Home / MONDO / TOP NEWS / XIII Giornata dell’Alzheimer – STUDI: Quel legame con i microbi dell’intestino (VIDEO)
XIII Giornata dell’Alzheimer – STUDI: Quel legame con i microbi dell’intestino (VIDEO)
— 21 Settembre 2016— pubblicato da Redazione. —
Oggi si celebra in tutto il mondo la XXIII Giornata dell’Alzheimer, grave morbo degenerativo che nel nostro Paese colpisce oltre seicento mila anziani. Un recente studio italiano sta indagando un legame tra la malattia e alcuni batteri che causano alterazioni infiammatorie. A scoprirlo un gruppo di scienziati dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia.
Si celebra il 21 settembre in tutto il mondo la XXIII Giornata dell’ Alzheimer, malattia neurovegetativa che pregiudica le cellule cerebrali, causando la progressiva perdita della memoria, l’inabilità totale e quindi la morte.
Nel mondo, secondo il Rapporto Alzheimer 2015, le persone che soffrono di questo morbo sono 46,8 milioni (la cifra è in continuo aumento: nel 2010 i casi erano stimati a 35 milioni). Enormi sono pure i costi sanitari e sociali causati da questa forma di demenza senile degenerativa: si è calcolato che si spendono più di 800 miliardi di dollari e nel 2018, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, si potrebbe superare i mille.
Nel nostro Paese il morbo colpisce circa 600mila persone sopra i sessant’anni. Hanno mediamente 78,8 anni e il 72% di loro è pensionato. Secondo l’ultima ricerca realizzata dal Censis con l’Aima (Associazione Italiana Malatia di Alzheimer), i costi diretti per la loro assistenza ammontano a oltre 11 miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie. Il 38 per cento ha il supporto di una badante.
Fu il dottor Alois Alzheimer, psichiatra tedesco, a descrivere per primo in letteratura, nel 1910, i sintomi della malattia che avrebbe preso il suo nome. Il primo caso documentato fu la signora Auguste Deter, paziente del dotto Alzheimer, nel 1901, che all’epoca aveva 51 anni. In seguito il medico tedesco affidò al giovane collega e collaboratore italiano Gaetano Perusini, eccellente neurologo udinese, il compito di cercare pazienti che soffrissero di sintomi analoghi. Gli studi di quest’ultimo furono decisivi per definire la malattia, tant’è che oggi è riconosciuto come co-scopritore dell’Alzheimer.
Uno dei primi sintomi della malattia è la difficoltà a ricordare i fatti accaduti di recente e l’incapacità di acquisire nuove informazioni. Ma non è l’unico campanello d’allarme. Accompagnano questo sintomo lievi problemi d’attenzione e di elaborazione di pensiero astratto. Tra i sintomi premonitori ci sono, poi, difficoltà nelle attività quotidiane, problemi di linguaggio, disorientamento nel tempo o nello spazio, diminuzione nella capacità di giudizio, sbalzi repentini d’umore, episodi di apatia e mancanza d’iniziativa, perdita di inibizione.
Pare che il morbo sia dovuto un accumulo anormale di alcune proteine nel cervello. Allo stato attuale non esiste una terapia in grado di debellare la malattia e la diagnosi di Alzheimer è spesso complicata, confondendosi spesso con altre forme di demenza, di origini diverse, che interessano altre 600 mila persone ultrasessantenni in Italia.
Rispetto alle cause che determinano questa grave malattia, di recente uno studio italiano ha ipotizzato una correlazione diretta tra Alzheimer e alcuni microbi intestinali che causerebbero una serie di alterazioni di tipo infiammatorio. Si riapre il dibattito tra gli studiosi circa l’origine infettiva del morbo, decisamente negata da una parte degli esperti. A scoprire questo legame è stato un gruppo di scienziati dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia, con a capo i ricercatori Giovanni Frisoni e Annamaria Cattaneo, che hanno pubblicato lo studio su Neurobiology of Aging. La ricerca punta l’attenzione su due proteine chiamate Amiloide e Tau, prodotte prodotte normalmente dal cervello. Quando sono in ecceso però portano alla degenerazione dei neuroni, che a sua volta causa la perdita di memoria e di autonomia tipica dell’Alzheimer. I ricercatori hanno scoperto che “le alterazioni infiammatorie sono invariabilmente associate con depositi di amiloide e tau, anche se non è ancora chiaro se l’infiammazione preceda o segua la malattia”.
Non è affatto certo, quindi, che questo accumulo di batteri intestinali siano la causa dell’Alzheimer, ma la correlazione tra microbi, cervello e malattia è ipotizzabile e questo “è un percorso di ricerca che merita di essere ulteriormente esplorato”, affermano glia autori dello studio.
In Occidente prevale una visione falsa della religione, come attività al servizio del benessere dell’uomo, ma Dio non è al nostro servizio. Siamo noi che dobbiamo metterlo al primo posto e vivere per adorarlo e servirlo. Di questo ha bisogno il mondo. L’omelia del cardinale Sarah a Sant’Anna d’Auray (Francia). Pubblichiamo ampi stralci dell’omelia…
L’ultimo libro di Dionigi ragiona sulla scuola, sul ruolo del maestro e su quello delle discipline classiche, affrontando anche temi come la formazione, la responsabilità, il senso del sapere oggi. L’appello all’impegno degli intellettuali e il richiamo alla responsabilità, rivolto tanto agli adulti quanto ai giovani – sempre più “eremiti di massa” – sono due…
Riconosciuto il 72esimo miracolo di Lourdes. Antonietta Raco di Francavilla in Sinni (Potenza) era malata di Sla e in sedia a rotelle. Nel 2009 andò a Lourdescon l’Unitalsi e durante l’immersione nelle piscine della grotta la sua vita cambiò: «Una voce di donna mi diceva di non avere paura. Capii che stava accadendo qualcosa. Tornai…
Il racconto del prete messicano “più seguito al mondo” che i numeri non li conta: «Per me essere influencer non è una medaglia: è una croce che illumina il mio ministero» Ieri è iniziato il primo Giubileo degli influencer e dei missionari digitali, coloro che ogni giorno abitano il continente digitale con uno scopo preciso:…
Il presente contributo propone un’analisi filosofica del romanzo La fattoria degli animali di George Orwell, letta come una parabola sulla degenerazione dei sistemi ideologici e sulla crisi della verità nell’epoca del potere totalitario. Al centro della riflessione vi è la progressiva trasformazione del linguaggio e del pensiero, che attraverso una retorica manipolatoria e una riscrittura…
A Knattholmen la vacanza delle comunità di CL del Nord Europa. Dove il «fascino» di Cristo ha riconquistato adulti e ragazzi, tra gite in kayak e incontri che segnano la vita. «Il compito che abbiamo, se Cristo è la nostra speranza, è collaborare alla Sua continuità nella storia». Lo diceva don Giussani più di cinquant’anni…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.