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A teatro per imparare, ridendo, a essere buoni genitori

Ha debuttato alla Versiliana lo spettacolo “C’è da Ridere”, con Paolo Kessisoglu e altri comici e musicisti, per affrontare i temi del dialogo tra genitori e figli e della salute mentale degli adolescenti e sostenere le attività di prevenzione al disagio giovanile dell’associazione “C’è Da Fare”

Si annuncia come il primo spettacolo sulla salute mentale (un tema delicato e di cui ancora spesso ci si vergogna), che ha però un titolo gioioso e leggero: C’è da Ridere. L’idea è che grazie alla comicità si possono affrontare problematiche dolorose e complesse, in un certo senso normalizzandole senza banalizzarle. L’anima dello spettacolo è il comico Paolo Kessisoglu,  che due anni fa, complice la sua esperienza di padre di Lunita, oggi 21 anni, insieme con la compagna Silvia Rocchi, a sua volta madre di due figlie, ha dato vita all’associazione C’è Da Fare, per promuovere progetti  per il supporto psicologico e neuropsichiatrico degli adolescenti. C’è da ridere ha debuttato a Marina di Pietrasanta nell’ambito della consueta rassegna estiva La Versiliana, come anteprima del tour autunnale che partirà da Novara il 1° ottobre.

Il primo a entrare in scena è Paolo Kessisoglu che gioca sulle differenze delle generazioni facendo ascoltare pochi secondi di alcune canzoni rap amate dai giovani, dove i riferimenti sono spesso al lusso, al sesso rude, alle auto di grossa cilindrata, canzoni che i genitori non riescono a capire, e che li portano spesso solo a giudicare e a rimpiangere la musica, e con essa la vita, di quando loro erano giovani. Dimenticando che in scena all’epoca c’erano spesso rocker maledetti, che facevano uso di droghe, e dovevano la loro fama a gesti estremi sul palco: come a dire che ogni epoca ha i suoi idoli dannati, e che non comprendersi tra genitori e figli sui gusti musicali è sano e fa parte di una dinamica normale.  Dello stesso tenore anche gli sketch degli altri due comici, il genovese Antonio Ornano e il milanese Luca Ravenna, che giocano con le loro esperienze di genitore il primo, e di figlio, il secondo, strappando risate al pubblico e offrendo al contempo spunti di riflessione.

La parte più inedita dello spettacolo è stata il dialogo tra il pubblico e una neuropsichiatra infantile dell’ospedale Meyer di Firenze, Tiziana Pisano che, coadiuvata da Paolo Kessisoglu e dal conduttore Marco Maccarini, ha risposto alle domande che gli spettatori avevano formulato attraverso un Qr code: come mettersi in ascolto dei figli? quali i segnali per cui occorre preoccuparsi? quali gli strumenti più adatti per aiutarli?…

Tante parole ma anche buona musica: con le due esibizione per voce pianoforte del talentuoso Rafael Gualazzi, e il duetto tra Paolo Kessisoglu e la figlia Lunita, 21 anni, in arte lamollie, che hanno riproposto il brano Paura di me presentato durante l’ultima edizione di Festival di Sanremo e che racconta di una giovane ritirata sociale, cioè che non vuole più uscire dalla sua stanza per paura di confrontarsi con il mondo e quindi con sé stessa, e il cui padre decide, per farle sentire che c’è e l’aspetta, di sdraiarsi fuori dalla porta della sua cameretta.

A ogni data del tour autunnale si alterneranno sul palco altri comici, musicsti ed esperti della salute mentale, sempre in dialogo con il pubblico, per un format unico che può essere un’occasione di divertimento e riflessione per diverse generazioni.

Fonte: FamigliaCristiana.org

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