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Il coraggio di alzarsi per sognare rischiare e impegnarsi nel cambiamento

Il messaggio del Pontefice per la Gmg che quest’anno si celebra a livello diocesano

«“Alzati” significa anche “sogna”, “rischia”, “impegnati per cambiare il mondo”, riaccendi i tuoi desideri»: sottolinea il forte legame tra il processo sinodale dedicato ai giovani e le Giornate mondiali della gioventù, il messaggio di Papa Francesco per la XXXV Gmg, che in questo 2020 si celebra a livello diocesano il prossimo 5 aprile, domenica delle Palme.

Incentrato sul passo di Luca che racconta la risurrezione del figlio della vedova di Nain — «Giovane, dico a te, alzati!» (7, 14) — è stato firmato l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes. Reso noto giovedì 5 marzo, il messaggio — come spiega un comunicato del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, responsabile dell’organizzazione delle Gmg — apre un ciclo di tre testi pontifici accomunati dal verbo “alzarsi” e dedicati alle nuove generazioni in cammino tra l’incontro mondiale svoltosi a Panamá nel 2019 e il prossimo in programma a Lisbona nel 2022. Vedere il dolore e la morte; avere pietà; avvicinarsi e toccare; “Giovane, dico a te, alzati!”; la vita nuova da “risorti”: sono le cinque parti in cui il messaggio è articolato, commentando i gesti e le parole di Gesù riportati nell’episodio evangelico di riferimento. Francesco ricorda ai giovani che il verbo alzarsi «assume anche il significato di risorgere, risvegliarsi alla vita» e propone di leggere il brano che costituisce il filo conduttore come un appello personale a fare il passo decisivo per seguire Cristo: «Il Vangelo — spiega il Pontefice — non dice il nome di quel ragazzo risuscitato da Gesù a Nain. Questo è un invito al lettore a immedesimarsi in lui. Gesù parla a te, a me, a ognuno di noi, e dice: “Alzati!”». Infatti, aggiunge, «sappiamo bene che anche noi cristiani cadiamo e ci dobbiamo sempre rialzare». Perché, avverte, «solo chi non cammina non cade, ma non va nemmeno avanti. Per questo bisogna accogliere l’intervento di Cristo e fare un atto di fede in Dio». E in tale ottica, «il primo passo è accettare di alzarsi». Il Papa rimarca anche che la richiesta di alzarsi appare diverse volte nell’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit. E così facendo mette in stretta correlazione il Sinodo dei giovani dell’ottobre 2018 e l’itinerario delle Gmg, chiedendo alle ragazze e ai ragazzi dei cinque continenti e agli attori della pastorale giovanile di rafforzare il loro impegno in vista dell’appuntamento nella capitale portoghese.

Il messaggio del Papa

Fonte: OsservatoreRomano.va

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