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Nuovo cammino realizza una sartoria in India per il riscatto delle ragazze tribali

Il presidente dell’associazione spezzina Remo Righetti: “Un progetto per accompagnarle verso una vita dignitosa”. Lo spazio è quasi completato. L’annuncio a ridosso della Giornata internazionale della donna.

 Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, il Nuovo Cammino presenta il progetto “La sartoria, il riscatto delle donne tribali”, proprio mentre sta per essere inaugurato e avviato un Centro di formazione al lavoro sartoriale dalle suore luigine, in una zona dell’India dove sono presenti da diversi anni.

La costruzione è quasi terminata, l’allestimento è dotato di macchine da cucire. La formula è “guadagni mentre impari”: le destinatarie del progetto acquisiscono competenze che permetteranno loro di maturare una professionalità e utilizzare il mezzo di produzione per avere una fonte di reddito in autonomia. Tutto questo avviene in una zona remota, tra i villaggi abitati da popolazione tribale nel nord-est dell’India rivolto alle ragazze disoccupate e alle donne indigenti. A intuire la necessità del riscatto di queste giovani è l’associazione spezzina Nuovo Cammino che si è fatta carico di realizzare il Centro di formazione al lavoro.

Sono proprio le religiose, nella relazione per la presentazione del progetto a scattare un’istantanea sulle condizioni di vita delle future lavoratrici. “La realtà del territorio tribale di riferimento – spiegano le suore luigine -, oltre a presentare percentuali di alfabetizzazione al di sotto della media nazionale, è abitato da lavoratrici agricole che hanno un salario, a parità di lavoro, inferiore ai lavoratori uomini e sono anche penalizzate perché, da bambine, a loro è negata la scolarizzazione contribuendo così ad uno status di inferiorità.

Si sta parlando di una realtà che vede i più vulnerabili della società privati dei loro diritti, l’ignoranza permette l’aggressività degli usurai fino ad arrivare a vere e proprie forme di schiavitù senza parlare dei bambini che, se le condizioni socio-economiche delle famiglie non consentono loro di andare a scuola, sono manipolati e sfruttati”.

L’attività di promozione di Nuovo cammino attraverso la divulgazione di materiale fotografico e video ha mostrato la concretezza del progetto suscitando l’interesse di enti, associazioni e privati del territorio spezzino che hanno aderito finanziando oltre il 50 per cento del costo totale.

Il progetto vede le operazioni conclusive – spiega Remo Righetti, presidente di Nuovo Cammino -, si stanno completando gli arredi della casa, le macchine da cucire sono arrivate e le stanno installando, si definiscono gli ultimi particolari; dalle comunicazioni pervenute immaginiamo la grande trepidazione da parte dell’equipe delle luigine e delle ragazze che stanno per realizzare il loro sogno di riscatto”.

“Non possiamo nascondere la nostra soddisfazione – conclude – e consideriamo il Centro formazione lavoro un progetto pilota per le caratteristiche e l’evoluzione che ha avuto e addirittura pensiamo possano nascere scambi commerciali con il nostro territorio. Su questo punto sappiamo che c’è molto da lavorare, noi daremo il massimo per renderlo possibile”.

L’associazione Nuovo cammino della Spezia è attiva dal 2012, per contatti è possibile scrivere alla mail: nuovocammino2012@gmail.com. La sede è in via Cadorna 24 alla Spezia.

Per sostenerla è disponibile l’iban: IT24G0623010708000040532148.

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