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5 modi per trovare la pace in mezzo al caos

Non so voi, ma negli ultimi giorni ho raggiunto il limite per quanto riguarda i social media. La quantità di odio, allarmismo, stereotipi, aggressività passiva e derisione che ho constatato in appena un paio di settimane è stata sufficiente a dissuadermi dall’accedere a Facebook e Twitter nei mesi a venire.

Cerco la pace in un mondo diventato fortemente divisivo, e sono abbastanza sicura che ci siano altre persone che stanno facendo lo stesso. Per questo, ho pensato di condividere con voi alcune delle cose che mi sono venute in mente.

1. Prendetevi del tempo per fare una pausa, per pregare

La preghiera non ci acceca nei confronti del mondo, trasforma la nostra visione del mondo
Thomas Merton

In periodi di forte ansia, ben poche persone si prendono il tempo per fermarsi un attimo prima di rispondere agli altri. Questa pausa non è una questione di secondi, ma di ore. Per fermarsi e riflettere prima di rispondere agli altri in modo simile a come farebbe Cristo dobbiamo pregare. Più siamo ansiosi, più tempo dovremmo dedicare alla preghiera. Se ciascuno si prendesse anche solo mezz’ora per pregare ogni giorno, cambierebbe il mondo.

2. Prendetevi un caffè con qualcuno che la pensa in modo diverso

Se vuoi fare la pace, non parlare con i tuoi amici. Parla con i tuoi nemici
Santa Teresa di Calcutta

La maggior parte di noi conosce almeno una persona (si spera di più) che la pensa diversamente sulla politica e la religione. La maggior parte di noi probabilmente conosce e ama persone che hanno punti di vista che non le piacciono affatto. La prossima volta che vedete una di queste persone invitatela fuori. Parlateci. Ascoltatela. Potrete non arrivare a un accordo su tutto, ma dopo avrete una maggiore comprensione, più compassione. E il nostro mondo ha bisogno di più di tutto questo (personalmente, non penso che in genere funzioni bene online, dove c’è troppo spazio per le incomprensioni e i fraintendimenti).

3. Siate la “luce del mondo” (Mt 5,14)

L’oscurità non può cacciare l’oscurità; solo la luce può farlo. L’odio non può cacciare l’odio; lo può fare solo l’amore.

Martin Luther King, Jr.

Siamo chiamati a fare tutto in modo cristiano. “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” (Mt 5, 44). Questi comandamenti della Scrittura restano validi indipendentemente dal fatto che stiamo commentando in modo anonimo online o stiamo rispondendo a un parente che esprime idee con cui non siamo d’accordo in questa festa del Ringraziamento. Amate chi vi odia. Siate la luce, online e nella vita reale – parlando per i vulnerabili, offrendovi come volontari per una causa che vi sta a cuore o anche solo facendo ridere qualcuno.

4. Chiedete a Dio di rivelarvi la fonte delle vostre ferite

Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui
Lc 10, 34

Tutti noi abbiamo delle ferite, e queste influiscono sul modo in cui rispondiamo agli eventi che viviamo, alle persone nella nostra vita e a quelle che incontriamo online. Quando reagisco a qualcosa con ansia, paura o rabbia, chiedo a Dio di mostrarmene il motivo. Spesso mi ricorda un evento del mio passato che ha influito sulle mie reazioni emotive nei confronti degli altri. Sapere cosa sta accadendo non impedisce la mia reazione, ma la calma. Poi chiedo a Dio di ungere le mie ferite d’olio e di fasciarle come ha fatto il buon samaritano con l’uomo ferito sul ciglio della strada. Preghiamo: “Buon samaritano, guarisci le ferite del mio cuore perché io possa essere una fonte di guarigione per gli altri”. Nessuno è troppo spezzato per sperimentare il tocco guaritore di Dio.

5. Trovate un po’ di tempo per il silenzio

Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall’altro, scegliamo come esprimerci
Papa Benedetto XVI

In quanto esseri umani, abbiamo bisogno del silenzio per diventare persone profonde, persone che riescono ad ascoltare la voce di Dio. Cosa significa nel nostro mondo imbevuto di media? Significa che a volte dobbiamo fare spazio al silenzio nella nostra vita e prenderci una pausa da ciò che ci distrae. Questa domenica inizierà l’Avvento, e io starò lontana da Facebook e Twitter per trovare più silenzio. Questo è il mio modo per portare più silenzio nella mia vita. Quale sarà il vostro in questo Avvento?

Avete trovato pace nelle ultime settimane?

Cosa fate per ricordare a voi stessi che è Dio a guidare tutto?

Fonte: Aleteia.org

 

 

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