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Honcharuk, vescovo Kharkiv al Meeting Rimini 2025/ Diretta video streaming: distruzione e speranza in Ucraina

Dopo aver concelebrato la Santa Messa di domenica, il vescovo di Kharkiv-Zaporizhzhia – mons. Paolo Honcharuk – sarà protagonista nella giornata di oggi 25 agosto 2025 dell’incontro centrale sulla guerra in Ucraina e sulla speranza irriducibile di ricostruire un bene anche quando tutto viene distrutto dai conflitti.

Dalla guerra in Ucraina al resto dei drammi in corso nel mondo, l’indomani della lettera scritta da Papa Leone XIV al Presidente Zelensky per la giornata dell’indipendenza del Paese invaso tre anni e mezzo dall’esercito russo.

Il titolo dell’incontro odierno al Meeting di Rimini è già esemplificativo: “Costruire quanto tutto viene distrutto”, con la presenza e la testimonianza straordinaria del vescovo “in trincea” nell’area devastata dalla guerra tra Kharkiv e Zaporizhzhia: mons. Honcharuk dialogherà con un cittadino kazako – Konstantin Gudauskas – con l’introduzione del Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.

L’appuntamento è previsto per le ore 15 presso l’Auditorium isybank D3, con la consueta diretta video streaming sul sito “IlSussidiario.tv” e sui canali streaming del Meeting di Rimini 2025: nella quarta giornata della kermesse n. 46 il tema dei conflitti e della distruzione torna al centro del dialogo anche internazionale, dopo che i processi e i negoziati di pace tra Ucraina e Russia sono nel pieno dello stallo dopo il duplice vertice in Alaska e alla Casa Bianca.

Mentre le istanze di Putin e Zelensky vengono discusse nei vari tavoli diplomatici, spesso ci si dimentica che c’è un popolo (anzi ben due, come ricordava Papa Francesco, quello ucraino e russo) che soffre la violenza e la distruzione di una guerra insensata.

«Ho il cuore ferito e prego Dio perché tacciano le armi»: così Papa Leone XIV ieri scriveva nella lettera inviata al Presidente Zelensky, sottolineando proprio i dolori e il dramma di una popolazione innocente e inerme davanti a raid e bombe. Il successore di San Pietro invoca il Signore affinché possa consolare per davvero tutte le vittime della guerra ad est dell’Europa.

Dialogo e speranza per ottenere quella pace sospirata e attesa da troppi mesi ormai, con l’affidamento a Maria Regina della Pace: la Chiesa ferita in Ucraina e non solo, si stringe accanto al popolo per testimoniare l’unica pace possibile, ovvero quella nella mitezza e nel perdono di Gesù richiamato più volte dal Pontificato di Leone XIV.

Il vescovo Honcharuk più volte in questi anni ha accompagnato la popolazione colpita dai conflitti e dalla distruzione, fungendo da protezione e “megafono” di pace al contempo, interloquendo con gli altri vescovi dell’Ucraina e con il Vaticano per organizzare i vari aiuti sul campo. Nell’incontro oggi al Meeting Rimini 2025 si proverà a capire come questi incessanti attacchi e le violenze subite possano ferire animo e corpo, ma senza togliere minimamente la speranza di pace incarnata in Cristo.
Seppur difficile, è possibile vivere il dramma di una guerra senza cedere ad un odio rancoroso, senza distogliere l’importanza della passione per la vita anche davanti a perdite dolorosissime in famiglia e tra gli amici: il punto è comprendere da dove può nascere una speranza del genere, una speranza che davanti a tutto distrutto possa ancora scommettere contro la disperazione. Da qui la testimonianza del vescovo di Kharkiv e del cittadino del Kazakistan, affinché possano illuminare questo percorso di speranza pur dove, per tutto il mondo, di speranza non ve ne dovrebbe essere.

Fonte: IlSussidiario.net

 

 

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