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Duomo di Firenze, il sole passa dal più grande gnomone del mondo

Si trova nel Duomo di Firenze il più grande gnomone del mondo. Fu fatto installare nella Cupola di Brunelleschi che svetta nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore presumibilmente dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli e, con i suoi 90 metri di altezza, è stato utilizzato a vicende alterne per oltre 300 anni. Lo gnomone, il più antico e diffuso strumento astronomico, deve il suo nome al vocabolo greco “indicatore” ed è progettato per misurare la posizione del sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.

In questo mese di giugno l’astronomia va in scena in Cattedrale. È dal 1475 che a Santa Maria del Fiore, in occasione del solstizio d’estate, si svolge uno spettacolo suggestivo e fuori dal comune che attrae centinaia di visitatori incuriositi. Uno spettacolo non solo suggestivo ma anche scientificamente rilevante. Tra le 12.30 e le 13.30 i raggi del sole, scendendo attraverso il foro posto sulla lanterna della Cupola di Brunelleschi, formano l’immagine del sole stesso che lentamente va a sovrapporsi alla lastra di marmo bianco posta sul pavimento della Cattedrale a sinistra dell’altare maggiore.

Il fenomeno è visibile al pubblico nei giorni 8, 12, 20 e 25 giugno, dalle ore 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’altare maggiore. L’iniziativa, resa possibile dall’Opera di Santa Maria del Fiore con il Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, si svolgerà anche in caso di cielo coperto, ed è a ingresso gratuito con accesso dalla porta dei Canonici (davanti a via della Canonica). E’ consigliata la prenotazione telefonando al numero telefonico 055-2302885.

Nel Duomo di Firenze uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa, cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L’inclinazione della terra, infatti, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.

Nella Cattedrale il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, a 90 metri di altezza dal pavimento.
L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.

In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali. Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate

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