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«I figli non rovinano la vita». A sera, in tv, la verità che ci serve

Caro direttore,
oso condividere con lei una riflessione relativa al coraggio (finalmente!) mostrato dalla Rai nel trattare il tema dell’accettazione della gravidanza e della maternità durante una delle sue fiction di maggiore successo, “Tutto può succedere”, in onda, proprio in queste settimane estive…
«Papà, sono incinta». «È bellissimo!». «Cosa? Che la mia vita vada a rotoli come è andata a rotoli con Andrea?». «Perché dici così?». «Perché non lo so, non so cosa fare, perché sono sola». «Sola non sei, ci sono io, c’è la mamma e adesso hai lui». «Papà, non sono pronta ad avere un bambino». «Avere un figlio è una cosa talmente gigantesca… quando è il momento? Però posso dirti che è la cosa più bella che ti possa capitare, te lo dico da padre degenere vero. I figli non rovinano mai la vita, sono motivo per vivere, per andare avanti. Non c’è un giorno che io non ci pensi, non c’è un giorno che io non vi pensi».
La prima serata di Rai1, grazie alla fiction “Tutto può succedere”, lunedì 16 luglio ha consegnato un messaggio chiaro e certamente controcorrente. Per questo ancora più efficace. Un inno alla vita concentrato in poche parole: «I figli non rovinano mai la vita, sono motivo per vivere», ma che racchiude in sé la speranza e la forza di ogni nuova vita. La trama è questa: Ambra scopre di aspettare un bambino da Andrea, un ragazzo che ha conosciuto da poco, un atleta che punta ai prossimi Europei di nuoto. Alla notizia, lui reagisce allontanandosi, non sentendosi pronto e, di fatto, lasciandola sola di fronte a questa decisione. Lei allora si rivolge al padre, non certo un modello, visti i suoi trascorsi tra alcool e progetti lavorativi falliti: sceglie lui, l’uomo, colui che spesso è “tenuto fuori” da questo tipo di dinamiche erroneamente ritenute di prerogativa femminile. E lui, con una dolcezza e una sincerità tangibili, reagisce con queste parole. Parole d’amore, verso una figlia e subito dopo verso un nipote. Parole d’amore verso qualcosa di “gigantesco”, di fronte a cui probabilmente non si è mai davvero pronti, ma al contempo, non ci si può tirare indietro. Questo padre non mette nemmeno per un secondo in dubbio la bellezza della nascita di questo figlio, mai in discussione la scelta di portare avanti questa gravidanza. Mai. Ed è qui che la Rai ha mostrato coraggio: coraggio di andare controcorrente in una comunicazione in cui troppo spesso la vita è secondaria, in cui prima viene sempre l’autodeterminazione della donna, la sua facoltà di disporre di quel cuore che batte e che, in quanto individuo, ha diritto di vivere sin dal suo concepimento. Coraggio di “inviare”, ai milioni di telespettatori di questa fiction (che al di là di questo episodio, resta uno dei prodotti più riusciti della tv di Stato degli ultimi tempi), un messaggio che urla “Sì alla vita”, che dà fiducia a una mamma che si sente sola, ma in realtà non è sola. Perché, come dice il padre, «ci sono io, c’è la mamma». C’è la famiglia, insomma. Che anche per questo ha bisogno di tornare ad avere quel ruolo di nucleo fondamentale all’interno della società, da sostenere e tutelare. E poi ci sono le realtà volontaristiche come i Centri di Aiuto alla Vita presenti in tutta Italia che, a fianco delle famiglie, possono aiutare le mamme rafforzando questo messaggio. Perché «i figli non rovinano mai la vita, sono motivo per vivere». La puntata è disponibile su Raiplay (CLICCA QUI). Grazie dell’attenzione, direttore, e buon lavoro.
Silvia Campanella, Pinerolo (To)

Non devo e non voglio aggiungere molto alla sua riflessione, cara signora Silvia. Credo che lei abbia saputo cogliere un passaggio importante e bello di una delle narrazioni per immagini e parole che nel nostro tempo iper-mediatizzato avvolgono e concludono le nostre giornate e influenzano il pensiero comune, fino a farne vacillare i buoni capisaldi che dapprima, e troppo a lungo, abbiamo dato per scontati e poi, troppo in fretta, abbiamo dato per perduti. La verità sta nel mezzo: molto è stato intaccato, ma non tutto è perduto. E soprattutto la verità sta nella forza stessa della vita, che è dono e accettazione, come i cristiani sanno e come tutti possono sperimentare. «I figli non rovinano mai la vita, i figli sono motivo per vivere», elementare e mai abbastanza detto e compreso. «Non sei sola. Ci sono io, c’è la mamma e c’è lui», dice un padre alla figlia. Sono le parole e le presenze fondamentali per ogni generazione e in ogni atto generativo. La Rai, sul suo primo canale, anche stavolta ha fatto un gran buon lavoro. Sono sicuro che lei e io vorremmo poterlo dire sempre, ma siamo felici di poterlo dire spesso.

Fonte: Avvenire.it

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