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Su cosa si basa il vero amore? Un’emozionante storia per non dimenticarlo mai

 

Una volta Rabindranath Tagore ha raccontato la storia di un una coppia di sposi poveri. Lei stava alla porta della sua capanna, pettinandosi i capelli pensando al marito. Tutti i passanti rimanevano affascinati dalla bellezza dei suoi lunghi capelli, neri e luminosi.

Lui andava tutti i giorni al mercato a vendere la frutta, e aspettava i clienti seduto sotto l’ombra di un albero. Tra i denti aveva sempre una pipa vuota, perché non aveva soldi per comperare neanche un po’ di tabacco.

Si avvicinava il loro anniversario di matrimonio, e lei continuava a chiedersi cosa avrebbe potuto regalare al marito. Ma con quali soldi?

Le venne un’idea. Al pensiero ebbe un brivido, ma poi prese la decisione e fu piena di gioia: avrebbe venduto i suoi capelli per poter comprare del tabacco al marito.

Già immaginava il suo uomo nella piazza, seduto di fronte alla frutta, che dava lunghe boccate alla sua pipa. L’aroma di incenso avrebbe conferito a lui, gestore di una piccola bancarella, la solennità e il prestigio di un grande commerciante.

Quando vendette i suoi capelli ottenne solo poche monete, che usò per comprare del tabacco pregiato, scelto con attenzione.

Quella sera il marito tornò a casa cantando. Aveva tra le mani una piccola scatola, al suo interno c’erano dei pettini per sua moglie: li aveva comprati dopo aver venduto la sua pipa.

Come dimostra questa storia, il vero amore si basa sulle rinunce e cresce grazie ai sacrifici fatti per l’altro, per la persona che amiamo. Si comprende con facilità. Lo capiscono bene i coniugi che si amano davvero, e i genitori che sanno cosa vuol dire il sacrificio, cosa significhi privarsi di tante cose per amore dei figli.

Questo è ciò che ci ha insegnato Gesù, Figlio di Dio: “Allora Gesù disse ai suoi discepoli: ‘Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà’ “ (Mt 16: 24-25).

E dice anche: “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me” (Mt 10,37-38).

Il sacrificio e la rinuncia non sono cose sbagliate. Non si tratta di masochismo, come dicono alcuni; sono il risultato di un amore generoso. E una rinuncia fatta per amore di Dio e dei fratelli produce una pace e una felicità indescrivibili.

Lo sa bene chi ama veramente, chi ha rinunciato molte volte per amore. L’egoista, che si concentra su se stesso e cerca solo il proprio piacere, non lo capisce. E non riesce a godersi la vita in profondità.Cristo, il Figlio di Dio, ci ha dato un bellissimo esempio di questa rinuncia fatta per amore. Ha dato la Sua vita per salvare noi. “Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9).

Non smettiamo di avvicinarci al Crocifisso. E guardandolo con amore, impariamo il valore del sacrificio e della rinuncia fatta per amore.

Fonte: Aleteia.org

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