Quattro bambini prendono possesso di una macchina, ma essendo inesperti, mettono sotto una passante. La donna muore, i bambini scappano. Ma vengono presi dopo poco. Quando si scopre che sono figli di Rom, si scatena la tempesta. C’è chi vuole mandarli in prigione. Ma la legge lo vieta. Allora, portiamoli via dalle famiglie e chiudiamoli in qualche istituto, gridano. C’è chi addirittura vorrebbe radere al suolo l’accampamento dove vivono i colpevoli coi genitori.
Premetto che ho avuto una esperienza simile. Una banda di bambini, il più piccolo 9 anni e il più grande 14, sono entrati in casa mia dalla finestra. Non hanno rubato niente, ma hanno spaccato tutto quello che potevano, spargendo il vino e l’olio sul pavimento, gettando i piatti dalla finestra, rompendo a bastonate il televisore. E non è successo solo a me, ma alle case vicine e alla farmacia che si è trovata tutti i medicinali aperti e sparsi sul suolo. Sono stati trovati subito naturalmente perché non erano ladri organizzati ma ragazzini che volevano fare gli eroi. Nessuno di loro era Rom, ma figli di bravi cittadini italiani.
Ci si domanda : come dovremmo interpretare questi atti compiuti da ragazzi sempre più piccoli e spesso non spinti da bisogno, né da scopi di furto, ma solo per divertirsi e «fare casino»? . Casino che finisce spesso in maniera crudele e funesta.
Naturalmente si possono proporre tante interpretazioni. Io parto dall’idea che i piccoli amano emulare i grandi. I bambini agiscono seguendo un’istintiva mimesi cinetica che li porta a plagiare il comportamento degli adulti anche quando li contestano.
E qui viene da chiedersi: ma come si stanno comportando le persone mature in questo triste momento storico? Cosa fanno molti capi di Stati che si dicono democratici e civili ma usano il linguaggio dell’odio e della vendetta? Persone mature che mentono, inneggiano alla violenza e dimostrano una assoluta incapacità di giudizio e di responsabilità. Insomma cosa stanno insegnando gli adulti ai bambini del mondo? Che le regole sono buone per gli scemi? Che il rispetto dell’altro è un sentimento da perdenti? Che chi le spara più grosse è applaudito? Che bisogna colpire vilmente l’avversario per ottenere qualcosa.? I piccoli i sono bravissimi a capire il linguaggio dei grandi. E se questo è il mondo, sembrano dirci dimostreremo che sappiamo essere più crudeli e più spregiudicati di chi pretende di governarci.
Fonte: Daccia Maraini | Corriere.it