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I “vade retro” di Papa Francesco

Non eravamo abituati ad ascoltare dalle parole di un pontefice continui richiami a difendersi e lottare contro i demoni. La forza di Papa Francesco sembra manifestarsi tanto più intensamente quanto più vasta è la platea che lo circonda. E dato che il Santo Padre vive immerso nell’amore dei fedeli, si può ben immaginare come tutto ciò sia indigesto al maligno. Le sollecitazioni di Bergoglio a non sottovalutare l’esistenza stessa di satana e i suoi inganni – dalla conflittualità all’uso del denaro – danno il senso di come ci potrebbe essere in atto una lotta particolarissima che vede il Pontefice in prima linea.

Un Papa esorcista dunque? Ufficialmente la Curia non conferma, ma cominciano ad essere diversi gli episodi particolari accaduti dopo un gesto oppure una preghiera del Vicario di Cristo. L’ultimo è accaduto appena poco tempo fa, a Torino, in occasione della visita alla Sacra Sindone.
In piazza Vittorio Veneto erano accorse decine di migliaia di persone per la messa. Al momento di recitare il Padre Nostro, con le mani del Pontefice distese sulla folla, una donna di circa 50 anni che sedeva ai primi banchi, in prossimità dell’altare, ha iniziato a urlare e dimenarsi. Prima parole sconnesse – raccontano i testimoni oculari – poi insulti, bestemmie. Infine pugni, calci e invocazioni al demonio. A nulla è valso né l’intervento dei medici né quello delle forze dell’ordine; in entrambi i casi non si è riusciti a riportare alla calma la donna che, trasferita un po’ in disparte, è stata poi affidata a dei sacerdoti presenti, che hanno atteso l’arrivo dell’esorcista diocesano.

La donna già da un paio d’anni era conosciuta dal Vicariato, definita “un caso molto serio”. E’ una torinese, con un figlio; una persona apparentemente comune, dunque. Vittima però di questi fenomeni. E l’imposizione delle mani del Papa – unita alla preghiera del Padre Nostro – ha scatenato L’accadimento.

A ridosso dell’arrivo del Santo Padre, un’altra donna, in coda per ammirare come tutti gli altri fedeli la sacra reliquia a Torino, è caduta in uno stato di trance. “Ha iniziato a girare la testa a scatti, in una maniera innaturale. Sembrava un film dell’orrore”, ha detto un fedele. La donna, che sarebbe anche lei già in cura presso un esorcista a Milano, avrebbe iniziato ad urlare “Ho il diavolo in me” e parlare una lingua incomprensibile. Poi SI è accasciata a terra, in preda alle convulsioni; i presenti hanno cercato di soccorrerla, immobilizzandola. Infine, dopo una decina di minuti di trance, sarebbe tornata in sé, rialzandosi poi in piedi e si sarebbe allontanata da sola.

Il caso più clamoroso che è rimasto scolpito nella memoria planetaria, è l’episodio accaduto nel maggio del 2013, quando un sacerdote che accompagnava un disabile lo presentò al Pontefice, con qualche parola che dalla tv non si riuscì a cogliere. L’espressione di Francesco cambiò improvvisamente; apparve pensoso e concentrato e stese le mani sul giovane pregando intensamente, mentre il ragazzo spalancò la bocca.

Il protagonista di questa vicenda si chiama Angelo, è un messicano di Michoacan, ha circa 40 anni e due figli. Una famiglia come altre se non fosse che, ogni tanto, l’uomo cadrebbe in preda dei demoni che albergano in lui. Egli stesso ha raccontato la sua storia al quotidiano El Mundo, dopo l’esperienza di piazza San Pietro: quattro spiriti maligni si sono impossessati del suo corpo all’età di 14 anni e lì sarebbero rimasti. Non risolutivo sarebbe stato l’aiuto di 12 preti esorcisti, compreso padre Gabriele Amorth, che hanno tentato a più riprese di liberarlo dagli spiriti maligni. Il verdetto era stato: Angelo soffre di un caso di possessione diabolica insanabile. Poi l’incontro con il Santo Padre: le mani sulla nuca, le parole quasi sibilate mentre l’uomo si abbandonava inerme sulla sua sedia a rotelle.

Sappiamo quanto la Chiesa sia stata sempre prudente riguardo all’affrancazione dal maligno. E anche in questo caso si è parlato di preghiera di liberazione e non di vero e proprio esorcismo; poi si sottolinea come l’approccio spettacolarizzato, dove con un sol colpo ci si libera dal male, sia una lettura fuorviante.

Angelo ha raccontato come quella terribile possessione sia iniziata: “È stato nel 1999 ero su un autobus, di ritorno da Città del Messico. Ho sentito come una forza entrare nell’autobus. Non la vedevo, ma la percepivo. Si è avvicinata e si è fermata di fronte a me. A un tratto ho sentito come una pugnalata al petto, mi sentivo come se mi dovesse aprire le costole”. Inizialmente credeva si trattasse di un attacco cardiaco ma la verità era ben diversa. Pian piano la sua salute è iniziata a peggiorare: cadeva improvvisamente in stato di trance e sentiva la pelle come bucata da mille aghi: “Mi dicevano che parlavo in altre lingue. Ho fatto test, radiografie, analisi… Ma nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione”.

Che Papa Francesco stia facendo una lotta col maligno è indubbio; i suoi persistenti richiami sono lì a testimoniare quanto l’argomento gli stia a cuore. L’ultimo l’ha fatto in occasione dell’incontro con il Rinnovamento nello Spirito in piazza San Pietro, venerdì scorso; prima riferendosi ai 23 egiziani copti uccisi in Libia, sottolineando che “quelli che tagliano la gola riconoscono chiaramente la radice in Cristo” e che questo disturba il divisore; poi parlando della corruzione del denaro: “Il fiume– ha detto – deve perdersi nell’oceano, se diventa fermo si corrompe. Se questa corrente di grazia non finisce nell’oceano di Dio, lavora per se stessa”. Ma in questo modo, ha spiegato Francesco, si lascia spazio al demonio che tenta l’uomo nella vanità: “Quanti leader diventano pavoni? Ti senti capace di fare qualsiasi cosa e poi rischi di scivolare negli affari; il diavolo entra sempre dal portafogli, è la porta d’entrata”.

Prima di lui Papa Giovanni Paolo II – come raccontato dal prefetto della Casa pontificia nelle sue memorie postume, l’arcivescovo francese Jacques-Paul Martin – il 27 marzo 1982 scacciò satana dal corpo di una donna umbra vittima di possessione diabolica.

Basta comunque guardare ciò che accade nel mondo per capire quanto il conflitto tra bene e male sia in atto: in nome della religione si compiono i più efferati delitti, la maggioranza degli uomini vive in condizioni di fame o sfruttamento, l’attacco ai valori fondanti dell’essere umano è continuo, il relativismo imperante, lo stesso pianeta va verso l’autodistruzione. Uno schiaffo al creato.

Gli esorcismi del Papa e le sue continue esortazioni a difendersi dal maligno sono la testimonianza di un combattimento che è solo all’inizio.

Fonte: InTerris.it

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