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Vaccinazioni? I vostri figli sono indifesi, hanno bisogno di voi!

Abbiamo già messo in guardia i lettori sul progetto In Vitro: dietro un nobile intento con alta valenza culturale ed educativa (insegnare ai bambini ad amare la lettura e i libri fin da piccoli), è dissimulata la solita propaganda gender e l’omosessualismo.

Una coppia di genitori, portando il figlio ad effettuare le vaccinazioni infantili di routine, si è vista consegnare da un’operatrice un kit proposto dal progetto “In Vitro”, a cui –  come abbiamo detto –  hanno aderito diverse Province e la Regione Umbria.

All’interno di questo kit di promozione della lettura è presente un libro per bambini che propone modelli di pseudo-famiglia omogenitoriale, come normali: “Alcune famiglie hanno due mamme o due papà”, “altre hanno solo un genitore invece di due”, “alcune famiglie sono dello stesso colore”, si legge nel libretto, tra accattivanti disegni. Un tentativo di far brillare ciò che d’oro non è.Accompagna il kit anche una omosessualismo_libretti-e-vaccinolettera firmata dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo a supporto del progetto, affidato al Centro per il libro e la lettura (MIBACT). Nella selezione di volumi proposti spicca per “originalità” il libro succitato, ovvero “Il libro delle famiglie”, scritto da Todd Parr, autore statunitense che vanta già 30 pubblicazioni ispirate ai principi di “tolleranza, rispetto, pace e rispetto dell’ambiente”. Sul sito ufficiale del progetto In Vitro il criterio che ha guidato la scelta:“Per quanto concerne le proposte editoriali per la fascia 0-3, la selezione ha inteso valorizzare la ricerca più avanzata proponendo autori/illustratori impegnati nell’innovazione della produzione per bambini. Per quanto riguarda i contenuti, si è valutato quanto e come i libri presi in considerazione sapessero produrre emozioni, partecipare affettività, proporre strumenti per la prima esplorazione dell’ambiente naturale e sociale, valorizzare principi di rispetto delle diversità ispirati dall’educazione alla mondialità e alla tolleranza”. 

Appare almeno discutibile che un libretto di questo tipo, che propone una visione distorta della realtà umana, equiparando la famiglia naturale a qualsiasi forma di legame affettivo, sia destinato a dei bambini, a maggior ragione se in un’età compresa da zero a tre anni. In effetti gli stessi promotori di In Vitro invocano la cooperazione da parte dei genitori che dovrebbero evidentemente leggere questi testi ai propri figli e assumere il ruolo di “mediatori”.

Bisognerebbe capire come questo kit sia pervenuto negli ambulatori per le vaccinazioni e attraverso quali percorsi si sia elaborato il progetto.

Ancora una volta la crescita armoniosa e serena dei nostri figli viene fortemente minacciata da iniziative di questo tipo, promosse spesso eludendo una discussione aperta e condivisa che coinvolga in prima istanza i genitori.

 

A questi ultimi va l’incoraggiamento tuttavia a non perdere la speranza, non assistere passivamente ad un progetto di decostruzione antropologica che ha preso di mira la famiglia. E’ certamente faticoso, ma più che mai necessario, vigilare in ogni ambito frequentato dai bambini e denunciare tentativi manipolatori ai loro danni.

I vostri figli sono indifesi: hanno bisogno di voi.

Fonte: Omosessualismo pediatrico, con vaccino, a Biella  | Notizie ProVita

Approfondimento: La rieducazione gender passa dalle vaccinazioni | LaNuovaBQ

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