Home / TOP NEWS / VIDEO / La Quaresima, la Rivoluzione e la nuova evangelizzazione
La Quaresima, la Rivoluzione e la nuova evangelizzazione
— 19 Febbraio 2024— pubblicato da Redazione. —
Il tempo della lotta contro se stessi
Siamo entrati in Quaresima. 40 giorni in cui Gesù visse nel deserto, da solo, senza mangiare e combattendo contro il diavolo. Era la preparazione alla vita pubblica, all’apostolato, alla battaglia per la salvezza di ogni uomo di tutti i tempi, per riscattare con il suo sacrificio il peccato delle origini, per lasciarsi uccidere e, quindi, risorgere nella Pasqua che avrebbe sancito la vittoria definitiva sul peccato e sul male e aperto agli uomini le porte del Paradiso.
Questa è la Quaresima. Un tempo di penitenza e di deserto, di silenzio e di preghiera. Tutti sappiamo quanto costi mettere in pratica questo modo di essere cristiani nell’epoca moderna. Digiunare, stare in silenzio, uscire dal flusso continuo di informazioni e sollecitazioni cui siamo sottoposti, ci risulta veramente difficile, perché siamo figli, nostro malgrado, dell’epoca in cui viviamo. La nostra è l’epoca della Rivoluzione antropologica, dell’attacco all’uomo, ormai privo di strutture difensive, solo di fronte al male. Oltretutto è sempre più difficile spiegare al nostro prossimo non solo che esiste il male, ma che l’uomo deve combatterlo se vuole crescere e migliorare, se vuole diventare santo.
Quel processo di disgregazione della civiltà che era stata costruita in Occidente ha attaccato prima direttamente la Chiesa e con la Riforma ha spezzato in due l’Europa, provocando le guerre di religione fra cristiani, poi ha attaccato la struttura politica degli Stati con la Rivoluzione francese, portando l’odio e la sopraffazione in tutta l’Europa con gli eserciti di Napoleone, quindi ha tentato la sovversione dell’ordine sociale con il social comunismo, mettendo in discussione il diritto di proprietà. Quindi è rimasto l’uomo, da solo, in una società sempre più individualista.
Le poche persone che hanno coscienza di questo itinerario sanno che oggi devono combattere non soltanto contro i nemici esterni, che ci sono, ma soprattutto contro se stessi, come ha fatto Gesù in quei 40 giorni. Parlare di ascetica è difficile, anche se poi i medici invitano a digiunare con diete particolari per vincere la bulimia; parlare di silenzio è altrettanto difficile, anche se poi tutti percepiscono quanto il frastuono e il surmenage informativo faccia male alle persone.
Certo, non dobbiamo mai dimenticare che non sono le nostre penitenze o l’ascesi a costruire il Regno di Dio, ma la Grazia gratuita di Cristo. Gesù non aveva bisogno di questa prova, ma ha voluto attraversarla per indicarci la strada.
Combattere contro se stessi è molto difficile, ma è la condizione di una nuova evangelizzazione del mondo occidentale, “sazio e disperato”, come diceva il card. Biffi, in preda alle convulsioni di un’epoca senza una meta, che odia se stessa, che non conosce la via. Ma il nostro Dio non ama la morte, non vuole il suicidio della sua Chiesa, continua a offrire la sua Grazia. Spetta a ciascun uomo rispondere, con generosità, digiunando e facendo penitenza, ma soprattutto mettendosi a disposizione per l’opera di Dio, rinunciando a credere di essere il centro del mondo, guardando in alto, oltre il proprio interesse.
I grandi santi hanno fatto così, e sono riusciti a portare il mondo fuori dalla sua crisi, edificandone uno migliore. Pensate ai martiri dei primi secoli, alla tragedia della crisi dell’impero romano e a coloro che in mezzo alle rovine e alla barbarie hanno saputo costruire un’epoca umana e cristiana. Dio non voglia che debba scorrere tanto sangue come allora perché nascano nuovi cristiani, né che sia necessaria tanta perseveranza per costruire la Cristianità, come è avvenuto con la prima evangelizzazione, anche perché non so quanto noi uomini contemporanei siamo disposti a versare sangue e a perseverare. Tuttavia, l’alternativa alla conversione dei popoli è la guerra, la diffusione dell’odio, che non siamo riusciti a sconfiggere con l’amore. Da due anni l’odio sta costringendo il popolo ucraino a una resistenza incredibile contro l’aggressione dell’esercito della Federazione russa. Se la Russia non si convertirà, toccherà anche a noi, prima o poi.
Da tempo immemorabile gli umani sognano di liberarsi dai compiti sgradevoli, e in effetti pochi fortunati realizzavano il sogno: molti capolavori dell’arte e del pensiero, poniamo, ci sono giunti proprio perché i loro autori, per mezzo della fatica di schiavi, servi della gleba, contadini o operai, erano affrancati dal lavoro manuale pesante. E a lungo…
L’evento, moderato da Orianna Fregosi da Mazì Progetti e Oggetti, in via Fiasella 60 Sarzana è la prossima tappa della presentazione del volume Antropologia per Intelligenze Artificiali, il libro di Filippo Lubrano, presidente del gruppo giovani imprenditori Confcommercio, pubblicato da D editore. Il saggio, che ha già avuto un notevole successo con presentazioni in tutta…
Una popolazione sempre più anziana, con meno potenziali genitori, e un mercato del lavoro sempre più difficile. Il report “Esserci più giovani più futuro. Dai numeri alla realtà” fotografa dati allarmanti sull’andamento della popolazione italiana. Da questa analisi prenderanno le mosse gli Stati generali della Natalità, il 9 e 10 maggio a Roma, a cui…
Con l’approvazione del Senato, dopo il sì della Camera, è diventata legge la norma secondo cui le Regioni, nell’organizzare i servizi dei Consultori familiari, possono «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità». Attacco alla legge 194? L’innovazione, già…
La cancel culture avanza nelle università americane. Arriverà anche in Europa? E come sapremo rispondere? Secondo quanto ha scritto Federico Rampini sul Corriere della Sera del 24 aprile, negli USA potrebbe manifestarsi un nuovo Sessantotto. Allora come oggi tutto cominciò nelle università americane. Allora come oggi i giovani “figli di papà” si scontrarono con…
La sospensione di due sacerdoti “dissidenti” è solo l’ultimo atto di una Chiesa sempre più contigua al regime dello “zar”, come ci racconta don Stefano Caprio, che parla anche della morte di Navalny, di come potrebbe finire il conflitto in Ucraina e di quanto sia urgente una nuova rinascita religiosa per Mosca L’ultimo atto è…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.