A Lanciano si ricorda il primo miracolo eucaristico riconosciuto dalla Chiesa Cattolica , avvenuto nel VIII secolo . E’ la partenza per un viaggio alla scoperta del beato Carlo Acutis: della sua generosità, altruismo, simpatia contagiosa ma sopratutto alla scoperta delle radici della sua spiritualità.
Valori/Disvalori Educativi
Pubblico
Giudizio Artistico
Carlo Acutis: un beato giovane, un beato che ha saputo impiegare i moderni mezzi di divulgazione, un beato che credeva fermamente nell’eucarestia facendola diventare la ragione della sua vita
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Il documentario riesce nel suo intento di far conoscere a un vasto pubblico Carlo Acutis, unendo al realismo delle testimonianze profonde riflessioni teologiche, per far comprendere non solo chi era ma anche ciò in cui credeva maggiormente
Poteva esser prevedibile, per far conoscere il beato Carlo Acutis , sviluppare un racconto cronologico della sua breve esistenza. Il documentario inizia invece in modo inaspettato: nelle prime sequenze ci troviamo a Lanciano, dove è avvenuto il primo miracolo eucaristico nel lontano VIII secolo. La sostanza del pane si è trasformata nel corpo di Cristo e la sostanza del vino nel Suo sangue. Mentre un patologo conferma che dalle analisi le reliquie risultano essere vera carne e vero sangue umani, teologi e sacerdoti sottolineano l’eccezionalità della transustanziazione. Perché questo incipit quasi catechistico? Riteniamo che non poteva essere fatta scelta migliore perché se non si comprende il significato e il valore dell’eucarestia, non si può comprendere Carlo Acutis.
L’eucarestia è stata per lui il modo di rendersi intimo con il Signore, il motore della sua esistenza. Lui non comprendeva – racconta sua madre – perché tanta gente si accalchi per vedere un cantante, una partita di calcio mentre le chiese, dove è presente lo stesso Cristo, siano quasi sempre vuote. “Noi siamo più fortunati di coloro che duemila anni fa furono coetanei del Signore: a quei tempi bisognava cercare di trovarsi nel suo stesso luogo e nello stesso tempo: oggi basta entrare nella chiesa più vicina” : ricorda sempre la madre.
Ovviamente il documentario menziona i tanti episodi nei quali Carlo ha reso concreto il suo amore verso il prossimo (comperare un sacco a pelo per darlo a un barbone, dar loro da mangiare) ma è stato anche significativo il gesto di ritornare indietro dal gelataio che per sbaglio gli aveva dato, come resto venti centesimi in più, perché: “anche lui ha una famiglia e lavora per dar loro da mangiare”. Sono attenzioni sociali che colpiscono la fantasia di molti, anche di persone non credenti e finiscono per cristallizzare un’immagine forse troppo semplice, di questo beato. Il documentario invece ritorna sempre, giustamente, al tema dell’eucarestia come fonte di tutto. In una vita spesa nella dimensione eucarsitica, si entra nella coeternità, siamo già nel “tempo di Dio”, il tempo non come kronos ( tempo cronologico) ma come kairos (tempo che ha acquistato un senso).
Per conoscere la vita del beato sono stati intervistati, come già accaduto in altri documentari o programmi televisivi, la madre e il domestico bramino (che si è poi convertito) ma in questo lavoro sono originali l’intervista al suo professore dell’Istituto Leone XIII di Milano, alla sua insegnante di ripetizione quando si trovava ad Assisi e ad alcuni suoi amici d’infanzia.
La mostra sui miracoli eucaristici da lui concepita, è nata proprio dal desiderio di condividere con altri la sua magnifica scoperta (“al sole ci si abbronza; di fronte all’eucarestia si diventa santi). Si preparò a fondo per questo progetto e convinse i suoi genitori a compiere alcuni viaggi, espressamente per fare delle foto che potevano servire. E’ stata anche l’occasione per farci meravigliare della disinvoltura con cui lui, alla sua età, utilizzasse tutti i moderni metodi telematici e visivi per un fine di bene.
Probabilmente verrà riconosciuto patrono di Internet e ciò costituirà per noi un grande vantaggio: quando staremo chattando, preparando filmati da mandare in rete (per fini buoni!), sapremo a chi rivolgerci…
Il documentario è l’ultimo lavoro realizzato da Cristiana Video , disponibile da domenica 21 febbraio in VOD presso il sito (https://vimeo.com/ondemand/carloacutis
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