Sopra La Notizia

Perché i sindaci permettono le trascrizioni degli atti di nascita di bambini di coppie gay?

Egregio Signor Ministro dell’Interno
Sen. Marco Minniti
Egregio Signor Ministro della Giustizia
On. Andrea Orlando
Oggetto: anomale trascrizioni allo stato civile

Notizie di stampa e di radiotelevisione ci informano, con dovizia di particolari, che alcuni Sindaci italiani (Torino, Roma, Crema ed altri) hanno autorizzato la trascrizione allo stato civile di una falsa dichiarazione, secondo la quale alcuni minori sarebbero figli o figlie di due madri o di due padri. Poiché queste dichiarazioni sono palesemente false, in quanto descrivono una realtà impossibile a realizzarsi, dette trascrizioni sono quindi non veritiere e, pertanto, illegittime.

Ricordiamo che la tenuta dell’anagrafe dello stato civile costituisce una prestazione fornita dai Comuni su DELEGA dello Stato e, quindi, non costituisce una attività “politica” lasciata alla discrezionalità dei singoli sindaci. Questi ultimi agiscono in veste di ufficiali dell’anagrafe e sono soggetti solo alle leggi dello Stato. Inoltre, i Sindaci agiscono sotto la vigilanza del rispettivo Prefetto.

A fronte di una iniziativa palesemente contraria alla legge ed alla realtà, non risulta che i Prefetti competenti per territorio abbiano messo in atto, nei casi a cui ci riferiamo, la loro doverosa attività di vigilanza, permettendo così l’instaurarsi di una prassi di anarchia nelle svolgimento di una attività amministrativa “statale” molto delicata.

Con la presente lettera, intendiamo sollecitare la S.V. ad assumere ogni iniziativa opportuna, affinché i Prefetti competenti per territorio svolgano la loro doverosa attività di vigilanza volta a smascherare e correggere atti sindacali palesemente contrari all’ordinamento giuridico.

Riteniamo che non siano ammissibili omissioni in materie così delicate sotto molteplici punti di vista. La Repubblica Italiana ha sedi appropriate per svolgere eventuali attività legislative in proposito, ma non è legittimo che ufficiali pubblici mettano in atto provvedimenti contrari a quella legge che proprio essi dovrebbero far rispettare.
Nel sollecitare a Lei l’iniziativa sopra descritta, Le confidiamo la nostra sorpresa nel constatare che anche le competenti Procure della Repubblica non abbiano avviato la vigilanza che loro spetta, pur di fronte a fatti notori e pubblici.

Con i più rispettosi ossequi,

Presidente Nonni 2.0 Dott. Pierluigi Ramorino – Vice Presidente Avv. Giuseppe Zola

Fonte: Tempi

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