Sopra La Notizia

Siria, i guerriglieri al contrattacco per rompere l’assedio di Aleppo

Gli insorti siriani ad Aleppo annunciano di aver lanciato un’offensiva su larga scala per rompere l’assedio governativo dei quartieri orientali della città contesa nel nord della Siria. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya, citando i vertici della sala operativa del cosiddetto Esercito libero della regione di Aleppo.

I terroristi hanno contrattaccato le posizioni dell’esercito siriano e delle milizie territoriali a sud di Aleppo con i lanciarazzi Grad. I guerriglieri hanno lanciato un attacco contro l’esercito sulle alture strategiche a sud di Aleppo contro i pezzi della contraerea e i ripetitori della telefonia mobile. Stando all’intelligence militare siriana, i terroristi hanno trasferito le truppe di rincalzo nella zona sud-occidentale di Aleppo.

E’ da domenica che le truppe governative hanno ripreso l’offensiva a sud di Aleppo dopo una pausa umanitaria, durante la quale civili e guerriglieri avrebbero potuto abbandonare la città. Tuttavia i terroristi si sono rifiutati di abbandonare i territori occupati e sotto la minaccia delle armi hanno reso impossibile ai civili di lasciare quelle aree.

L’attacco è considerato il preludio al lancio di una nuova offensiva volta a rompere l’assedio delle forze governative sui quartieri orientali della città, controllati dai gruppi ribelli. Un ufficiale del gruppo Fastaqim, ha riferito che le diverse fazioni parteciperanno a questa nuova offensiva e che il bombardamento della base aerea faceva parte del piano d’azione. “Oggi cominceremo la battaglia”, ha dichiarato Malahfiji. “Tutti i gruppi ribelli parteciperanno”.

Mosca è scesa in campo al fianco del presidente siriano Bashar al-Assad, sostenuto anche dalla milizia sciita libanese Hezbollah e da altre milizie sciite supportate dall’Iran, oltre un anno fa. L’intervento russo ha cambiato il corso del conflitto, cominciato ormai più di cinque anni fa, e ha permesso a Damasco di ottenere numerose vittorie sui ribelli. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha reso noto che i ribelli hanno lanciato centinaia di colpi di mortaio e missili verso i quartieri occidentali di Aleppo uccidendo oltre 15 civili e ferendone un centinaio.

“La soluzione per la Siria non potrà venire dall’interno della Siria stessa, né dai due fronti nemici in campo, ma è nelle mani dei potenti della Terra. Per questo noi ancora contiamo, nonostante le diffidenze, sulla maturità della comunità internazionale che è passata per l’esperienza di due guerre mondiali e deve ora fermarsi di fronte al rischio di entrare stabilmente nella terza”. A parlare è Lo il parroco di Aleppo, Ibrahim Alsabagh, in Italia per alcuni giorni per parlare della situazione della sua città e presentare il suo libro ‘Un istante prima dell’Alba’ (Terrasanta edizioni).

Alla domanda se preveda un ulteriore escalation della violenza ad Aleppo, padre Alsabagh spiega che la definizione di terza guerra mondiale a pezzi di papa Francesco per la popolazione di Aleppo è già una realtà: “E’ veramente quello che noi viviamo, è già in atto, la vediamo tutti i giorni nelle truppe di terra, nei camion bomba che ci passano davanti, con i missili che ci bersagliano di continuo”.

Fonte: L’Occidentale

Newsletter

Ogni giorno riceverai i nuovi articoli del nostro sito comodamente sulla tua posta elettronica.

Contatti

Sopra la Notizia

Tele Liguria Sud

Piazzale Giovanni XXIII
19121 La Spezia
info@sopralanotizia.it

Powered by


EL Informatica & Multimedia