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RIFORMA DELLA SCUOLA – Il 76% favorevole ai buoni scuola

Sondaggio Lorien consulting sulla riforma della scuola che è condivisa dal 43% degli italianiIl 76% degli italiani giudica positivamente

Il 76% degli italiani giudica positivamente la proposta di estendere il buono scuola dato alle famiglie per le scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado (non solo scuole primarie e dell’infanzia, ma anche medie e superiori). Emerge dal nostro ultimo Osservatorio nella sezione dedicata alla riforma della scuola e alle relative proteste e proposte.
La gran parte degli italiani hanno certamente sentito parlare della riforma (75%), ma soltanto il 43% la giudica positivamente sostenendo che con la chiamata diretta degli insegnanti si rischia di lasciare troppo potere nelle mani dei presidi. Per contro solo il 37% si dichiara d’accordo con le motivazioni dello sciopero e con i sindacati.

Va detto che le proposte di riforma della scuola e lo sciopero indetto dagli insegnanti non hanno ottenuto molta attenzione da parte degli italiani (infatti soltanto il 4% cita la notizia). L’attenzione mediatica negli ultimi giorni era tutta legata alla questione della legge elettorale, non tanto nel merito (scarsamente interessante per gli italiani) quanto al semplice fatto che da essa dipenda il futuro del governo.

Oggi, che l’esito positivo sembra già un po’ più scontato, si torna a parlare di scuola. Ad oggi solo il 32% degli italiani è in grado di darne un giudizio informato positivo. Così come per il caso della legge elettorale, si tratta dell’opposizione, tutta da sinistra, a riforme che tanto nelle regole di elezione del Parlamento quanto in quelle che regolano la scuola, tendono a concentrare un maggior potere nelle mani di uno solo (colui che sta al vertice) in cambio di una maggior governabilità e la pretesa di una maggiore efficienza. Che sia il capo del governo o il preside di una scuola poco cambia. A ciò si aggiungono le paure di quanto alcuni interessi privati possano influire sulle scelte di un potere più concentrato, ma permangono i timori di una parte (agguerrita) e non della totalità dei cittadini che invece guarda di buon occhio alla speranza di qualcuno in grado di cambiare qualcosa.

Viceversa le proposte di estendere il buono scuola dato alle famiglie per le scuole paritarie di ogni ordine e grado trovano facilmente l’accordo degli italiani. L’accordo è ancor più forte per quella fascia di elettori (circa il 70% dell’elettorato) che si definiscono “moderati” e che considerano altresì un diritto la libertà di scelta educativa. Una libertà che richiedono debba essere garantita e difesa dallo Stato, ben oltre la semplice fornitura di servizi pubblici, ma anche attraverso aiuti economici sostanziali.

Fonte: ItaliaOggi

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