Centrotrenta anni fa sorgeva la parrocchia di Nostra Signora della Salute
— 16 Novembre 2016 — pubblicato da Redazione. —Centrotrenta anni fa, il 13 novembre 1886, il vescovo di Luni – Sarzana Giacinto Rossi firmava la bolla di istituzione della parrocchia di Nostra Signora della Salute, nel nuovo quartiere “Umbertino” della città di Spezia.
Con la stessa bolla vescovile veniva istituita anche la parrocchia dei Santi Giovanni e Agostino nel quartiere del Torretto, dalla parte opposta della città storica. Sino a quel momento la città di Spezia, per oltre quattrocento anni, aveva avuto una sola parrocchia, quella abbaziale di Santa Maria Assunta. Ma il fortissimo sviluppo urbano verificatosi a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento, a seguito della costruzione dell’Arsenale militare ed al trasferimento da Genova della base navale, aveva cambiato le cose: gli abitanti passarono dai quindicimila abitanti nel 1861 agli oltre trentaseimila di vent’anni dopo. Di qui la decisione del vescovo.
La nuova parrocchia di “Nostra Signora della Salute detta della Scorza e di San Rocco” avrebbe avuto la sua chiesa in piazza Brin e nella chiesa sarebbe stata collocata l’effige della Madonna della Scorza, veneratissima dagli spezzini, la cui chiesa dovette essere demolita per l’ampliamento della città. Da allora la chiesa di piazza Brin si chiama popolarmente “della Scorza”, ma il titolo è “santuario della Madonna della Salute”. In occasione di questo anniversario, i parroci della zona “nord” hanno predisposto alcune iniziative.
Venerdì sera, nella chiesa di piazza Brin, i fedeli si sono riuniti nella “preghiera di Taizè”, presenti le comunità di Santa Maria Assunta, di San Francesco, della Sacra Famiglia e di Santa Rita.
Nel corso della celebrazione, si è pregato di fronte ad alcune riproduzioni del quadro della “Madonna della Scorza”, riproduzioni che domenica sono state benedette nel corso della Messa delle 11 e quindi inviate alla chiesa “madre” ed alle chiese “figlie”, ricche della preghiera comune.
Fonte: Avvenire|La Speziea
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