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Perché le cose non vanno mai come dovrebbero

«Ovunque il guardo giro/ cose da pazzi vedo». È un verso di Metastasio di mia invenzione. Non c’è situazione che non mi faccia dire: cose da pazzi. Non c’è famiglia in cui non si pensi: ma non potremmo essere una famiglia normale, senza quel pizzico di follia che mi rende infelice? Non parliamo degli ambienti di lavoro: scorrettezze, invidie, disagi derivanti unicamente dal cattivo genio umano. Nelle università, negli ospedali, nelle aziende…

Sempre sorge il desiderio che le cose potrebbero andare meglio, che ci vorrebbe un po’ di buon senso: non si sanno semplificare le cose e mirare a un obiettivo comune positivo. Invece no: sempre manca un pezzo.

«Le cose dovrebbero andare come dovrebbero…», questo è il nostro presupposto sbagliato. Invece le cose non vanno mai come dovrebbero. Ogni tanto c’è qualcosa che va per il verso giusto ma subito capita qualcosa di storto. La verità è che io vorrei il paradiso in terra e invece no: il paradiso ci sarà nel Paradiso.

E allora mi lascio andare? No! Perché è nella condizione della creazione che manchi sempre qualcosa. Perfino gli apostoli, che avevano Gesù davanti, discutono su chi è il più grande fra loro. L’Europa è nata dal cristianesimo, dalle abbazie benedettine, eppure quante storture, eresie, guerre… Devo allora abbandonare il cristianesimo? Che sciocchezza! La Provvidenza mi indica la strada giusta e il Signore mi aiuta.

Perfino san Paolo diceva che si trovava a fare ciò che non voleva e che era a disagio nel suo corpo (Romani 7): un grande apostolo. Cosa sarebbe stata l’Europa senza il cristianesimo? Cosa sarebbe la civiltà nostra senza il Vangelo? Allora vedo il bicchiere mezzo pieno e capisco che il Signore non mi concede la perfezione assoluta perché io comprenda che devo andare da Lui che è l’Unico Buono. Devo capire che ho bisogno della preghiera perché io non sono buono.

Non mi devo meravigliare che gli altri mi sembrino piuttosto pazzi perché lo sono anch’io. Capisco finalmente perché Gesù diceva: «Senza di me non potete fare nulla» (Gv 15,8). Solo apparentemente posso fare cose, ma senza di Lui sono cose che non mi portano da nessuna parte. Gesù pensaci tu.

Fonte: Pippo Cornigliano | Tempi.it

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