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Il ruolo dell’Italia nell’Ue: promuovere i diritti Lgbt

Il 28 ottobre prossimo la Presidenza italiana del Consiglio europeo ospita a Bruxelles una conferenza di alto livello sul tema “Lottare contro la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere: prossime tappe nell’elaborazione delle politiche dell’UE e degli Stati membri”.

Dopo le vacanze, il 12 e 13 settembre ecco che la lobby LGBT è tornata subito all’attacco in Europa con una grande conferenza internazionale a Belgrado, presa a modello di città intollerante e discriminatoria da rivoluzionare. Il titolo di questa conferenza di alto livello era a dir poco inquietante, se considerato programmatico: “Il futuro ci appartiene: i diritti LGBT nel cammino verso l’Unione europea”. La preoccupazione aumenta se pensiamo che vi hanno preso parte funzionari europei di alto livello.

Tra il 9 e l’11 ottobre Ilga Europe (è questo il nome della lobby gay finanziata dall’Ue nel nostro continente), terrà la sua conferenza annuale a Riga, con l’obiettivo di far fronte alle “minacce che la crisi economica sta causando alle vittorie del movimento Lgbt”. Anche qui, è annunciata la presenza massiccia di alti funzionari internazionali e Ong, dal Consiglio d’Europa all’Onu.

In questo scenario l’Ue non può che rappresentare un attore principale, ed il Governo italiano, che pure avrebbe la possibilità di focalizzare l’attenzione e di spendere energie per temi più vicini ai bisogni reali di famiglie e cittadini europei, decide di seguire la moda e di patrocinare un’ennesima conferenza sul tema “Lgbt”. … Con il supporto del Segretariato generale del Consiglio, saranno ospitati nel moderno edificio Justus Lipsius a Bruxelles “più di 250 decisori e professionisti dei diritti fondamentali provenienti da tutta l’Ue”. Chi ritrovi nel programma dell’evento? Marco De Giorgi, direttore della macchina burocratica che in Italia sta portando avanti la diffusione della teoria del genere.

Questi sarà preceduto da un video messaggio dell’immancabile Ulrike Lunacek, da un discorso dell’Ambasciatore Stefano Sannino, rappresentante di noi italiani presso l’Unione Europea, e da altri interventi di funzionari … tutti rigorosamente di sponda Lgbt, come Evelyne Paradis, direttore di Ilga-Europe, e Julia Ehrt, anche lei direttore, ma di Transgender Europe (sì… esiste anche questa).

E poi? Chi manca? Ma certo! Ivan Scalfarotto! Non poteva di certo mancare lui, Vice-Presidente del Pd, sottosegretario per le riforme costituzionali e per i rapporti col Parlamento e promotore, appunto, della legge liberticida sull’omofobia …. Dulcis in fundo, Scalfarotto concluderà l’evento insieme ad un altro personaggio, ormai diventato simbolo di lotta politica per questo ceto gay tanto perseguitato: Thomas Neuwirth, meglio conosciuto come Conchita Wurst

Fonte: Il ruolo dell’Italia nell’Ue: promuovere i diritti Lgbt | LaNuovabq

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