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Adolescente che ha sconfitto il cancro dopo la benedizione di Papa Benedetto XVI diventa sacerdote
— 19 Luglio 2022— pubblicato da Redazione. —
Quando il 17enne Peter Srsich è tornato da una gita in canoa con forte affaticamento e tosse, la famiglia ha pensato che potesse avere la polmonite. All’adolescente è stato invece diagnosticato un linfoma non-Hodgkins al quarto stadio quando i medici hanno scoperto un esteso tumore ai polmoni.
Peter si è sottoposto a cicli di chemioterapia che lo hanno lasciato depresso, e si chiedeva perché stesse affrontando una prova del genere. Anche se aveva una fede solida e si era già sentito chiamato al sacerdozio, nel suo letto d’ospedale era riluttante a ricevere la Comunione. Come ha condiviso in seguito con il Denver Catholic, però:
“Sapevo che avrei fatto sentire meglio mia madre se mi avesse visto riceverla, e allora ho acconsentito. Un mio compagno di classe teneva l’ostia e ha detto ‘Ecco l’Agnello di Dio’. E nostro Signore si è davvero mostrato, si è rivelato in un modo molto forte e ha parlato al mio cuore, e sono riuscito a sentirlo. Ha detto: ‘Peter, so che è difficile. Non eliminerò questa sofferenza, ma camminerò insieme a te’”.
“È stato uno di quei momenti in cui niente era cambiato e tuttavia era tutto diverso”, ha commentato.
La Make-a-Wish Foundation, che offre ai bambini con malattie gravi la possibilità di realizzare un loro sogno, è accorsa in suo aiuto. Cosa insolita, Peter ha espresso il desiderio di andare in Vaticano e incontrare il Papa.
La coordinatrice del suo dono, LuAnn Griffin, ha affermato: “Dopo aver incontrato Peter, non avevo dubbi sul fatto che fosse davvero quello il suo desiderio, e che avrebbe giocato un ruolo importante in quello che voleva diventare”.
L’incontro con il Pontefice
Nel maggio 2012 il sogno è diventato realtà. Peter, che viaggiava con la sua famiglia, non pensava che sarebbe riuscito davvero a incontrare il Papa. È andato a Piazza San Pietro per assistere all’udienza di Benedetto XVI, e poi è stato chiesto a lui e ai suoi cari di mettersi in fila per parlare con il Papa.
Nella fila, Peter vedeva vari dignitari con doni costosi da offrire al Pontefice. Suo padre gli ha suggerito di donare la fascia verde che aveva al polso con le parole “Prega per Peter” e le parole della Lettera di Romani (8, 28) “Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno”, che il ragazzo apprezzava in modo particolare.
Benedetto XVI ha parlato a Peter. “Mi ha guardato e mi ha detto ‘Oh, parli inglese?’, e mi ha messo la mano sul petto, proprio dove c’era stato il tumore, anche se non gliene avevo parlato. In genere la benedizione avviene mettendo la mano sulla testa”.
Peter ha raccontato la sua storia al Papa, ha spiegato che voleva diventare sacerdote e gli ha chiesto la sua benedizione.
Se alcuni credono che la benedizione del Papa abbia fatto miracoli, Peter la vede in modo diverso, più in linea col passo della Lettera ai Romani: “La chemioterapia mi ha aiutato a combattere il cancro. Make-A-Wish mi ha aiutato a combattere la chemio. Sapere che avrei incontrato il Papa mi ha aiutato in questo percorso, e in un modo piccolo e non miracoloso ha aiutato a curare il mio tumore”, ha spiegato ad ABC News nel 2013.
Quasi dieci anni dopo il suo incontro con Benedetto XVI, Peter Srsich è riuscito a realizzare un altro sogno. Dopo la chiamata di Dio, l’ex giocatore di lacrosse è stato ordinato sacerdote nel 2021, come si può vedere sul suo account Facebook.
Al Denver Catholic, Peter ha spiegato la lezione che ha tratto da questa esperienza:
“È splendido iniziare a vedere i modi in cui Dio mi stava preparando a questa vocazione, a questa chiamata, a ricevere il sacramento del servizio che non è per me, ma per il popolo di Dio. È riuscito a usare quei momenti della mia vita, le esperienze che ho vissuto”
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