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Arte e Viaggi Ecco la strada in cui Saulo si è convertito a Cristo ed è diventato Paolo
— 25 Gennaio 2022— pubblicato da Redazione. —
Gli Atti degli Apostoli raccontano della conversione di san Paolo, disarcionato sulla via per Damasco, privato della vista, poi guarito e battezzato pochi giorni dopo. Sapevate però che si può localizzare con una certa precisione il punto esatto?
La storia è nota: Saulo di Tarso, che perseguitava i cristiani, è stato folgorato da Cristo lungo la strada per Damasco. Se oggi si parla della sua conversione “lungo la via di Damasco” è tuttavia tre giorni dopo, quando già si trovava in città, che egli si è veramente convertito ricevendo il battesimo. E di questa conversione si può anche individuare il luogo.
Negli Atti degli Apostoli si legge infatti che
quando era per strada e si avvicinava a Damasco, all’improvviso una luce rifulse dal cielo e l’avvolse col suo bagliore.
At 9,3
Completamente accecato, Paolo restò allora tre giorni senza mangiare e senza bere. In questo lasso di tempo, Dio apparve a un credente chiamato Anania e gli chiese di recarsi nella strada chiamata “Via Dritta”, da Giuda.
Lì, Anania impose le mani all’antico persecutore dei cristiani perché recuperasse la vista.
Anania partì dunque ed entrò nella casa. Impose le mani a Saul dicendo: «Saul, fratello, chi mi ha mandato è il Signore, è Gesù che ti è apparso sul cammino per il quale tu venivi. Ora ritroverai la vista e sarai pieno di Spirito Santo». E subito gli caddero come delle squame dagli occhi, e ritrovò la vista. Si alzò e poi fu battezzato.
At 9,17-18
La “Via Recta†di Damasco in una cartolina del 1900.
La cartolina qui sopra raffigura la famosa “Via Dritta” di Damasco, in Siria, nel 1900: data la relativa stabilità dei toponimi riguardati dall’agiografia, la si può ritenere quella menzionata negli Atti. Ancora oggi la si chiama alla latina, “Via Recta”, ed è l’antica via romana che attraversa la città vecchia di Damasco dall’asta all’ovest.
Oggi la strada è ben cambiata, come testimonia la foto di copertina: la metà della strada che sta a occidente si chiama “Midhat Pasha” (dal nome di un antico governatore della Siria), mentre l’altra metà è stata chiamata “Bab Sharqi” (nome che in ebraico significa “la porta dell’Est”), per via della sua colloeicazione nella parte orientale della città.
Oggi alcuni pellegrini vi si soffermano quando cercano di ripercorrere l’itinerario di san Paolo.
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