Negli Stati Uniti negli ultimi mesi attraversati dalla cosiddetta “guerra dei bagni”, per coloro che non si identificano nelle classiche categorie di maschio e femmina, è recentemente arrivato il primo certificato di nascita che riconosce il “terzo sesso” .

Ad emettere l’insolito documento, dove al campo genere di nascita si legge “intersex”, è stata la città di New York.

Il certificato è stato rilasciato lo scorso 15 dicembre dal Dipartimento della Salute e Igiene Mentale della città che ha corretto l’attestato di nascita originale di Sara Kelly Keenan, nata a Brooklyn 55 anni fa, che ha così commentato la novità:

“E ‘stato meraviglioso. Per la prima volta ho visto la parola “intersessuale” stampata accanto al mio nome. (…) Quando ho fatto richiesta al tribunale, ho scelto “non binario”, perché è un termine generico che comprende anche le persone di genere variabile”.

Julien A. Martinez, portavoce del “Dipartimento della Salute e Igiene Mentale”, ha spiegato che, d’ora in avanti, la richiesta di rettifica del proprio certificato di nascita potrà essere avanzata da chiunque, previa presentazione di apposita documentazione:

“Una persona può modificare il suo certificato di nascita con il termine ‘intersessuale’ con adeguate prove documentali fornite da un medico statunitense con licenza”.

CASO PATOLOGICO

Sara Kelly Keenan, la prima persona statunitense riconosciuta “ufficialmente” come intersex, malgrado abbia il DNA maschile XY, essendo nata con cromosomi maschili, ha genitali femminili e un apparato riproduttore interno misto.

Keenan è infatti una persona intersessuale, il cui processo naturale di differenziazione sessuale non si è compiuto regolarmente e che, nonostante preferisca identificarsi come femmina, non si riconosce all’interno delle definizioni binarie maschio/femmina.

Il certificato della Keenan è destinato a fare la storia, creando un precedente che potrebbe aprire la strada al riconoscimento a livello federale di un improbabile terzo sesso.

La categoria degli intersessuali, che all’interno del noto quanto indecifrabile acronimo di battaglia LGBTQI del movimento per i diritti omo-bi-trans-sex, occupa la sesta posizione, dopo Lesbian, Gay, Transexual/Transgender, Queer, con la I di Intersex, è nella realtà una categoria di persone affette da rare patologie di anomalia dei genitali nella determinazione e differenziazione sessuale che si manifesta in 1 caso ogni 4.500 nati in modalità diverse:

  • Pseudoermafroditismo maschile: non disgenetico: 46,XY; testicoli sviluppati normalmente; genitali esterni ambigui (discordanza tra sesso gonadico e fenotipico)
  • Pseudoermafroditismo femminile: 46,XX; ovaie e utero presenti; genitali esterni ambigui (discordanza tra sesso gonadico e fenotipico)
  • Ermafroditismo vero: individuo con tessuto gonadico ovarico e testicolare;
  • Sex reverse: discordanza tra sesso cromosomico e sesso gonadico e fenotipico (Fonte: Il ruolo della genetica nei Difetti dello Sviluppo Sessuale)

AFFERMARE UN NUOVO MODELLO SESSUALE

I soggetti intersessuali, vittime di rarissime patologie genetiche che danno vita ad un anomalo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o fenotipico, vengono dunque strumentalizzati ad arte dal movimento omosessualista per promuovere la normalizzazione di ogni tendenza e orientamento sessuale. L’obiettivo evidente è quello di scardinare il “binarismo sessuale” e superare il determinismo sessuale imposto dalla natura per affermare il modello della fluidità sessuale e della auto-determinazione del proprio sesso, svincolandosi dalle opprimenti e “castranti” leggi socio-biologiche.

Fonte: Osservatoriogender.it

Approfondimento: New York, primo certificato di nascita senza sesso | L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ