LA SPEZIA – Giornata dialogo cattolici ebrei
— 16 Gennaio 2016 — pubblicato da Redazione. —Da vent’anni a questa parte la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che va dal 18 al 25 gennaio, è preceduta da una giornata dedicata al dialogo tra cattolici ed ebrei, giornata fissata per il 17 gennaio.
Da molti anni, poi, anche le altre Chiese e comunità cristiane hanno voluto vivere con i cattolici questa giornata, nella consapevolezza che il riferimento alla comune origine dall’esperienza ebraica può aiutare nel trovare elementi comuni su cui costruire un’autentica ricerca di unità. Da dieci anni, ancora, la giornata del 17 gennaio viene dedicata ad una delle “dieci parole”, ovvero dei comandamenti che abbiamo ricevuto come legge di Dio dai testi più sacri dell’ebraismo. Siamo quindi quest’anno agli ultimi comandamenti, “Non desidererai la casa del tuo prossimo, non desidererai la moglie del tuo prossimo “(Esodo 20,17). Si tratta di un comando molto importante, perché invita l’uomo a “prendersi cura” anche del proprio desiderio, riflettendo sul fatto che il male non si manifesta solo nelle azioni e che è capace di contaminare già anche i pensieri. Ad ebrei e cristiani viene affidata questa cura della propria interiorità, affinché sappia orientarsi sul bene e custodirsi libera da invidie e da bramosie. Anche Gesù, quando nel vangelo di Matteo dà una sua lettura della legge mosaica, invita a riconoscere come il “cuore”, sede dei pensieri e dei desideri, debba essere custodito e purificato, prima ancora dei propri gesti.
Nella giornata di domenica, dunque, le comunità cristiane sono invitate a riappropriarsi di tale comune patrimonio ed a trarne motivo per una relazione sempre più positiva e libera da pregiudizi e semplificazioni nei confronti degli ebrei, vigilando nel contempo per tenersi lontana da atteggiamenti ostili a priori, che purtroppo non mancano nelle nostre società.
Fonte: Avvenire/La Spezia
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