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DOMENICA 26 Prima di tutto: Parola, Parola, Parola!

Ignorare le scritture significa ignorare Cristo, ha detto San Girolamo, che pare avesse un caratteraccio, ma di Scrittura un’idea se l’era fatta (l’ha tradotta e commentata tutta). E siccome vedere il volto di Cristo è la cosa che più desideriamo tutti noi monaci wi-fi (lo abbiamo detto insieme nella preghiera al termine della messa, nei nostri primi due capitoli generali) accogliamo con gioia l’invito del Papa che ha proclamato per domenica prossima la Domenica della Parola.

Da quest’anno si ripeterà sempre alla terza domenica del tempo ordinario una giornata in cui la Chiesa – che ce la propone ogni giorno nella liturgia – la mette con ancora maggiore evidenza al centro della vita di ogni cristiano. Volevo scrivere che il Papa ci aveva copiato, visto che anche il nostro capitolo generale di ottobre scorso aveva come tema la Parola, ma devo ammettere che lui lo aveva già annunciato alla fine del Giubileo, quindi va be’, punto suo.

Mi stavo chiedendo come accogliere comunitariamente questo invito che la Chiesa fa a ogni comunità locale, suggerendo celebrazioni e liturgie, visto che noi stiamo una a Caltanissetta, una a Bolzano, una a est una a ovest, e mentre me lo chiedevo, qualche giorno fa mi sono imbattuta in una griglia.

L’idea è di un sacerdote milanese, e delle suore di clausura hanno creato questo schema, che loro hanno cominciato a Natale, e che noi invece cominceremo, per chi lo vuole, domenica, in comunione con l’idea del Papa. L’idea è di leggere ogni giorno un capitolo di un libro del Nuovo Testamento; così completeremo la lettura a ottobre, più o meno quando dovrebbe tenersi il terzo capitolo generale, quello sulla preghiera, che poi il tema è lo stesso, perché non si può comprendere le Scritture senza pregarci su, come dice Origene: “Tu dunque metti tutto il tuo zelo nella lettura delle Scritture, con fede e con la buona volontà che è gradita a Dio. Non ti è sufficiente bussare e cercare. Infatti ciò che soprattutto è indispensabile per l’intelligenza delle cose divine è la preghiera”.

E Isacco di Ninive: “Non accostarti mai alle parole dei Misteri che sono nella Scrittura senza pregare e senza chiedere l’aiuto di Dio. Ma di’: “Signore, concedimi di sentire la potenza che è in essa”. Considera che la preghiera è la chiave che apre il vero senso delle Scritture”.

Sono grata al sacerdote che ha avuto l’idea, alle Clarisse che hanno fatto e diffuso lo schema, alle sorelle di Mogli & Mamme per Vocazione che lo hanno fatto girare, a Laura Daretti che ha chiesto alle Clarisse lo schema e lo ha rifatto per noi con le nuove date.

Io ogni anno su questo – lo studio della Parola – mi ripropongo grandi cose, e ne combino pochissime. Mi riduco a leggere le letture della messa mentre cerco di ricordare dove ho parcheggiato la macchina, di solito. In attesa di diventare biblista, o, meglio, san Girolamo, quest’anno parto dalle basi. Nel sussidio liturgico preparato dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione – costa 2 euro, benissimo spesi – ci sono delle ottime dritte, anche su come imparare a fare la lectio divina.

Allora, stampate il file (anche in pdf QUI), attaccatelo al frigo o ad altro luogo di frequentissimo passaggio, procuratevi un Vangelo da battaglia e una matita (il Vangelo va sporcato di unto, di crema idratante, di coca zero, di quello che usiamo tutti i giorni, insomma, deve essere usato spesso e senza paura, se eravate ai Capitoli usate il nostro!) e cominciamo, da domenica. 3, 2, 1, VIA!!!!

Qui il SUSSIDIO LITURGICO

nuovo-testamento-2020.xls

nuovo-testamento-2020.pdf

Fonte: BlogCostanzaMiriano.it

 

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