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ACADEMY TH: Il grande tesoro che aiuta a far crescere l’ospitalità

Nei giorni scorsi si è tenuta l’Academy TH, un momento chiave per uno dei player più importanti dell’ospitalità italiana

Se è vero che oggi è il lavoratore a scegliere l’azienda, e non vale più la tradizionale liturgia della selezione decisa esclusivamente dall’impresa, bisogna concludere che in questi tempi di generale rarefazione del personale, soprattutto nell’industria del turismo, c’è un gruppo che ogni anno riesce ad attivare calamìte potenti. È il TH Group, che centra l’obiettivo grazie all’impegno, alla formazione continua, alla connessione stabile con i suoi collaboratori, visti sempre con il rispetto che si dedica al capitale umano, il primo fattore su cui si basa la reputation della propria attività.

Ogni anno TH organizza un’Academy pre-stagionale, che non è solo occasione di aggiornamento o di team building, ma diventa “ricchezza fondamentale per la vita della nostra azienda”, come sostiene il presidente TH, Graziano Debellini. “Penso che il senso ultimo di un momento come l’Academy sia ridarsi le ragioni e lo scopo ultimo del lavoro che facciamo, fornendoci gli strumenti per affrontare questo lavoro – dice Lorenzo Bighin, direttore centrale Risorse umane e Operations di TH Group -. Dentro un confronto vero tra persone diverse fra loro, ma in cui la passione per le persone e il proprio lavoro è ancora vivo”.

L’Academy 2023 s’è appena conclusa al TH Simeri (Catanzaro). “In questi giorni – continua Bighin – in centinaia mi hanno comunicato una grande stima per la nostra azienda, attraverso la loro serietà nel lavoro che gli è stato proposto, si sono messi in discussione, hanno accolto i nuovi capi servizio che per la prima volta lavoreranno con noi questa estate e dimostrando ancora una volta qual è il grande tesoro che TH ha tra le mani. In un momento in cui tutti parlano solamente di quanto l’aspetto del personale sia un problema, noi in questi giorni di Academy abbiamo visto la soluzione”.

A Simeri si sono incontrate le figure più importanti e significative della vita dei resort: dal ricevimento alla ristorazione, dalla cucina all’intrattenimento e a tutti gli altri segmenti, ognuno essenziale. Oltre 450 le persone che per oltre sette giorni hanno partecipato a questo evento: persone che sono il motore per le altre 3.500 che partiranno tra pochi giorni per tutti i villaggi TH. “È un incoraggiamento, un metodo che vogliamo dare a tutto il mondo turistico: basta con le lamentele e coi rimpianti – aggiunge Debellini -. Il nostro settore attende risposte: dalla formazione alla retribuzione occorre un salto di qualità e di innovazione, e dal digitale un aiuto per ridurre la burocrazia e far crescere il rapporto con i nostri ospiti. Le nostre Academy confermano che quando si valorizzano le persone nasce e rinasce una storia in grado di attrarre nuove e vecchie generazioni al meraviglioso mestiere dell’ospitalità. Per questo la nostra Academy è parte viva e fondamentale della Fondazione Scuola Italiana di Ospitalità, che abbiamo realizzato insieme a Cassa depositi e prestiti inaugurando, grazie all’università Ca’ Foscari di Venezia, la prima laurea in inglese sull’ospitalità e sull’hotellerie. Attorno a questa laurea c’è una ricchezza umana nel nostro lavoro, nelle vecchie e nelle nuove generazioni”.

Si tratta di un percorso proattivo nel problema-personale, una strada impegnativa ma oggi sempre più vincente, visti gli scarsissimi risultati dei reclutamenti “normali”. Secondo le stime di Unioncamere, i costi derivanti dal minor valore aggiunto prodotto per il mancato o ritardato inserimento delle figure professionali difficili da reperire, nel 2022 si calcola una perdita di 37,7 miliardi di euro, nelle filiere dei servizi operativi, commercio e turismo, costruzioni e infrastrutture. Tra quest’anno e il 2027 si stima che la domanda di addetti nel commercio e turismo salirà a 800 mila unità. E secondo Assoturismo, già solo in questa primavera, mancherebbero all’appello (solo nel turismo) circa 50 mila addetti. Vincere la dispersione del personale, accresciuta durante la pandemia, e oggi mossa da una diminuita attitudine soprattutto dei giovani (poco attratti da imprese che non sanno comunicare prospettive, senso d’appartenenza, condivisione di obiettivi e rispetto), è una sfida che TH Group dimostra ogni anno di vincere, attirando nuove risorse e motivando i collaboratori repeaters. Il messaggio dell’Academy è semplice: l’ospitalità è frutto di una storia fatta innanzitutto di relazioni e di rapporti, sempre con un paragone con ciò che accade nel mondo. In questo job in progress, aperto al cambiamento e all’innovazione, crescono persone protagoniste nel lavoro dell’accoglienza, mestiere antico, sempre bisognoso di messe a punto, ma ancora bellissimo.

 

Fonte: Alberto Beggiolini | Sussidiario.net

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