Home / MONDO / TOP NEWS / UDIENZA GENERALE – Catechesi sui Comandamenti. 3: L’amore di Dio precede la legge e le dà senso
UDIENZA GENERALE – Catechesi sui Comandamenti. 3: L’amore di Dio precede la legge e le dà senso
— 28 Giugno 2018— pubblicato da Redazione. —
Oggi, questa udienza si svolgerà come mercoledì scorso. In Aula Paolo VI ci sono tanti ammalati e per custodirli al caldo, perché fossero più comodi, sono lì. Ma seguiranno l’udienza con il maxischermo e, anche noi con loro, cioè non ci sono due udienze. Ce n’è una sola. Salutiamo gli ammalati dell’Aula Paolo VI. E continuiamo a parlare dei comandamenti che, come abbiamo detto, più che comandamenti sono le parole di Dio al suo popolo perché cammini bene; parole amorevoli di un Padre. Le dieci Parole iniziano così: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile» (Es 20,2). Questo inizio sembrerebbe estraneo alle leggi vere e proprie che seguono. Ma non è così.
Perché questa proclamazione che Dio fa di sé e della liberazione? Perché si arriva al Monte Sinai dopo aver attraversato il Mar Rosso: il Dio di Israele prima salva, poi chiede fiducia.[1] Ossia: il Decalogo comincia dalla generosità di Dio. Dio mai chiede senza dare prima. Mai. Prima salva, prima dà, poi chiede. Così è il nostro Padre, Dio buono.
E capiamo l’importanza della prima dichiarazione: «Io sono il Signore, tuo Dio». C’è un possessivo, c’è una relazione, ci si appartiene. Dio non è un estraneo: è il tuo Dio.[2] Questo illumina tutto il Decalogo e svela anche il segreto dell’agire cristiano, perché è lo stesso atteggiamento di Gesù che dice: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi» (Gv 15,9). Cristo è l’amato dal Padre e ci ama di quell’amore. Lui non parte da sé ma dal Padre. Spesso le nostre opere falliscono perché partiamo da noi stessi e non dalla gratitudine. E chi parte da sé stesso, dove arriva? Arriva a sé stesso! È incapace di fare strada, torna su di sé. È proprio quell’atteggiamento egoistico che, scherzando, la gente dice: “Quella persona è un io, me con me, e per me”. Esce da se stesso e torna a sé.
La vita cristiana è anzitutto la risposta grata a un Padre generoso. I cristiani che seguono solo dei “doveri” denunciano di non avere una esperienza personale di quel Dio che è “nostro”. Io devo fare questo, questo, questo … Solo doveri. Ma ti manca qualcosa! Qual è il fondamento di questo dovere? Il fondamento di questo dovere è l’amore di Dio Padre, che prima dà, poi comanda. Porre la legge prima della relazione non aiuta il cammino di fede. Come può un giovane desiderare di essere cristiano, se partiamo da obblighi, impegni, coerenze e non dalla liberazione? Ma essere cristiano è un cammino di liberazione! I comandamenti ti liberano dal tuo egoismo e ti liberano perché c’è l’amore di Dio che ti porta avanti. La formazione cristiana non è basata sulla forza di volontà, ma sull’accoglienza della salvezza, sul lasciarsi amare: prima il Mar Rosso, poi il Monte Sinai. Prima la salvezza: Dio salva il suo popolo nel Mar Rosso; poi nel Sinai gli dice cosa deve fare. Ma quel popolo sa che queste cose le fa perché è stato salvato da un Padre che lo ama.
La gratitudine è un tratto caratteristico del cuore visitato dallo Spirito Santo; per obbedire a Dio bisogna anzitutto ricordare i suoi benefici. Dice San Basilio: «Chi non lascia cadere nell’oblio tali benefici, si orienta verso la buona virtù e verso ogni opera di giustizia» (Regole brevi, 56). Dove ci porta tutto ciò? A fare esercizio di memoria:[3] quante cose belle ha fatto Dio per ognuno di noi! Quanto è generoso il nostro Padre celeste! Adesso io vorrei proporvi un piccolo esercizio, in silenzio, ognuno risponda nel suo cuore. Quante cose belle ha fatto Dio per me? Questa è la domanda. In silenzio ognuno di noi risponda. Quante cose belle ha fatto Dio per me? E questa è la liberazione di Dio. Dio fa tante cose belle e ci libera.
Eppure qualcuno può sentire di non aver ancora fatto una vera esperienza della liberazione di Dio. Questo può succedere. Potrebbe essere che ci si guardi dentro e si trovi solo senso del dovere, una spiritualità da servi e non da figli. Cosa fare in questo caso? Come fece il popolo eletto. Dice il libro dell’Esodo: «Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Dio ascoltò il loro lamento, Dio si ricordò della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe. Dio guardò la condizione degli Israeliti, Dio se ne diede pensiero» (Es 2,23-25). Dio pensa a me.
L’azione liberatrice di Dio posta all’inizio del Decalogo – cioè dei comandamenti – è la risposta a questo lamento. Noi non ci salviamo da soli, ma da noi può partire un grido di aiuto: “Signore salvami, Signore insegnami la strada, Signore accarezzami, Signore dammi un po’ di gioia”. Questo è un grido che chiede aiuto. Questo spetta a noi: chiedere di essere liberati dall’egoismo, dal peccato, dalle catene della schiavitù. Questo grido è importante, è preghiera, è coscienza di quello che c’è ancora di oppresso e non liberato in noi. Ci sono tante cose non liberate nella nostra anima. “Salvami, aiutami, liberami”. Questa è una bella preghiera al Signore. Dio attende quel grido, perché può e vuole spezzare le nostre catene; Dio non ci ha chiamati alla vita per rimanere oppressi, ma per essere liberi e vivere nella gratitudine, obbedendo con gioia a Colui che ci ha dato tanto, infinitamente più di quanto mai potremo dare a Lui. È bello questo. Che Dio sia sempre benedetto per tutto quello che ha fatto, fa e farà in noi!
L’utero in affitto, in termini medici Gestazione per altri o Gpa, è espressione di violenza alle donne. A dirlo in maniera chiara è l’Onu, attraverso un lavoro capillare svolto da Reem Alsalem, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze. Il report, trasmesso nei giorni scorsi dal segretario generale dell’Onu…
A Pechino? A Mosca o in Corea del Nord? Oppure nelle corrotte città occidentali? Il mondo per alcuni giorni, all’inizio di settembre, ha guardato con grande attenzione a quello che accadeva in Cina, prima nella città portuale di Tianjin, dove c’è stata una riunione della Sco, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, e poi nella…
Una mostra al Meeting ha ripercorso, approfondendola, la storia dei 19 religiosi uccisi trent’anni fa dal terrorismo islamista nel Paese nordafricano. Uno dei curatori spiega perché quei martiri «indicano una strada per parlare all’uomo d’oggi» «Anche te, amico dell’ultimo istante, che non sapevi quel che facevi. Sì, anche per te voglio questo grazie, e questo…
A Valdobbiadene il Festival dell’Innovazione Scolastica. Uno sguardo e un approccio diverso alla scuola. Un’avventura della ragione della libertà Nell’attesa della grande riforma rivoluzionaria che risolverà tutti i problemi dall’alto, centinaia forse migliaia di insegnanti sperimentano ogni giorno nuovi metodi di insegnamento basati sulle competenze trasversali. Alcuni di questi risultati, sconosciuti soprattutto a chi non…
Questa è davvero una scena bruttissima dal punto di vista educativo: ci mostra genitori che non hanno compreso nulla del proprio ruolo né del ruolo educativo dello sport e che, molto probabilmente, stanno insegnando ai propri figli che fanno sport l’esatto contrario di ciò che lo sport dovrebbe rappresentare per loro. Ho spesso parlato ai…
Il 13 febbraio 2024, quattro mesi dopo il 7 ottobre 2023 che aveva definito insieme a Papa Francesco “l’attacco terroristico disumano” a Israele, il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, pronunciò parole che oggi suonano profetiche: “Diceva Sant’Agostino che la speranza poggia sullo sdegno e sul coraggio, credo che tutti siamo sdegnati per quanto sta…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.