avrebbe potuto metterci ko dal punto di vista energetico, la premier ha risposto firmando una serie di accordi con i Paesi del Nordafrica che dovrebbero metterci al sicuro per l’approvvigionamento energetico e in prospettiva possono fare dell’Italia, in particolare del Meridione, l’hub energetico per tutta l’Europa, dando centralità strategica al nostro Sud che finora sembrava ai margini dell’Europa. Si tratta del “Piano Mattei” della Meloni.

“E’ un’ottima idea, il governo si sta muovendo bene”, ha dichiarato Paolo Scaroni, deputy chairman di Rothschild & Co., un manager che ha guidato per anni due importantissime realtà come Eni ed Enel. Eppure anche questo significativo traguardo, raggiunto dal governo già nei primi cento giorni, è stato minimizzato e oscurato dalle polemiche dei media.

A dire il vero la più autorevole stampa internazionale sembra ritenere che la realtà sia assai distante dalla rappresentazione che ne danno molti media italiani.

Per esempio il “Times” di Londra, che già il 2 gennaio aveva inserito la Meloni fra i venti volti emergenti che potrebbero cambiare il mondo dei prossimi anni (l’unico nome italiano di quella classifica), ieri ha pubblicato un commento così intitolato: “Definita un pericolo, ora Giorgia Meloni è la leader più popolare dell’Ue”.

Vi si legge: “C’erano stati timori sul fatto che i politici del suo partito, FdI, fossero troppo apertamente nostalgici dei giorni di Benito Mussolini, erano stati previsti scontri con l’Ue e i mercati finanziari in merito ai suoi piani economici. Critici speculavano su quanto a lungo la giovane leader con poca esperienza di governo potesse tenere insieme una coalizione di tre partiti che include i suoi più grandi rivali. Eppure Giorgia Meloni è uscita dai primi 100 giorni di governo come il leader più popolare della Ue“.

Non è solo un successo internazionale. Sono anzitutto i cittadini del nostro Paese che promuovono a pieni voti l’azione della premier secondo la rilevazione sul gradimento dei leader mondiali dell’americana “Morning Consult”, da cui risulta che la Meloni ha il 48 per cento di consensi fra gli italiani. È quarta nel mondo (dopo il premier indiano, il presidente messicano e quello australiano), supera Joe Biden ed è prima fra i leader dei Paesi europei. È un giudizio positivo che risente anche del “momento magico” in cui l’Italia sembra essere entrata.

Ieri “Il Sole 24 ore”  apriva la prima pagina con il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Sono due voci solitamente critiche e tendenzialmente pessimiste, ma il titolo era questo: “Visco più ottimista sull’economia. Bonomi: nel 2023 non vedo recessione” (le parole di Confindustria sono chiare: “Vediamo un 2023 positivo”).

La cronaca del giornale economico iniziava così: “Si respirava un clima di ottimismo al convegno Forex, in linea con il sole primaverile di questo primo week end di febbraio”.

Non ci sono solo i dati sulla crescita record dell’Italia negli ultimi due anni (superiore ai grandi Paesi europei e molto al di sopra dei tassi di crescita dell’ultimo ventennio). Visco parla anche di “aspettative di inflazione a breve in forte calo sui mercati” (dovrebbe tornare al 2 per cento probabilmente già nel 2024).

Abbiamo imprese e banche in buona salute, una crescita straordinaria dell’export fuori della UE (+20,2 per cento), crescono le retribuzioni e diminuiscono rischio di povertà e diseguaglianza, Positive sono pure le notizie sul lavoro (abbiamo raggiunto il tasso di occupazione record del 60,5 per cento). Mentre scende molto il prezzo del gas.

Dario Di Vico, un analista che non brilla mai per eccessivo ottimismo, ha scritto sul “Foglio” venerdì scorso: “In pochi giorni l’Istat ha prodotto una serie estremamente interessante di dati che sono andati dal pil all’inflazione passando per l’occupazione e l’andamento delle retribuzioni. La somma algebrica di tutti questi numeri ci porta sicuramente a dire che si intravede una luce oltre il tunnel e la chiave di questa novità la possiamo rintracciare nella fine dell’incubo della bolletta energetica”, ma anche nel “ruolo che hanno ricoperto imprese e sindacati” evitando “la paventatissima rincorsa prezzi-salari”.

Gli analisti giudicano l’Italia più competitiva e non vedono all’orizzonte il rischio di una crisi del debito. L’economista Marco Fortis, il primo a elaborare gli ottimi dati dell’economia italiana degli ultimi mesi, sostiene che “l’economia reale è robusta. L’industria manifatturiera, il turismo e la stessa agricoltura ci vedono primeggiare nel mondo. Basi formidabili per resistere nei momenti difficili. Creano ricchezza e risparmio”.

In effetti abbiamo resistito brillantemente – meglio degli altri – alla doppia tempesta della pandemia e della crisi energetica dovuta alla guerra.

Il “momento magico” dell’Italia è realtà. Il “momento tragico” sembra esserci solo per certi giornali e per il PD. Ieri in un titolo di “Repubblica” si leggeva: “Se ‘Cipputi’ diserta le primarie. Solo in 24 si presentano a Mirafiori per scegliere il nuovo segretario”.

Fonte: AntonioSocci.com

 

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