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LA FAMIGLIA – L’arte di accogliere e di prendersi cura

Una riflessione sull’affido familiare che parte dalle famiglie 

“La mia casa è la tua”: questa è una frase che indica accoglienza, disponibilità ed apertura ed è alla base del progetto “Mi affido a te” che l’associazione “La Famiglia-ODV” ha appena presentato al Comune e alle associazioni attive nel settore, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cattolica Assicurazioni di Verona.

Grazie al progetto Mi affido a te – l’arte di accogliere e del prendersi cura (www.lartediaccogliere.it), il presidente dell’Associazione “La Famiglia” Don Roberto Poletti e Fabio Sauchelli, Direttore del Consultorio familiare hanno lanciato il sito web realizzato dalla start up spezzina Smart Vision Network, con la collaborazione di MoCa Future Designers, spin off dell’Università di Firenze, alcune classi del Liceo Artistico Cardarelli e tanti collaboratori volontari dell’associazione “La Famiglia”.

Il progetto è stato realizzato in tre fasi e con tre obiettivi:

  • interrogarsi sui bisogni di ascolto, supporto e cura delle famiglie che su territorio spezzino hanno intrapreso (o sono interessate a farlo) la bellissima ma complessa esperienza di di affido di un bambino;
  • promuovere la conoscenza dell’affido attraverso un sito web che mira a far conoscere le esperienze in corso,
  • realizzare un’indagine di sfondo coordinata da Gilda Esposito (ricercatrice dell’ Università di Firenze – MoCa Future Designers) e realizzata da Luana Maria Jaselli (psicologa/psicoterapeuta), Roberto Tallerini (psicologo/psicoterapeuta), Margherita Giorgi ed Emilio Pontali (direttivo dell’Associazione La Famiglia). Tutti sono al tempo stesso promotori e volontari attivi nell’associazione.

Da tempo l’associazione desiderava affrontare la tematica dell’affido, tematica complessa, delicata e importante: A come affido, A come Amore che fa nascere la speranza per una vita migliore, ridare dignità a una vita fragile compromessa dalle avversità, come quella che tanti bambini, ora in affido, hanno vissuto.

Nè per i bambini né per le famiglie si tratta di un’esperienza facile, perché accoglienza, ascolto, pazienza, solidarietà, tolleranza della precarietà giocano un ruolo fondamentale nella storia di vita dell’affido. Dare disponibilità a diventare famiglia affidataria significa offrire una possibilità alla famiglia d’origine di ricostruire le proprie competenze genitoriali, fare un tratto di strada insieme al bambino, orientandolo nella costruzione del suo progetto di vita, partendo dai suoi sogni per superare i suoi incubi e paure, aiutandolo a riconoscere le opportunità intorno a lui.

Chi incontriamo ad accoglierci nel sito? Frullo è un personaggio  che esprime simpatia: è stato creato dalle magiche mani di Sabrina Maggiani e dalla penna della scrittrice spezzina Susanna Varese.  Nella storia di Frullo ritroviamo un racconto delicato e profondo dedicato all’affido

Erano presenti al lancio del sito Concetta Versi (responsabile Tutela Minori del Comune della Spezia), Valentina Coghe (referente Gruppo affido del Comune della Spezia), Riccardo Tavelli, portavoce del Forum del Terzo Settore, Mario Poleschi, presidente del Centro di Aiuto alla Vita e varie famiglie affidatarie e volontari. Tutti hanno manifestato interesse, gratitudine per l’iniziativa e desiderio di collaborazione per costruire insieme una comunità locale attenta e a misura di tutti i bambini e le bambine.

Emerge che quando il pubblico e il privato si incontrano, si dimostrano fiducia reciproca e si ascoltano senza pregiudizi, si costruiscono “ponti” che diventano fondamentali per attraversare insieme strade impervie e aiutare i bambini che “come ostriche hanno all’interno un granello di dolore che li lacera a trasformare il dolore in perla “, come ricorda Susanna Varese in un suo splendido racconto contenuto in “Aldilà delle Nuvole”.

Con questa iniziativa l’Associazione ha voluto volgere lo sguardo della città sull’affido: attraverso la piattaforma web si rende disponibile per mantenere informata e formata la cittadinanza sul tema e intraprendere nuove azioni di sensibilizzazione e attivazione della comunità locale a favore dei nostri piccoli in difficoltà.

 

Per informazioni contattare l’associazione la Famiglia (via Cadorna 24 a La Spezia) al numero 393-1479654

 

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