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SINODO GIOVANI – Verso il Sinodo con tanti film: IL SOLE A MEZZANOTTE #7a proposta

 

MIDNIGHT SUN – Il sole a mezzanotte –
di Scott Speer

con Bella Thorne, Patrick Schwarzenegger, Rob Riggle e Quinn Shephard
Stati Uniti, 2018 // durata: 91’ // Drammatico – sentimentale

Il film in un tweet
A causa di una malattia che la rende altamente fotosensibile, Katie Price osserva
la vita dalle finestre schermate della propria casa, fino a quando a 18 anni
la luce irrompe nella sua esistenza con l’amore puro e travolgente di Charlie.

La sfida
Ci sono giovani sani che buttano via la propria vita e giovani malati che
vivono in pienezza. Che cosa dà valore alla nostra esistenza? È possibile
trovare un senso anche davanti all’esperienza della malattia? Che cosa rende
sopportabile la sofferenza? C’è una vita capace di andare oltre la morte?

La condizione umana
Estate dopo il diploma. Giornate spensierate piene di sole. Una cittadina
dello stato di Washington in riva al mare. Barche a vela, feste, sogni, progetti
e due ragazzi che, forse per la prima volta, si innamorano perdutamente l’uno
dell’altra. Il copione di Il sole a mezzanotte – Midnight Sun sembrerebbe
già essere stato scritto milioni di volte: storie di adolescenti per adolescenti
che si affacciano alla vita.
Sennonché questa volta c’è un ma: lei, la bellissima Katie Price, è affetta da
una rarissima malattia che la rende ipersensibile alla luce solare. Un’esposizione
anche momentanea ai raggi ultravioletti potrebbe provocarle tumori
alla pelle e alterazioni neurologiche. È il terribile Xeroderma Pigmentoso
che nei paesi occidentali colpisce di fatto circa una persona ogni milione di
abitanti. Fin da quando è bambina Katie è dunque costretta a vivere le sue
giornate chiusa in casa, aspettando il buio della sera per poter uscire per una
passeggiata o incontrare i suoi sporadici amici. Fino ai 18 anni la vita di Katie
ruota tutta attorno alla figura del padre, amorevole e protettivo, e a quelladi Morgan, l’amica del cuore che ha saputo vincere i pregiudizi e vedere in
Katie non solo una “strana” malata, ma prima di tutto una persona sensibile e
intelligente. Una sera Katie riesce finalmente a parlare con Charlie, il coetaneo
che per anni ha visto, attraverso le finestre schermate della sua stanza, passare
davanti alla sua casa. Ed è subito amore. Un amore, travolgente, tenero e bello
che porta entrambi i ragazzi a esprime il meglio di se stessi e a maturare scelte
importanti per la vita.
Il film, piuttosto debole nella prima parte, prende decisamente le ali nel progredire
della narrazione, anche grazie alle canzoni attraverso cui Katie, suonando
la chitarra, racconta i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi sogni e le
sue paure.
Da una descrizione dapprima un po’ superficiale del mondo degli adolescenti,
si passa così ad un percorso più profondo e introspettivo nell’animo dei due
giovani protagonisti e dei loro amici e familiari. Qualche lacrima è assicurata
in un finale non scontato, davvero pieno di luce e di buoni sentimenti.

Una rilettura del film teologico-pastorale
a cura di Alessio Graziani, direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di
Vicenza
Il sole a mezzanotte – Midnight Sun si ispira ad un altro film, il giapponese Taiyō
no uta girato nel 2006 dal regista Norihiro Koizumi e basato sul racconto autobiografico
di una adolescente affetta da Xeroderma Pigmentoso. Il diario di
questa ragazza è divenuto in Giappone una seguitissima serie televisiva. Il grande
successo di pubblico avuto in tutto il mondo da questo tipo di narrazioni (si
pensi ad esempio in Italia alla fortunata serie RAI Braccialetti rossi, o per restare
in ambito cinematografico, al successo di Colpa delle stelle nel 2014) rivela il
bisogno evidente dei giovani e degli adolescenti di affrontare apertamente anche
i temi della malattia e della morte. Temi che non possono essere solo dissimulati
o rimossi, magari nel desiderio di proteggere i più giovani dalle domande scomode
che la vita inevitabilmente, prima o dopo, pone a ciascuno. I giovani, davanti
alla sofferenza si interrogano seriamente e vanno aiutati a trovare risposte
credibili, capaci di dare un significato anche al limite che caratterizza la vita di
ogni essere umano. Il sole a mezzanotte – Midnight Sun – pur non parlando mai
espressamente di Dio – sembra dischiudere un orizzonte di senso molto vicino a
quello cristiano, riuscendo alla fine a trasmettere un forte messaggio di speranza.
L’esperienza del limite umano non sfocia infatti in una visione nichilista e disimpegnata
della vita, ma al contrario costituisce un invito forte a vivere in pienezza,
aprendosi ad una – seppur non dichiarata – trascendenza. La risposta di Katie
e di Charlie alla malattia è continuare a credere nella forza dell’amore. I due
giovani fidanzati assomigliano agli innamorati del Cantico dei Cantici quando
appassionatamente dichiarano la loro fiducia nel sentimento che li lega: «Mettimi
come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come
la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione… Le grandi acque non
possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo» (Ct 8,6-7). Se è innegabile che
esiste il male, è altrettanto vero che esiste l’amore e che, insieme, il male si può
dunque affrontare e combattere. La fuga davanti alla sofferenza è una tentazione
che i giovani protagonisti vincono decidendo di restare, fedelmente e teneramente,
uno accanto all’altra sino alla fine. Ma c’è anche un’altra suggestione
biblica presente fin dal titolo di questo film e che si dischiude pienamente nel
finale. Katie per tutta la vita cerca, metaforicamente, quel sole da cui è costretta
a nascondersi. La luce arriva nella sua vita con l’amore di Charlie. Questa luce
sarà piena a Mezzanotte, l’ora che per il Mondo è la più buia, ma in cui, stando
alla parabola evangelica delle dieci vergini, arriva finalmente lo Sposo ed inizia
la festa di nozze (Matteo 25,6).

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Fonte: SdC.it

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