Home / CULTURA / TOP NEWS / Film per il Giubileo della misericordia – Tracks. Attraverso il deserto
Film per il Giubileo della misericordia – Tracks. Attraverso il deserto
— 18 Febbraio 2016— pubblicato da Redazione. —
Deserto, luogo della voce di Dio
«Il deserto è il luogo dove si può ascoltare la voce di Dio e la voce del tentatore. Nel rumore, nella confusione questo non si può fare; si sentono solo le voci superficiali. Invece nel deserto possiamo scendere in profondità, dove si gioca veramente il nostro destino, la vita o la morte. E come sentiamo la voce di Dio? La sentiamo nella sua Parola» (Angelus, 22 febbraio 2015).
Così papa Francesco affronta il tema del deserto, luogo sì della tentazione del male, ma anche luogo dove cogliere la voce, la grazia, del Signore.
Il tema del deserto, dell’itinerario fisico-spirituale verso il riscatto, così come il richiamo all’opera di misericordia corporale “Dar da bere agli assetati”, è il tema della seconda proposta cinematografica: Tracks. Attraverso il deserto (Tracks, 2014) di di John Curran.
Il film si inserisce nel ciclo cinema e Giubileo proposto dalla Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI – Fondazione Ente dello Spettacolo, d’intesa con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI.
La sfida del deserto con Tracks
In concorso alla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (2013), Tracks. Attraverso il deserto (Tracks, 2014) di John Curran – autore noto anche per Il velo dipinto – porta sullo schermo la storia vera di Robyn Davidson, ispirandosi al suo memorabile viaggio a piedi nel deserto australiano per 2.700 km. Il film prende la mosse dal libro della Davidson Tracce (edito in Italia da Rizzoli) e dal reportage del fotografo Rick Smolan sulle pagine del «National Geographic».
Tracks è la vicenda di una giovane donna, Robyn (Mia Wasikowska), che negli anni ’70 decide di sfidare il deserto a piedi in Australia, con il solo supporto di quattro cammelli e un cane. Unica eccezione durante i mesi di cammino sono gli alcuni incontri con il fotografo Smolan (Adam Driver), per gli scatti del reportage.
Quello che Robyn compie è un viaggio indubbiamente fisico, una prova con(tro) se stessi; misurarsi con i rischi di una vita in sottrazione, negli smisurati spazi del deserto. Ma il film rivela qualcosa di più. È un percorso esistenziale, un viaggio nelle pieghe del proprio animo per scacciare le proprie paure, i rimossi del proprio vissuto, e per tornare a riscoprire il senso della vita.
Robyn sfida il deserto perché è smarrita, sfinita da una serie di delusioni e sofferenze. Non le rimane altro che mettersi in gioco e trovare una nuova prospettiva. È dunque in quegli spazi aperti, al cospetto della maestosità della natura, che la protagonista si sente fragile, sola, ma allo stesso tempo forte e viva. Robyn mette a fuoco le proprie debolezze e le affronta con disperato coraggio.
Prima e all’inizio del viaggio, la protagonista non accetta l’aiuto di nessuno. È diffidente e delusa dall’altro. Si sente abbandonata e sola. La sua famiglia è dispersa, frammentata. Il viaggio, però, sarà l’occasione per ricredersi, per ritrovare finalmente un senso di condivisione, per scoprire la ricchezza della vita condivisa.
Emblematico, anche nella prospettiva della misericordia – “Dar da bere agli assetati” –, è l’approdo di Robyn al mare, dopo 2.700 km. L’immergersi in acqua con i suoi cammelli è il traguardo del percorso fisico, ma è soprattutto il momento di ristoro di un animo riconciliato, risanato dalle tante ferite. L’Acqua diviene pertanto simbolo di pace, di rinascita.
Per approfondire con la Cnvf e Cinematografo.it
Commissione Nazionale Valutazione Film CEI: «(…) Robyn parte a piedi agli inizi del 1977 e arriva a destinazione sulla costa occidentale australiana dopo nove mesi e 2.700 chilometri, alla fine del 1977. Un servizio sull’impresa appare sul numero di marzo 1978 del National Geografic. Ottiene grande successo, e Robyn decide di scrivere un libro, “Tracks”, pubblicato nel 1980. Questi ampi dettagli servono per far capire che la storia è vera, e le versione filmica, tutto sommato, anche. L’obiettivo è quello di dipingere una sorta di epopea del viaggio in solitario, un cammino epico e disperato per ridare fiato al mito della conquista del West in versione oceanica. Spazi infiniti, disagi, privazioni: la regia coglie bene gli affanni, non altrettanto i propositi e i significati. C’è un solo momento nel quale esce dal viso sofferente di Robyn il pianto per una solitudine che sa di paura di fronte all’ignoto. Ma poi arrivano l’oceano, l’aria, il fotografo. E la vita ricomincia. Il diario alla fine conquista ed emoziona ma senza toccare vertici di metaforica capacità descrittiva. E il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti. » (www.cnvf.it).
Rivista del Cinematografo – Cinematografo.it: «La giovane Robyn, che trova in Mia Wasikowska un’interprete fisicamente e spiritualmente fedele, conosce la meta del suo viaggio ma non la sua destinazione, il movente più intimo. D’altra parte, come in ogni on the road che si rispetti, la meta è partire, un mettersi in moto puntando, più che alla fine del cammino, alle trasformazioni che il cammino prospetta. La sua lunga camminata nel deserto è così diversa dalla nostra? Non abbiamo anche noi un deserto da attraversare, con le sorprese e i pericoli nascosti, gli incontri fortuiti e quelli che era meglio evitare? E quella solitudine che Mia/Robyn cercava e che d’improvviso sente montare dentro, contro di lei, non è un’esperienza che possiamo fare tutti noi che viviamo, dannatamente ma fortunatamente, in mezzo agli altri? Senza enfasi né spettacolo, Tracks segue una parabola inversa a quella di Into the Wild, pur tallonandolo da vicino: a differenza del novello Thoreau di Sean Penn, la nostra eroina sopravvive perché “accetta” – pur con le dovute riserve e limitazioni – il sostegno dell’altro» (Gianluca Arnone).
La lettera aperta del cardinale di Napoli: voi che impugnate le leve del potere, convertite i piani di battaglia in piani di semina. Dio chiama ogni coscienza a spalancarsi e difendere il fragile A voi che impugnate le leve del potere – governi in doppiopetto, consigli d’amministrazione oliati come ingranaggi, alleanze militari dalla voce di…
Gli USA tornano a fornire armi mentre l’Ucraina propone loro accordi su petrolio e gas. Intanto l’alleanza guidata dalla Russia si allarga Secondo Trump, Putin direbbe sull’Ucraina “un sacco di s….zate”. In realtà, gli USA hanno annunciato che torneranno a fornire armi difensive all’Ucraina proprio nel giorno in cui, sulla stampa ucraina, si parla di…
Il sacerdote si è tolto la vita nel Novarese: facciamo silenzio, teniamoci lontani da ogni giudizio. Essere prete è complicato: è osannato e calunniato. Me anche lui fa i conti con le miserie umane Domenica mattina, in chiesa: «Padre, che c’è? Ti vedo triste». «Lo sono: don Matteo, un mio giovane confratello, ha detto addio…
Splendida testimonianza della Dottoressa Donatella Balducci che oggi che si torna a parlare di legge sul fine vita, è particolarmente illuminante. Ritengo infatti che non ci sia un’emergenza che richieda una legge del genere, ma c’è semmai un’emergenza che chiede la cura dei malati. La legge è una scorciatoia che evita la fatica e la…
Il business delle armi intelligenti vale miliardi, e le aziende tech hanno capito che essere “etiche” costa troppo in termini di competitività globale. Meta sviluppa sistemi di riconoscimento facciale per uso militare, OpenAI fornisce modelli linguistici per l’analisi dell’intelligence, Palantir orchestra operazioni di sorveglianza globale: il capitalismo ha trovato nella guerra il suo nuovo eldorado….
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: una rete di culle termiche negli ospedali pubblici potrebbe rappresentare una misura concreta per evitare l’abbandono Ha suscitato sgomento e grande impressione il ritrovamento tra i rifiuti del Pronto soccorso dell’Ospedale di Piacenza, il 19 giugno, del corpicino di un bimbo attorno alle 30 settimane di gravidanza. Chi l’ha…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.