Sui passi di Teresa di Lisieux
— 18 Agosto 2015 — pubblicato da Redazione. —Tre luoghi in cui incontrare l’apostola della “piccola via” alla santità
Dio ama tutti gli uomini, li protegge e li perdona sempre. Questo Padre ha un solo desiderio: essere amato. Non ha bisogno delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore. Riconoscere Dio come Padre richiede un cuore di bambino che si abbandona senza timore. E’ “tutta qui” la “piccola via” di Teresa di Lisieux, un cammino verso la santità alla portata di tutti che consiste nell’abbandonarsi con fiducia all’abbraccio misericordioso di Dio. Una strada giovane come Teresa, morta a soli 24 anni nel 1897, ma definita da Pio X la “più grande santa dei tempi moderni”, proclamata da Pio XI nel 1927 patrona principale delle missioni – lei che non aveva mai lasciato il Carmelo di Lisieux – insieme a san Francesco Saverio e “dottore della Chiesa” da Giovanni Paolo II nel 1997.
A Lisieux, la cittadina in cui ha vissuto in Normandia, tutto parla di Teresa ma tre sono i luoghi in cui l’eco del suo messaggio arriva più forte.
Santi genitori di una santa
Nella Basilica di santa Teresa – una delle più grandi chiese costruire nel 20° secolo, consacrata nel 1954 – ci vengono incontro i genitori di Teresa, i beati coniugi Luigi e Zelia Martin che saranno canonizzati da papa Francesco in occasione del Sinodo ordinario sulla famiglia del prossimo ottobre. Santi genitori di una santa: una vicenda straordinaria nutrita dalla quotidianità di una vita in cui irruppe come un fulmine la precoce scomparsa della signora Martin quando Teresa aveva soli quattro anni. Insieme al latte materno la piccola aveva succhiato la fiducia in Dio: “Non aver paura – ripeteva mamma Zelie anche nei momenti tragici della malattia che l’avrebbe condotta alla morte – il buon Dio è con noi. Ho la ferma convinzione di essere sostenuta dall’alto”. “Abbandoniamoci alla sua bontà, alla sua misericordia, e il buon Dio provvederà a tutto per il meglio”: questa la regola di vita di papà Louis.
Le reliquie dei santi coniugi sono custodite nella cripta della basilica di Lisieux, le cui pareti, come quelle della basilica stessa, sono ricoperte da mosaici che illustrano il messaggio di Teresa e la “piccola via”: “amore e confidenza”. Qui c’è anche il reliquiario che contiene le ossa del braccio della santa.
La vocazione di una bimba
A Lisieux la famiglia Martin, con papà Louis e le 5 figlie – Maria, Paolina, Leonia, Celina e Teresa – si stabilirono in una villetta di periferia, i Buisonnets (piccoli cespugli). Era una famiglia che viveva in modo assiduo la preghiera e con convinzione la vita di fede: quattro figlie entrarono nel Carmelo mentre Leonia si fece suora nel convento della Visitazione di Caen.
Ai Buisonnets Teresa trascorse la sua infanzia: al piano superiore c’è la camera con i giocattoli e i libri di una bimba di condizione agiata e il letto dove la piccola fu guarita dalla profonda prostrazione che le aveva causato la partenza per il Carmelo della sorella Paolina che aveva scelto come “mamma” adottiva, da un sorriso della statua della Vergine che le sorelle avevano posto nella stanza.
In questa casa Teresa maturò la scelta di consacrarsi nel Carmelo che con qualche esitazione, il 29 maggio 1887, domenica di Pentecoste, comunicò al padre che l’approvò. Furono, però, il superiore del Carmelo e anche il vescovo di Bayeux a rifiutare il permesso: troppo giovane a 14 anni! E così papà Louis portò Teresa a Roma da papa Leone XIII che diede il suo consenso: “Voi entrerete, se il buon Dio lo vuole”.
Il Carmelo: “io sarò l’Amore”
Teresa entrò nel Carmelo di Lisieux il 9 aprile 1888. Un convento modesto, dalle mura di mattoni rossi. In quel momento non sapeva che la sua grande avventura d’amore sarebbe durata solo 9 anni.
“Gesù -scrive Teresa 9 mesi dopo il suo ingresso nel monastero, quando sta per compiere 16 anni – io voglio amarvi tanto. Amarvi più di quanto non siate mai stato amato“. La professione definitiva avverrà l’8 settembre 1890; sul cuore porta un biglietto di 24 righe nel quale ha scritto: “Gesù mio sposo divino, prendimi piuttosto che io compia la più leggera mancanza volontaria. Io cerco solo te”. Sulla fine del 1894 elabora i primi elementi della via dell’infanzia spirituale: “La santità – scrive – non consiste nel fare questa o quella pratica, consiste in una disposizione del cuore che ci rende umili e piccoli nelle braccia di Dio, coscienti della nostra debolezza e fiduciosi fino all’audacia nella sua bontà di Padre”. Nel 1895 inizia a scrivere la sua autobiografia: “Storia di un’anima”, un inno di riconoscenza a Dio per i doni della sua vita. Pubblicata dopo la sua morte, “Storia di un’anima” è stata tradotta in più di 40 lingue e dialetti.
Il tempo della sua vita corre in fretta: nel giugno del 1895, d’improvviso, durante la messa della Trinità, Teresa si sente spinta a offrirsi vittima di olocausto all’amore misericordioso del suo Dio: “io sarò l’Amore…così sarò tutto…e il mio sogno sarà realizzato”. La tubercolosi la consuma: la fine arriverà il 30 settembre 1897. Le sue ultime parole furono: “Mio Dio, io vi amo”. Teresa aveva 24 anni e 9 mesi.
Dal 1923 i suoi resti mortali riposano al Carmelo. Beatificata nel 1923, Teresa di Gesù Bambino del Santo Volto, come si firmava, sarà canonizzata da Pio XI il 17 maggio del 1925 a piazza s. Pietro davanti a una folla di 500 mila persone. A Lisieux oggi arrivano ogni anno 1 milione e mezzo di fedeli a pregare sulla sua tomba.
Fonte: Aleteia.org
Articoli Correlati
-
-
Il “cristero” 14enne José, morto martire, sarà santo
26 Gennaio 2016 -
-
Chiara Luce Badano – Uno splendido disegno
6 Novembre 2014
Iscriviti alla nostra Mailing list
Tags
TOP NEWS
-
COSA RESTA…. dopo tutto!
— 18 Aprile 2024Ieri, all’improvviso, ho sentito una forte nostalgia di mia nonna che con i suoi 149 cm e con la sua terza elementare mi ha insegnato tanto. E ripensando a lei, mi sono immaginato il giorno in cui i miei figli non avranno più me. Mi rimpiangeranno? Avrò dato loro tutto quello che potevo? Sapranno dare…
-
La pazzia delle folle, delle elite e del senso della vita
— 18 Aprile 2024“Nel periodo in cui viviamo la folla ha completamente perso la bussola. In pubblico e in privato, online e offline, la gente si comporta in maniera sempre più irrazionale, nevrotica, animata da uno spirito di gregge e, a dirla tutta, in modi sgradevoli. Se ne vedono le conseguenze nel susseguirsi delle notizie nell’arco di una…
-
Nembrini: «Don Giussani ci ha insegnato a leggere il desiderio di felicità»
— 17 Aprile 2024Il 9 maggio a Milano il primo atto della nuova tappa dell’iter che potrebbe portare sugli altari il fondatore di Comunione e Liberazione. Parla l’insegnante che è stato uno dei suoi discepoli «Avevo 17 anni quando Giussani venne a casa nostra a Trescore Balneario (Bergamo) per dialogare con mia madre sulla vocazione di mia sorella…
-
Le Chiese cristiane contro Kirill: nessuna guerra è santa
— 17 Aprile 2024Dura nota del Consiglio ecumenico delle Chiese contro il decreto con cui il patriarcato ortodosso russo difendeva il carattere sovrannaturale dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca È con un sentimento di grande inquietudine e preoccupazione, che le denominazioni cristiane raccolte nel Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) hanno accolto le dichiarazioni con cui il patriarca ortodosso…
-
“Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio”. Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano
— 17 Aprile 2024In occasione della centesima Giornata nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si è celebrata ieri, domenica 14 aprile, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha inviato la seguente lettera all’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, presidente dell’Istituto “Giuseppe Toniolo” di studi superiori. Eccellenza Reverendissima, vi sono luoghi dove il futuro sembra arrivare prima….
-
“Nuovo cammino”: assemblea a Casa Massà
— 17 Aprile 2024ASSOCIAZIONE NUOVO CAMMINO – Venerdì prossimo avrà luogo l’assemblea annuale ordinaria dell’associazione “Nuovo Cammino”, sulla cui attività missionaria abbiamo riferito nelle settimane scorse. L’assemblea, che sarà presieduta da Remo Righetti, si terrà alle 17.30 nei locali di Casa Massà, in via Cadorna 24 alla Spezia. Fonte: Cittadellaspezia.com L’associazione Nuovo cammino della Spezia è attiva dal…