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Video di Natale: nessun nonno dovrebbe stare solo

Teniamo presenti le parole “Io sono con te tutti i giorni” (cfr. Mt 28,20) e facciamo sì che nessun genitore o nonno le dimentichi.

di Nory Camargo

Trascorrere il Natale da soli non è probabilmente nei piani di nessuno, ma cosa succede se non c’è altra opzione? Cosa succede quando siamo anziani e il resto della famiglia non può venire a trovarci o semplicemente non abbiamo una famiglia?

E se siamo rimasti soli perché le nostre azioni hanno allontanato tutti? E se la verità è che nessuno è entusiasta all’idea di passare le feste con noi?

Il corto animato che condividiamo oggi si intitola Stella, ed è stato realizzato da Re-engagecome campagna per aumentare la consapevolezza sulla solitudine degli anziani a Natale.

È molto toccante, e credo che sia anche necessario. Molti nonni sono semplicemente dimenticati, scartati dalle famiglie come se si trattasse di un oggetto.

Anche se è difficile da credere, la verità è sono milioni le persone che trascorrono da sole non solo il Natale, ma la maggior parte del tempo.

La solitudine che fa male

Pensare che una volta siamo stati giovani, avventurosi e indipendenti e che ora da soli non riusciamo neanche a vestirci è dura, molto dura.

Dimentichiamo che siamo tutti in cammino verso la vecchiaia. Ci siamo mai soffermati a pensare a come ci piacerebbe viverla?

Quando i nostri genitori o i nostri nonni sembrano mettere a dura prova la nostra pazienza, pensiamo al fatto che anche noi un giorno saremo anziani?

Come ci piacerebbe essere trattati? Cosa stiamo facendo ora per raccogliere buoni frutti? Perché ci trattino bene, sentano la nostra mancanza, abbiano pazienza con noi, ci consolino, ci esortino e ci amino per quello che siamo.

Quanto è facile ignorare l’idea di invecchiare, e quanto è facile anche pensare che questo toccherà anche a noi, che la solitudine busserà alla nostra porta!

Amiamo e accompagniamo i nostri genitori e nonni

Se avete la gioia di avere ancora genitori o nonni, fate sì che in questo Natale si sentano più amati che mai!

Indipendentemente dalle loro limitazioni, includeteli nelle vostre attività, rendeteli partecipi delle decisioni che si prendono in queste occasioni.

Non li lasciate seduti in un angolo della sala, senza nessuno che parli con loro o li guardi. Hanno la vostra stessa voglia di parlare, ridere e divertirsi.

Un giorno non ci saranno più, e soffriremo per questo. Ci sembrerà che il Natale non sia uguale senza di loro, e vorremo poterli avere ancora indietro anche solo per una sera.

“Il Signore conosce ognuna delle nostre sofferenze di questo tempo. Egli è accanto a quanti vivono l’esperienza dolorosa di essere messi da parte; la nostra solitudine – resa più dura dalla pandemia – non gli è indifferente.

Una tradizione narra che anche San Gioacchino, il nonno di Gesù, fu allontanato dalla sua comunità perché non aveva figli; la sua vita – come quella della sua sposa Anna – era considerata inutile.

Ma il Signore gli mandò un angelo per consolarlo. Mentre egli, rattristato, rimaneva fuori dalle porte della città, gli apparve un inviato del Signore per dirgli: “Gioacchino, Gioacchino! Il Signore ha esaudito la tua insistente preghiera”.

Papa Francesco, Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani.

Teniamo presenti le parole “Io sono con te tutti i giorni” (cfr. Mt 28,20) e facciamo sì che nessun genitore o nonno le dimentichi.

Fonte: Aleteia.org

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