Sopra La Notizia

Caro benzina. Il taglio di Eni e il precedente illustre di Mattei

Il cane a sei zampe ribassa i listini di 5 e 7 centesimi, spingendo al ribasso gli altri. Una mossa che ricorda quella attuata nel 1960 da Enrico Mattei

Con il costo del gasolio e della benzina alle stelle, l’annuncio dei principali distributori di voler ridurre i prezzi alla pompa è una di quelle notizie che può far cambiare la giornata a molti. Eni ribassa i listini di 5 centesimi per la benzina e di 7 centesimi per il diesel, seguita a ruota da Tamoil. Q8 rilancia con un taglio di 8 centesimi e Ip non sta a guardare con 7 centesimi su entrambi i carburanti.

Si tratta, come spiega Quotidiano Energia, di un taglio riferito ai prezzi raccomandati ma, con la sola Eni attiva su oltre 4000 impianti lungo le strade, si spera in un effetto positivo su tutto il mercato, indipendenti inclusi.

Precedenti illustri

Correva l’anno 1960 e il cane a sei zampe era il migliore amico dell’uomo a quattro ruote, come riportava la réclame dell’Agip. Enrico Mattei era impegnato nella sua guerra personale per lo sviluppo dell’economia italiana contro le Sette Sorelle, le grandi multinazionali che a suo avviso non rifornivano l’Italia di energia in quantità e a prezzi adeguati.

Così la decisione di tentare una sortita: ridurre di 25 lire la benzina, uno sconto del 5 per cento attuato senza preavviso, senza pubblicità nei giorni precedenti. L’effetto fu dirompente e portò l’Italia ad avere i prezzi più bassi d’Europa, innescando una corsa al ribasso che coinvolse tutti i distributori.

La mossa di Scaroni

Nel 2012 l’allora amministratore delegato Paolo Scaroni ci riprovò seguendo le orme di Mattei con l’iniziativa “riparti da Eni”: con il prezzo del barile alle stelle, nei fine settimane i prezzi del distributore nazionale tornarono ad essere i più bassi del Continente e il resto del mercato fu costretto ad adeguarsi.

«Viviamo un momento molto bello – spiegò Scaroni, riferendosi ai conti dell’Eni all’epoca particolarmente floridi – quindi era utile e necessario fare un gesto verso le famiglie italiane. E quale gesto migliore se non intervenire sui prezzi di benzina e gasolio che pesano così tanto sulle tasche delle famiglie? La nostra è una operazione di sostenibilità: il venerdì di ogni settimana determineremo i prezzi e questo sabato li abbiamo fissati a 1,6 euro per la benzina e a 1,5 per il gasolio. Nessuno offre prezzi così alle famiglie italiane».

L’accisa mobile di Cingolani

«Siccome c’è stato maggior gettito Iva dovuto al fatto che la base è aumentata, il maggior gettito Iva potrebbe essere utilizzato per ridurre l’accisa corrispondentemente e avere una riduzione di prezzo alla pompa», ha spiegato al Senato della Repubblica il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani.

L’impegno, trasversale ai partiti, sembra rivolto a riportare i carburanti almeno sotto la soglia simbolica dei 2 euro al litro, obbiettivo ambizioso ma non impossibile anche se in certe stazioni il diesel ha raggiunto e superato i 2,5 euro.

Per farlo, però, il Governo non è disponibile ad ulteriori scostamenti di bilancio: se il prezzo del carburante scenderà, non sarà certo grazie a nuovo deficit e per questo il ricalcolo delle imposte diventa centrale.

Fonte: Gianluca SALMASO | Tempi.it

Newsletter

Ogni giorno riceverai i nuovi articoli del nostro sito comodamente sulla tua posta elettronica.

Contatti

Sopra la Notizia

Tele Liguria Sud

Piazzale Giovanni XXIII
19121 La Spezia
info@sopralanotizia.it

Powered by


EL Informatica & Multimedia