Home / ITALIA / TOP NEWS / Come si fa l’amore? Ce lo “insegna” Don Luigi Epicoco
Come si fa l’amore? Ce lo “insegna” Don Luigi Epicoco
— 15 Dicembre 2021— pubblicato da Redazione. —
Quando noi pensiamo a che cosa significa amare, in sostanza, stiamo pensato a come forma unica e imprescindibile quella di Cristo. Ecco perchè
Un prete può insegnare a “fare l’amore”? Don Luigi Epicoco ce lo “insegna” nel suo libro “L’amore che decide” (Tau editrice).
«Come si fa l’amore? Noi abbiamo forse usato in maniera sbagliata questo verbo: fare l’amore. Amore è soltanto una cosa che si può fare – premette don Epicoco -. Qualcuno ci deve insegnare a “fare l’amore”, a fare la carità».
Don Epicoco ci racconta cosa è veramente l’amore.
La Carità non è Caritas
Amore, spiega il popolare sacerdote, è sinonimo di carità, prima che di ogni altra parola. Ma, avverte don Epicoco, «dobbiamo stare molto attenti perché quando uno pensa alla Carità, gli viene in mente subito solo una modalità di Carità che è quella magari esercitata egregiamente dalle nostre Caritas. Questo è un problema serio, perché la carità di cui stiamo parlando noi è qualcosa che è al fondo della Caritas. Ma non coincide semplicemente con essa. È invece qualcosa che è al fondo della nostra struttura di cristiani. È un problema nostro, degli occidentali l’aver diviso la sostanza dalla forma».
L’amore che ci santifica
Il sacerdote spiega meglio questo concetto per evitare ambiguità. «Ci sono delle cose che sostanzialmente sono quelle e allo stesso tempo delle cose che hanno una forma, cioè un modo visibile di essere percepite. Noi non possiamo dire: sostanzialmente è amore ma poi come quell’amore si manifesta, una cosa vale l’altra. Assolutamente no. Nel cristianesimo la forma è sostanza. Non un amore qualunque ci santifica, non una forma qualunque di amore ci santifica. Questa è la predica del mondo. Non qualunque amore ci santifica, ma un amore con una forma particolare. Un amore specifico».
“Fare l’amore” è pensare a Cristo
La forma di amore che ci santifica, dice don Epicoco, è Gesù Cristo. «Gesù Cristo è la forma dell’amore cristiano. Quando noi pensiamo a che cosa significa amare, in sostanza, stiamo pensato a come forma unica e imprescindibile quella di Cristo. Quando dico Cristo, non stiamo parlando ancora qui di qualcosa di vago, o di semplicemente dottrinale, ma stiamo parlando di Cristo Crocifisso. Questo è il centro della forma dell’amore».
La Croce
Che cos’è la Croce? «Quante volte ce lo domandiamo, e noi rispondiamo: la sofferenza! No – afferma don Epicoco -. La croce è amare fino a dare la vita. Questa la definizione di amore. Quando noi diciamo che dobbiamo farci santi e dobbiamo farci santi esercitando la Carità, cioè trovando una modalità di vivere bene le cose che abbiamo nella vita, stiamo dicendo che dobbiamo trasformare tutta la nostra vita in un amore che dà la vita. Come Cristo Crocifisso e Risorto. È questa la forma migliore dell’amore».
A proposito del secondo Festival dell’«umano tutto intero» e dell’imminente discussione parlamentare sul fine vita In questi giorni si svolge a Roma il secondo Festival dell’«umano tutto intero», promosso da circa cento associazioni del mondo cattolico, raccolte nella sigla “Ditelo sui tetti!”, per porre al centro del discorso pubblico la questione antropologica, cioè la…
L’allarme del portavoce di Mettiamoci in gioco durante la tavola rotonda di Bologna sul gioco a scopo di lucro. Il cardinale Zuppi: «Patologia che annienta la persona» “Vince l’azzardo, perdono i cittadini”. Da Bologna si è levata forte e chiara la denuncia di importanti voci della società civile e religiosa sui gravi effetti provocati dal…
Il gesuita Carlo Casalone della Pontificia Accademia per la Vita riflette, a partire dalla vicenda di Pieroni, lo scrittore che ha messo fine alla sua vita, sulle condizioni di chi richede il suicidio o l’eutanasia Un tema che tocca le corde più sensibili di ciascuno. Il fine vita interessa tutti, ma per chi è affetto…
David Foster Wallace ha scritto che veder giocare Roger Federer era un’esperienza religiosa, cioè l’esperienza del sacro, che è quando la vita dà e dice se stessa, una densità di realtà capace di farci esistere di più. Il sacro infatti dà fondamento, senso e valore al vivere, perché noi non ci diamo la vita da…
Smartphone e adolescenti, un binomio che non va in vacanza. Con la campagna “The Unseen Risk”, Fondazione Carolina lancia un messaggio chiaro: non basta la presenza fisica degli adulti per proteggere i più giovani dai rischi digitali. E lo fa con immagini d’impatto e un decalogo ironico per riscoprire il gusto dell’estate analogica Dieci, undici,…
Ne Il potere e la gloria di Graham Greene c’è sempre un barlume che emerge dalla miseria. Protagonista è l’uomo che, anche quando lo nega, anela all’Amore di Dio. «“Ce la dovrà mettere tutta, per non perdere il battello”. “Lo perderò”, disse l’uomo. “È destino che lo perda”». Fin dalle prime righe de Il potere…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.