Quei ragazzi sull’Airbus
— 8 Aprile 2015 — pubblicato da Redazione. —Io mi immagino una mattina di primavera, all’aeroporto El Prat di Barcellona, una scolaresca tedesca, allegra, chiassosa, che aspetta di imbarcarsi, per tornare a casa. Al duty free le ragazze annusano i profumi, spruzzandoseli sui polsi: «Senti questo, che buono». Al bar spingono tra la folla con la naturale prepotenza dei sedicenni. Tu cosa vuoi, una Coca? No, ho fame, comprami due brioches. E il ricordo dell’ultima sera a Barcellona, nell’aria mediterranea che inebria i ragazzi del nord. Ramblas, sangria, la musica dai locali; e i begli occhi, incrociati per un attimo, di una ragazza catalana. E stamattina svegli all’alba, morti di sonno, e la valigia da chiudere in fretta; e non ci stanno, tutte le magliette comprate per gli amici. Già, la valigia, sui low cost la misurano severamente. E allora svuota all’ultimo momento una borsa troppo gonfia, tienimi questa giacca – e gli altri viaggiatori, dietro, che aspettano, seccati.
Il volo è leggermente in ritardo, i ragazzi avvertono casa: mamma, arrivo mezz’ora dopo, mi raccomando vienimi a prendere. Passa al gate l’equipaggio, le hostess e i piloti. Uno maturo e uno giovane, quasi un ragazzo. Nessuno lo guarda, nessuno ci fa caso. E ora l’altoparlante chiama, la luce lampeggia, si imbarca. «Buon viaggio», sorride la hostess.
E ancora, nel prender posto, quel lieto caos da gita scolastica, quel quasi infantile baccano. Facciamo cambio, fammi stare vicino a lei, ti prego. O: dài, all’andata ci sei stato tu, vicino al finestrino. Nessuno guarda le hostess che spiegano le procedure d’emergenze. Se qualcuno di volare ha un po’ paura, tace, o ride, a esorcizzare l’ansia.
Corre, l’Airbus, ora, corre sulla pista del Prat, sempre più veloce. Si stacca dall’asfalto, vira ampio e sicuro verso la sua rotta. Chi aveva paura, si rilassa. Qualcuno guarda giù al mare che si allontana, qualcuno mette gli auricolari, qualcuno, stanco, s’addormenta. Le facce chiare da giovani nordici nel sonno ancora quasi infantili.
Poi, è un attimo: la banalità del volo interrotta dalle urla dalla cabina. Grida forte una voce di uomo. E poi colpi violenti, disperati, sulla porta di acciaio. Aprono gli occhi, quelli che dormivano: dall’oblò l’aereo appare troppo basso in quota, e le montagne, minacciosamente vicine. Una ragazza urla per prima, poi anche gli altri capiscono.
Quanto? Un minuto forse, forse meno, ma quanto atrocemente lungo, quanto infinito. Il cuore si inabissa in un tuffo, e ancora non ci si crede, no, a sedici anni, non può essere vero. Mamma, papà, i nomi cari martellano il pensiero. Scoprire all’ultimo istante quanto bene vuoi, a quelli con cui certi giorni non parli nemmeno. Dio, Dio, è l’altro nome che preme, Dio, se ci sei, ti prego. Atroce, lo schianto, i rottami che ruzzolano sulle rocce, e infine un assoluto silenzio.
Dormite in pace, ragazzi, biondi e tedeschi, eppure così uguali ai nostri figli. Ora sapete tutto. Ora sapete che Dio c’è davvero, e abbraccia più forte quelli che muoiono in una gita scolastica, strappati dal sonno, la faccia ancora da bambini.
Fonte: Quei ragazzi sull’Airbus – Tempi.it
Articoli Correlati
-
-
Studenti e unioni civili. L’esperienza di un’assemblea
22 Febbraio 2016 -
Non finite, vi prego, la Sagrada Familia
3 Aprile 2015 -
Come sarà la Sagrada Familia completata
3 Aprile 2015
Iscriviti alla nostra Mailing list
Tags
TOP NEWS
-
Il patriarca di Gerusalemme: «Costruire la pace partendo dai popoli»
— 24 Aprile 2024Il cardinale richiama alla responsabilità internazionale e al ruolo delle comunità locali. Il porporato si era anche offerto in ostaggio in cambio della liberazione dei bambini israeliani I caccia che fanno rotta sulla “confrontation line” tra Israele e Libano, attraversano il cielo di una Gerusalemme che la guerra sta inesorabilmente cambiando. Le minacce da Nord,…
-
Dopo il report che smonta il pensiero unico sul gender, minacce per Hillary Cass
— 24 Aprile 2024«Non posso nemmeno viaggiare liberamente sui mezzi pubblici», parla così in un’intervista Hillary Cass, autrice del poderoso rapporto che poche settimane fa ha mandato in frantumi vent’anni di “approccio affermativo” sul tema del cosiddetto cambiamento di genere. Pediatra britannica con una lunga carriera nel Nhs (il sistema sanitario inglese), la Cass per oltre 15 anni…
-
Religione. Storia del Corano
— 24 Aprile 2024Islam. Mimesis propone uno studio che ha coinvolto il Gotha dell’islamistica europea e delle discipline collegate: è il primo volume di una ampia tetralogia Erano 1.610 volumi manoscritti miscellanei arabi yemeniti che contenevano circa 5.600 opere diverse e giunsero alla milanese Biblioteca Ambrosiana nel 1909 quando a reggerla era mons. Achille Ratti, il futuro Pio…
-
Scurati e gli intellettuali “pigroni”, Pasolini e il fascismo degli antifascisti
— 23 Aprile 2024Già Pasolini, nel 1973, riteneva banali le polemiche sull’antifascismo. Servono solo a una pletora di presunti “pensatori” per mantenere le loro rendite e le loro posizioni All’immensa pigrizia intellettuale (che genera ottundimento e ridicolaggine) del funzionario dirigente Rai, che ha pensato di evitare il “dispiacere” di un minuto di Antonio Scurati alla presidente del Consiglio…
-
LA PROFONDA MORALITA’ DEL COMPROMESSO
— 23 Aprile 2024Si sono superate le ideologie del Novecento, ma non la loro origine gnostica, descritta da Eric Voegelin nel Mito del mondo nuovo. Lo gnostico, spiega Voegelin, “è insoddisfatto”, ritiene che la realtà sia uno schifo per la “perversità del mondo”. Lo gnostico crede “che sia possibile salvarsi dal male del mondo” rovesciandolo: “da un mondo…
-
Più che un libro un’occasione di crescita
— 23 Aprile 2024Domani (giovedì 18) sarò alle 14 su Rai1 a parlare di denatalità. Pur essendo io sempre un po’ Alice nel paese delle meraviglie quando vado in tv, stavolta alla fine della telefonata con l’autore – al quale, poraccio, ho raccontato metà della mia vita, dai pesci rossi all’allattamento passando per le politiche fiscali europee –…