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Chi è Roberta Metsola, la nuova presidente dell’Europarlamento?

L’eurodeputata maltese appartiene al Partito Popolare Europeo, già vice di Sassoli ha vinto con una larghissima maggioranza la successione al vertice dell’Eurocamera

Non poteva ricevere un regalo più gradito per i suoi 43 anni Roberta Metsola, giurista di origine maltese e da oggi terza donna a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Europarlamento, la terza carica apicale dell’Unione Europea.

Europeista della prima ora

Roberta Metsola, sposata col politico e manager finlandese Ukko Metsola (alle elezioni europee del 2009, i due coniugi si erano candidati al Parlamento europeo per due Stati diversi) e ha quattro figli, ha fatto gli studi al College of Europe di Bruges. Da tempo è impegnata nella politica europea ed è stata primo vicepresidente durante la presidenza di David Sassoli, il grado più alto (Vanity Fair).

Roberta Tedesco Triccas, questo il suo nome prima di sposarsi, è stata da sempre una fervente europeista e ha avuto un ruolo chiave nella campagna di adesione alla UE da parte della piccola Malta nel 2004. In precedenza si era distinta nella giovanile del Partito Nazionale e poi nelle organizzazioni giovanili e studentesche maltesi ed europee (Times of Malta).

L’elezione a Bruxelles

All’insediamento del 2019, PPE, S&D e liberali si accordarono per una staffetta a metà mandato, a Sassoli (candidato dei socialdemocratici) doveva succedere un esponente dei popolari, ma il maggiore peso dei socialisti (che hanno conquistato la Germania nel frattempo) avevano messo in discussione questo accordo, ma la trattativa a Bruxelles non si è fermata e alla fine un accordo tra i due maggiori partiti della UE ha portato Roberta Metsola sullo scranno più alto con 458 voti (ne bastavano 309). Ai socialisti due vicepresidenze in più (passano a cinque su quindici) e alcuni ruoli tecnici oltre ad alcune presidenze di commissione.

Questo largo suffragio è segno di un cambiamento negli equilibri europei. All’indomani delle elezioni del 2019 i gruppi più “ortodossi” (liberali, popolari e socialisti) fecero fronte comune nella cosiddetta ‘maggioranza Ursula’, la stessa – appunto – che avrebbe sostenuto la Von Der Leyen come Presidente della Commissione. Quella maggioranza escludeva i sovranisti e ora non c’è più.

Per Roberta Metsola, eurodeputata maltese del Ppe, oltre a Socialisti e liberali, votano anche infatti i Conservatori e Riformisti, partito di cui è capo in Europa proprio Giorgia Meloni, che infatti ritira il proprio candidato di bandiera Kosma Zlotowski. E vota a favore persino la Lega, che spera di ottenere una poltrona da vicepresidente per Mara Bizzotto. Un allargamento a “destra” che probabilmente cambierà – almeno su alcuni temi – l’agenda di Bruxelles nella seconda metà di questa legislatura (HuffPost).

Dopo l’elezione Roberta Metsola si è rivolta all’Aula con un pensiero al suo predecessore:

Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale”, ha detto la neopresidente Metsola nell’Assemblea del Parlamento europeo. “La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo, queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo”, ha aggiunto. “David era un combattente per l’Europa. Credeva nel potere dell’Europa. Grazie David”. “Mi sento onorata della responsabilità che mi affidate. Prometto che farò de mio meglio per lavorare a vantaggio di tutti i cittadini”, ha aggiunto Metsola pronunciando le sue prime parole da presidente in italiano.

Ansa

Antiabortista da sempre

Come ricorda Fanpage, Roberta Metsola si è sempre battuta per mantenere Malta contro l’aborto, e votando sempre contro ogni tipo di provvedimento o risoluzione non vincolante sul tema, a dimostrazione di un convincimento personale su questo tema

Nel 2015, ad esempio, espresse la sua contrarietà in merito alle conclusioni di un report sull’uguaglianza di genere che includeva il «pronto accesso all’aborto» come requisito per la parità. “Supportiamo pienamente l’uguaglianza di genere e siamo impegnati nel raggiungere questo obiettivo”, dichiarò insieme agli altri deputati maltesi David Casa e Therese Comodini Cachia. “Tuttavia, siamo categoricamente contrari all’aborto. È un peccato che un report che analizza la situazione sull’uguaglianza di genere sia stato dirottato per includere riferimenti inaccettabili all’aborto”.

L’eurodeputata aveva assicurato che se eletta alla Presidenza avrebbe rispettato ogni decisione presa dall’Aula, ma alla vigilia molti erano preoccupati, a cominciare dai Radicali italiani.

Fonte: Lucandrea Massaro | Aleteia.org

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