«Il compito che abbiamo, se Cristo è la nostra speranza, è collaborare alla Sua continuità nella storia». Lo diceva don Giussani più di cinquant’anni fa, in Italia, come documenta Una rivoluzione di sé (Rizzoli, 2024), sfidando chi dei suoi era rimasto, dopo lo scossone del Sessantotto, a «costruire la Chiesa». E quella proposta è viva ancora oggi, tanto che ha raggiunto, nuovamente, a duemila chilometri di distanza, quanti hanno partecipato alla vacanza di CL a Knattholmen, in Norvegia. Dove, a fine giugno, una settantina di persone, giovani e famiglie, provenienti da Danimarca, Finlandia, Svezia e, appunto, Norvegia, si sono dati appuntamento per vivere la «vita come comunione», per stare insieme di fronte all’«incontro che accende la speranza» che quest’anno ha dato il titolo alle vacanze del movimento (oltre che agli Esercizi spirituali del 1985, recentemente pubblicati dalla Lev).
Là dove le distanze, fisiche e culturali, specie per ci ha scelto di stabilirsi in quelle regioni provenendo da altri Paesi, possono “pesare” – così come le lingue, piuttosto ostiche, e gli inverni, sempre lunghi e molto rigidi –, a scaldare i cuori dei presenti sono state innanzitutto due ragazze, di sedici anni, che hanno raccontato della loro partecipazione al Triduo pasquale di GS. Figlie rispettivamente di Eileen, che da quindici anni vive a Bergen, in Norvegia, e di Ilaria, che invece vive in Svezia, a Stoccolma, da quattordici, le due giovani studentesse hanno infatti ricevuto un invito che ha messo in moto una catena di eventi e mobilitato una decina di persone affinché potessero vivere un’esperienza di appartenenza partecipando al Triduo, sentendosi attese, accolte e accompagnate.
L’invito è partito da Carlotta, un’amica di Ilaria che, in Italia, da due anni, si è coinvolta nell’esperienza di GS a Varese, dove vive con la sua famiglia e di dove è originaria anche Ilaria. Una proposta nata dopo aver conosciuto le due ragazze e avendola condivisa con Matteo Severgnini, per tutti “Seve”, responsabile di GS, il visitor della Scandinavia, Gianluca Marcato, e, infine, con i responsabili di GS delle due comunità italiane con le quali le giovani avrebbero poi effettivamente partecipato al Triduo: Varese e quella del Liceo don Gnocchi di Carate Brianza (MB). Carlotta, che oggi è la referente di GS per i “Nordics” (i Paesi del Nord Europa), ha poi conosciuto anche Eileen raggiungendo lei e Ilaria, insieme a suo marito Carlo, per la vacanza. «Tutto questo è stato per me l’occasione di fare esperienza della comunione», commenta Eileen. «Il Signore infatti ha trovato un modo, inaspettato, di rispondere a uno dei desideri più grandi che ho sempre avuto: che i miei figli potessero incontrarLo con quel fascino che ha conquistato me».