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Chiedete e vi sarà dato – Una madre persevera per 25 anni e le richieste per il figlio superano le richieste

Ha pregato ogni giorno per suo figlio, ha frequentato la Messa quotidiana e tutti martedì si è recata al santuario di Boston dedicato a sant’Antonio chiedendo il miracolo della conversione. Tutto ciò, per 25 anni, senza mai smettere, nonostante i momenti di probabile scoraggiamento. I risultati alla fine ci sono stati e hanno superato ogni possibile aspettativa o pensiero anche miracoloso sul figlio, che alla fine Dio si è preso completamente all’età di 52 anni. Questa settimana, infatti, Anthony Cipolle, è stato ordinato sacerdote della Chiesa cattolica nella diocesi di Portland alla presenza di sua madre Louise che oggi ha 91anni.

È così che la fede di una donna ha rimediato anche alle derive della Chiesa postconciliare, dimostrando che non esiste grettezza o gravità dei tempi più forte dell’Onnipotenza di Dio invocato e pregato, soprattuto dal cuore di una madre. Don Anthony, fu cresciuto in Massachusetts insieme ai suoi tre fratelli a pane e Bibbia. La madre insegnava ai figli l’amore per Gesù e per la Madonna nella preghiera, mentre il padre, David, che lavorava lontano da casa e ritornava la sera tardi, leggeva loro la Bibbia finché i piccoli non si addormentavano dopo essere rimasti desti attendendo il suo ritorno. “Mi ricordo quando mi fece imparare il Padre Nostro, la Preghiera del Signore”, ha spiegato il sacerdote. La domenica la famiglia andava a Messa, ma dopo aver ricevuto i sacramenti Anthony cominciò disinteressarsi della fede come fosse una cosa senza presa sulla vita, subendo, come spiegò prima della sua ordinazione diaconale, l’influsso “di una formazione religiosa sviata dai cambiamenti del Concilio Vaticano II”.

La sua attenzione si focalizzò invece sul successo, tanto che, nonostante i voti alti a scuola, all’età di 17 anni decise di lasciare gli studi per entrare nel mercato automobilistico. E, dopo aver messo incinta la fidanzata, che poco dopo sposò, si trasferì a Chicago con lei e il figlio Mark per aprire un business questa volta legato all’idraulica, grazie a cui guadagnò parecchi soldi. Il suo rapporto con la moglie andò presto in crisi, tanto che alla fine Anthony divorziò. La donna tornò quindi in Massachusetts con il figlio, l’unico punto debole dell’uomo per cui alla fine, pur di permettergli di crescere con il padre, chiuse la sua azienda per andare a vivere vicino a lui. Il matrimonio successivamente fu riconosciuto nullo, anche perché i due adolescenti si erano sposati in municipio senza la presenza di alcun sacerdote cattolico.

Per tre anni Anthony visse sperperando tutti i soldi guadagnati: “Vivevo come una rock star: ho scialacquato tutto il denaro”. L’uomo non aveva alcun interesse per la fede, ma sua madre imperterrita continuava a pregare. Quando i soldi finirono, però, l’uomo dovette tornare a lavorare, rientrando nel settore automobilistico. Uno dei suoi clienti era un uomo, John Kilmartin, che gli divenne molto amico e che poi scoprì essere un sacerdote cattolico. La sua amicizia con Anthony era affascinante, perciò cominciò a frequentarlo sempre più spesso. E l’affezione crebbe così tanto che Anthony cominciò ad aiutarlo nell’amministrazione della parrocchia. Spesso fermandosi con lui quando guardava in Tv Billy Graham (un famoso predicatore evangelico schierato nella lotta pubblica per la difesa della fede e dei “princìpi non negoziabili”).  E poi “lo vedevo portare i sacramenti ai malati e ai moribondi. Vedevo la gioia durante i battesimi e durante i matrimoni”.

Tutto ciò lavorava nel cuore dell’uomo che “un giorno, arrivato ad un punto basso della mia vita, volevo ricominciare da capo. Volevo il perdono di Dio. Ma pensavo: non mi ricordo nemmeno tutti i peccati che ho fatto. Non posso beneficiare di questo perdono”. Ma a quel punto, l’educazione ricevuta in casa riemerse: Anthony iniziò a recitare il Padre Nostro imparato da suo padre e al “rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”, cominciò a provare una pace mai provata: “Tutto cambiò nella mia vita quando quella pace venne su di me: il modo in cui parlavo, in cui camminavo, quello che dicevo, le persone che frequentavo”.

La seconda svolta fu alla morte dell’amico prete. Durante i funerali, una donna sconosciuta lo avvicinò dicendo “so che devi essere un prete” e non fu l’unica perché un’altra persona sconosciuta gli disse lo stesso. Un’idea che riemergeva e che aveva sfiorato già Anthony guardando padre John. Perciò, poco dopo, entrò in seminario, dove si formò per ben dieci anni, dato il suo percorso straordinario.

Durante l’ordinazione del padre, il figlio Mark, oggi 33enne, presente con la moglie e i figli, ha letto la Lettura della Messa. Dopo la funzione Anthony ha salutato i presenti, infila per farsi benedire dal neo sacerdote. Fra loro Louise, che si è inginocchiata scoppiando a piangere sul petto del figlio piegato per benedirla poggiando la testa su quella della madre a cui non solo deve la vita e la vocazione, ma la salvezza. Mentre lei, compiendo la vera vocazione di un genitore cristiano, quella di dare figli al Cielo, a 91 anni ha goduto del premio della sua lunga fedeltà potendo recitare con Simeone il Cantico: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi hannno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tuti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”.

Fonte: Benedetta Frigerio | LaNuovaBQ.it

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