Home / ITALIA / TOP NEWS / Iscrizione alunni nelle scuole statali e non-statali (paritarie) in Italia e in Europa
Iscrizione alunni nelle scuole statali e non-statali (paritarie) in Italia e in Europa
— 28 Dicembre 2022— pubblicato da Redazione. —
Nel nostro Paese generalmente l’istruzione è stata sempre percepita come sorta di monopolio educativo dello Stato. A determinare questa singolare condizione concorrono fattori storici ed economici che nel tempo hanno reso la scuola privata un’alternativa accessibile solo alle famiglie mediamente abbienti. In questa ottica, spesso si è guardato alla presenza di attori diversi con una certa diffidenza anziché come elemento di pluralismo dell’offerta educativa.
Come si osserva nel grafico sopra, con la parziale eccezione della Germania, l’Italia risulta il Paese in cui la concentrazione di studenti nelle scuole statali è assolutamente prevalente rispetto a quelle non statali (paritarie) e dove quindi l’istruzione statale incide maggiormente sul totale dell’offerta.
Si tratta di una tendenza che può essere annoverata tra le anomalie del nostro sistema e che rischia di incidere sulla sua efficacia. La mancanza o la marginalità di una reale concorrenza può infatti rischiare di nuocere alla qualità del servizio offerto; questo è emerso soprattutto nel contesto emergenziale provocato dalla pandemia, nel corso del quale il nostro modello di scuola pubblica si è rivelato piuttosto inefficiente.
Anche nei Paesi di grande tradizione laica come la Francia, o in quelli caratterizzati da una marcata secolarizzazione come la Spagna, si riscontrano livelli superiori di offerta scolastica gestita da privati (confessionali o meno), ma comunque finanziata dallo Stato.
Un caso particolare è quello del Regno Unito, dove l’offerta di istruzione privata – soprattutto a livello di scuole secondarie – a partire dal 2010, ha conosciuto una rapida espansione grazie all’introduzione delle Academies, scuole pubbliche convertite in scuole private e rette da fondazioni (Trust) o da con- sigli di gestione. Il finanziamento delle Academies è totalmente a carico dello Stato, che corrisponde annualmente una cifra pari a quella necessaria per il funzionamento di una scuola statale di caratteristiche corrispondenti. Ne consegue che queste realtà godono di ampia autonomia didattica, rivelandosi più funzionali anche sul piano organizzativo, con una migliore gestione degli orari, dei programmi, dell’assunzione del personale e così via.
Il grafico sopra illustra la diversa incidenza dell’offerta di istruzione non statale rispetto ai gradi scolastici. Come si può osservare, questa è forte soprattutto nel settore della scuola dell’infanzia, dove occupa tuttora quasi un terzo del totale, pur se in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Nella scuola primaria la percentuale si colloca poco al di sopra del 6%, in lenta discesa, mentre è meno del 4% nella secondaria.
Il carattere fortemente sbilanciato di questa distribuzione è probabilmente riconducibile al fatto che la scuola statale non sembra offrire un servizio appetibile per le famiglie con figli in tenera età. È significativo notare che, a misura che l’età sale, e soprattutto per una questione di costi crescenti, la scuola statale diventa la soluzione più diffusa; il paradosso, molte volte segnalato, è che chi iscrive i figli alle scuole non statali paga il servizio due volte: una volta al gestore e una seconda allo Stato, tramite il concorso alla fiscalità generale.
I primi cento giorni della presidenza di Donald Trump sono stati giudicati come un grande successo dallo stesso Presidente, ma la realtà dei fatti mostra una realtà tutt’altro che favorevole. La crociata con i dazi avviata all’inizio di aprile contro tutto e contro tutti ha avuto effetti negativi a catena: 1) sono crollate le Borse,…
Ancora qualche riflessione, in attesa del 7 maggio, inizio del Conclave. Aggiornamento, continuità, riforme, che cosa significano? La litania sul prossimo Pontefice è continuata per tutta la settimana con gossip di varia natura, alcuni più simpatici, altri sgradevoli. Ma al cardinale tennista, francamente, preferiamo Sinner o Musetti e a quello bevitore la “famosa” leggenda del…
Lunedì scorso mi trovavo a Lisbona quando il video sulla storia della chiesa gotica do Carmo – a causa del devastante terremoto del 1755 ne rimane solo lo scheletro di archi e colonne, che crea una comunicazione diretta con il cielo come a San Galgano vicino Siena o allo Spasimo a Palermo – si è…
Si è consumato il rito del Concertone del Primo Maggio. Festa del lavoro. Un lavoro cui non siamo più affezionati, perché ne abbiamo perduto il senso Il Concertone del Primo Maggio 2025 si è chiuso con un bagno di folla, tante esibizioni e nessun vero slogan politico. Centomila in piazza, playback più o meno evidenti,…
Giovani italiani disinteressati alla politica? Niente di più falso. A sfatare questo stereotipo ci pensa il nuovo studio realizzato da Laboratorio Futuro dell’Istituto Toniolo, curato da Antonio Campati e Veronica Riniolo, che racconta una realtà molto diversa: i giovani italiani vogliono esserci, ma sentono che manca lo spazio per far sentire davvero la propria…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.