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Diocesi in festa per la celebrazione di Santa Rita (8° Approfondimento sulla vita di Rita – beatificazione)

La SpeziaRitorna alla Spezia la festa di Santa Rita, una delle sante più amate, oggetto da sempre di una straordinaria devozione popolare perché la gente la sente molto vicina per la “normalità” dell’esistenza quotidiana da lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova ed infine come monaca agostiniana.

Nel santuario che sorge in via Zagora 25, nel quartiere dei Vicci, venerdì prossimo 19 maggio inizia il triduo di preparazione, con la recita del Rosario alle 17 seguito dalla Messa.

Per l’occasione proponiamo un approfondimento giornaliero che ci accompagna alla ricorrenza sulla straordinaria vita della Santa

RITA BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE

Se tra i concittadini la venerazione è stata rapida, non altrettanto rapido è il cammino di ascesa agli altari. Il processo di beatificazione ha inizio il 19 ottobre 1626, sotto il pontificato di Urbano VIII, che ben conosce la Santa essendo stato vescovo di Spoleto fino al 1617.
Fra i principali sostenitore della causa di beatificazione, oltre alla famiglia Barberini, c’è il Cardinale Fausto Poli, nativo di Usigni, villaggio del territorio casciano. È lui a interessarsi anche dei luoghi ritiani di Roccaporena, trasformando nel 1630 la casa-domuncola in capella.

Il processo si svolge a Cascia, nella chiesa di San Francesco, con capillarità minuziosa. In seguito al processo casciano, il 2 ottobre 1627, Urbano VIII concede alla diocesi di Spoleto e ai religiosi agostiniani la facoltà di celebrare la messa in onore della beata Rita. Il 4 febbraio 1628 dispone che tale messa possa essere celebrata nelle chiese agostiniane anche dal clero secolare. Con queste iniziative che autorizzavano il culto, si sanciva la beatificazione anche se non nella forma solenne e canonica tradizionale.

Nel 1737 gli agostiniani e il comune di Cascia intendono premere per la canonizzazione. Per una lunga serie di vicissitudini, il processo canonico viene più volte interrotto e ripreso, fino alla riapertura del 1853 e alla svolta rappresentata dal miracolo ottenuto da Cosma Pellegrini di Conversano del 1887.

Il 25 febbraio 1896, viene finalmente redatto il decreto sulle virtù eroiche. Nel 1899, dopo aver preso in esame i vari miracoli, stimati utili per la canonizzazione, tra questi si approvano: il profumo che si diffonde dal corpo della santa, la guarigione della piccola Elisabetta Bergamini e quella di Cosma Pellegrini, che viene guarito da una malattia incurabile.

Finalmente il 24 maggio 1900, Leone XIII proclama Santa la Margherita di Cascia.

Giovanni Paolo II, nel grande giubileo del 2000, il 20 maggio concede udienza generale a una pellegrina speciale e ai suoi fratelli. Rita da Cascia giunge di nuovo a Roma, volando con la polizia di stato, l’arcivescovo diocesano Mons. Riccardo Fontana, il rettore Padre Bolivar Centeno e Padre Giovanni Scanavino, il giorno 19 maggio. È subito scortata presso i suoi confratelli in Sant’Agostino in campo Marzio. L’intera giornata trascorre in preghiera, fino a notte fonda. Il giorno dopo, accompagnata da un tripudio di gente, mentre già i devoti l’attendono in piazza San Pietro, accorsi da ogni parte del mondo, si realizza l’incontro tra il Vicario di Cristo, l’umile Santa di Cascia ed i suoi fratelli; testimoniando al mondo che il messaggio d’amore e di pace deve ancora oggi trionfare. Da quest’incontro, per volontà del Sommo Pontefice, Santa Rita viene di fatto inserita nell’edizione tipica latina del messale romano del 2001.

Il corpo di Rita, dal 18 maggio 1947, riposa nella Basilica Santa Rita a Cascia, dentro l’urna d’argento e cristallo realizzata nel 1930. Indagini mediche hanno accertato la presenza di una piaga ossea (osteomielite) sulla fronte, a riprova dell’esistenza della stigmata. Il viso, le mani e i piedi sono mummificati, mentre sotto l’abito di suora agostiniana c’è l’intero scheletro (così ridottosi dalla prima metà del ’700). Il piede destro ha segni di una malattia sofferta negli ultimi anni, forse una sciatalgia, mentre la sua statura era di 1,57 m.

 

Fonte: Santaritadacascia.org

 

PROGRAMMA DELLA FESTA
Sabato e domenica il rosario sarà alle 17.30 sempre seguito dalla messa
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Lunedì 22 maggio, festa della santa, le Messe saranno celebrate alle 7, 8.30, 16 (con la benedizione dei bambini) e alle 18. Alle 17.30 sul sagrato del santuario è prevista la “Benedizione delle rose”, che verranno comunque benedette al termine di tutte le Messe. Alle 20.30 nel piazzale del santuario si terrà il rito del “Transito “ della santa, seguito dalla solenne processione per le vie della parrocchia con la statua della santa. Alle 21.30 serata in dialetto spezzino con Renzo Fregoso.

Da sabato a lunedì banco dell’artigianato parrocchiale e pesca di beneficenza.

Sabato e domenica, dalle 19.30, sagra e “sgabei” disponibili dalle 17, anche lunedì.

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