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Maffeis, l’alleanza con DIRE e il ritorno di Misna

Fame di notizie dal mondo cattolico. È così che si spiega l’alleanza siglata in sordina poche settimane fa tra il Servizio Informazione Religiosa (SiR) e l’agenzia DIRE. Registi dell’operazione Nicola Perrone, direttore della DIRE, e don Ivan Maffeis, dal maggio dello scorso anno direttore dell’Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei.

Il SiR, attualmente diretto da Domenico Delle Foglie, è l’agenzia di stampa cattolica per eccellenza e gode del sostegno della Conferenza Episcopale Italiana. La DIRE figura tra le storiche agenzie di stampa nazionali, con un interesse da sempre rivolto alla politica. Fondata da Antonio Tatò nel 1987, attualmente la DIRE è diretta da Nicola Perrone, giornalista di lungo corso, che di Tatò fu allievo, quasi ragazzo di bottega, quando, diciassettenne, faceva il volontario alla rassegna stampa.

Oggi la DIRE può contare sulla professionalità di una settantina di persone, nessuna delle quali sembra avere però le competenze specifiche per gestire tematiche religiose ed ecclesiastiche. Da qui – e dalla fame di notizie dal mondo cattolico, molto cresciuta in questi ultimi anni ed in particolare dall’inizio del pontificato di Francesco – la sigla di un accordo alla pari, quasi un’alleanza: per ognuna delle due agenzie si tratta della possibilità di rilanciare in tutto o in parte, gratuitamente, i contenuti dell’altra, salvo citarne la fonte e mantenere la firma dell’autore. Un accordo da perfezionare – e magari da allargare al preziosissimo radicamento territoriale dei media cattolici locali, fondamentale per un’informazione capillare e tempestiva – del quale si tornerà a discutere a Cesena il prossimo giovedì.

L’alleanza, comunque, potrebbe non fermarsi qui. Il sogno, infatti, è quello di trasferire la proficua intesa fra le due agenzie di stampa ad un’opera ben più imponente: la riapertura della Misna, la storica agenzia di stampa internazionale online chiusa lo scorso 31 dicembre. Forte della collaborazione di missionari – non solo cattolici – e di operatori umanitari di diverse nazionalità sparsi per il mondo, la Missionary International Service News Agency per quasi un ventennio ha fornito notizie direttamente dalle tante “periferie” del mondo, dando risalto all’umanità marginalizzata, ai conflitti dimenticati, ai territori ignorati dalla geopolitica internazionale e dalla stampa occidentale, arrivando a costituire un punto di riferimento per la controinformazione di stampo cattolico. Fra le cause delle chiusura dell’agenzia la crisi – vocazionale, strutturale ed economica – dei quattro istituti missionari che ne erano editori: Comboniani, Consolata, Pime, Saveriani. L’ultimo direttore della Misna è stato padre Carmine Curci, comboniano, già direttore di Nigrizia.

Che sia tornato il tempo delle periferie? Una lettura superficiale del pontificato di Francesco potrebbe farlo supporre, ma ben più decisivo sarà l’interesse per l’informazione cattolica che attraversa oggi pubblico e stampa.

Fonte: Caffè Storia

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