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La Colletta alimentare quest’anno è andata meglio del solito

Oltre 8mila tonnellate di alimenti raccolti in un solo giorno. Ma la solidarietà non si ferma – e non deve fermarsi – al cibo donato

Non sarà una scatoletta di tonno a saziare le oltre 5,7 milioni di persone che vivono in povertà assoluta in Italia. Né una confezione di riso, né una bottiglia di passata di pomodoro. Eppure, sono questi i «gesti semplici» di solidarietà chiesti dal Banco alimentare in occasione della 29esima Giornata nazionale della Colletta alimentare.
Quella della fondazione è una chiamata alla cura degli “invisibili”, a cui ha fatto eco anche papa Leone XIV: «Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza». Tradotto: la solidarietà è una responsabilità collettiva. E, se non tutti, molti italiani hanno risposto alla chiamata del Banco alimentare: circa 155mila volontari e oltre 5 milioni di donatori hanno raccolto 8,300 tonnellate di alimenti in un solo giorno, il 5% in più rispetto allo scorso anno. Erano «cittadini di ogni età e provenienza – si legge in una nota della Onlus – che hanno dedicato tempo, cura e attenzione, per quegli “invisibili” che spesso non trovano voce».
I volontari della Colletta alimentare
I volontari della Colletta alimentare
Alla Colletta ha partecipato anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. «Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà – ha commentato l’arcivescovo di Bologna –, la Colletta alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta». Con gli alimenti raccolti nei supermercati, Banco alimentare potrà sostenere nei prossimi mesi un milione e 800mila persone bisognose in 7.600 enti caritativi sparsi per tutta Italia. Assieme alle donazioni, però, cresce anche il numero delle persone in fila agli sportelli della Onlus: secondo il rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile, nel 2024 la percezione del rischio di cadere in povertà in Italia si attestava al 18,9%, contro il 16,2% della media europea.
Il primo italiano a donare la propria spesa, anche quest’anno, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Giornata mondiale dei poveri, invece, è proseguita ieri con il tradizionale pranzo offerto da papa Leone XIV nell’aula Paolo VI in Vaticano, al quale hanno partecipato anche cinquanta persone trans. Perché solidarietà è sinonimo di inclusione: «L’attività del Banco alimentare – si legge in una nota della fondazione – vuole essere sempre più uno strumento di inclusione, di relazione e di costruzione di comunità più resilienti, dove nessuno resti ai margini».
In queste ore, hanno già preso il via le operazioni di trasporto delle donazioni, che coinvolgono organizzazioni da tutta Italia.
Gli alpini della brigata Taurinense hanno supportato i volontari, mettendo a disposizione uomini e mezzi per il trasporto delle donazioni. E lo stesso fa Poste italiane con 200 mezzi, a basse emissioni, dedicati al trasporto del cibo.
La Colletta alimentare, però, non è ancora terminata: prosegue online fino al prossimo 10 dicembre su alcune piattaforme dedicate consultabili sul sito del Banco alimentare.
Fonte: Andrea CeredaniAvvenire.it

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