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Paolo Palumbo e l’incontro con il Papa: «Che gioia il suo bacio»

Il giovane sardo malato di SLA che aveva raccontato la sua storia dal palco di Sanremo mercoledì ha ricevuto la carezza di Francesco che gli aveva mandato un biglietto: «La malattia non è stata in grado di fermare le mie preghiere, al contrario le ha alimentate, facendomi comprendere che il disegno di Dio va al di là della nostra immediata comprensione»

Qualche settimana fa la sua storia l’aveva raccontata sul palco del Festival di Sanremo confidando di avere, nella battaglia che combatte, un alleato prezioso: la fede. Mercoledì Paolo Palumbo, il ragazzo ventiduenne sardo malato di Sclerosi laterale amiotrofica, ha potuto ricevere l’abbraccio e il bacio di papa Francesco, dopo l’udienza generale in piazza San Pietro. La sua storia, scrive Vatican News, «insegna molto sulla capacità di non arrendersi, sulla testardaggine tipica dei sardi, sui sogni che i giovani coltivano senza troppi pensieri». Palumbo non vuole mai apparire come un malato da compatire ma come un giovane che continua a vivere con voglia di fare, entusiasmo, forza d’animo. «Vi trasmetto l’amore che lui ha trasmesso a me», ha scritto ieri Paolo sulla sua pagina Facebook, raccontando ai suoi followers l’incontro con Francesco.

Toccanti le parole che ha voluto dire al Papa, simbolo di una fede robusta e frutto di una preghiera intensa: «Negli anni, il seme della fede è germogliato in me diventando l’albero robusto che è ora. La malattia non è stata in grado di fermare le mie preghiere, al contrario le ha alimentate, facendomi comprendere che il disegno di Dio va al di là della nostra immediata comprensione. Io sto iniziando a capirlo, e ciò che sto scoprendo mi dà infinita gioia».

L’incontro tra Paolo Palumbo e papa Francesco non è stato affatto casuale. In realtà, si tratta un altro desiderio realizzato per Paolo dopo quello di diventare chef, di guidare un drone, di cantare a Sanremo. Era stato proprio il volo del drone a creare un ponte tra il giovane e il Pontefice. Francesco aveva visto su Internet l’impresa del ventiduenne che, grazie ad una speciale applicazione, aveva fatto volare il drone con il solo movimento degli occhi. Così gli aveva inviato un biglietto scritto a mano nel quale confessava di essere rimasto molto colpito dalla sua forza di volontà e dalla sua tenacia: «Prego per te», gli aveva scritto, «fallo per me. Che il Signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco».

A Vatican News, Paolo Palumbo, ha raccontato come vive la sua fede: «Come dice il finale della mia canzone: credo e recito il Rosario ed è proprio lui a tenere lontano il mio sicario. La fede e la preghiera completano e rendono nulli tutti i drammi. Vorrei dire a tutti gli ascoltatori e a chiunque che la vita è veramente bella e preziosa, che giorno dopo giorno dobbiamo usare il tempo a nostra disposizione per diffondere amore e speranza».

«Una carica di emozioni e amore immisurabile»

Paolo era accompagnato dal fratello Rosario, dalla mamma Sonia e da medici e infermieri. È riuscito a scambiare alcune battute con il Pontefice grazie al sintetizzatore oculare con il quale comunica di solito. Sui social ha scritto un post per raccontare l’incontro: «Ecco svelato il motivo di questo mio viaggio, sono partito per incontrare Papa Francesco e questa mattina quando l’ho visto avvicinarsi il mio cuore ha iniziato a battere in una maniera esagerata. Abbiamo parlato, mi ha dato un bacio e mi ha ascoltato… La sua carezza e il suo bacio mi hanno dato una carica di emozioni e d’amore veramente inmisurabile… E mi ha fatto commuovere vedere il papa emozionarsi per le mie parole… Credetemi, descrivere la gioia è impossibile… Vi trasmetto l’amore che lui ha trasmesso a me… Questo scatto rubato è per raccontarvi ciò che mi ha regalato così tanta felicità e amore.. Vi mando un abbraccio dalla capitale».

Fonte: Antonio SANFRANCESCO | FamigliaCristiana.it

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